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Province, i sindacati chiedono garanzie su occupazione e retribuzioni
Cgil Cisl Uil domani, mercoledì 25 febbraio a Firenze: “Mobilitati a oltranza, il Governo cambi rotta”
Coordinamento tra Governo e Regioni nell’attuazione della riforma Delrio, tenuta complessiva del sistema e salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali. Sono questi i temi sui quali centinaia di quadri e dirigenti sindacali delle province si confronteranno mercoledì 25 febbraio 2015 a Firenze (in Palazzo Medici Riccardi, sede della Provincia di Firenze, dalle 10 alle 13, nel Salone Luca Giordano), nel corso di un’assemblea nazionale unitaria indetta da FP CGIL, CISL FP e UIL FPL.
Welfare locale, le priorità dei sindacati: Liste d’attesa, Case della salute, cure intermedie
Le priorità, ma anche i problemi e i ritardi nei servizi socio sanitari sul territorio in un documento unitario approvato stamani
COMUNICATO STAMPA
Liste d’attesa; Case della salute; cure intermedie e assistenza domiciliare: sono le tre priorità sul fronte del welfare locale da affrontare a Firenze secondo Cgil, Cisl e Uil che, assieme ai rispettivi sindacati pensionati, Spi, Fnp e Uilp, hanno approvato stamani un documento in cui indicano problemi e ritardi e avanzano proposte. Read more »
COMUNICATO STAMPA
SCIOPERO GENERALE CGIL E UIL, IN 50MILA ALLE MANIFESTAZIONI
TOSCANEADESIONE ALTA: OLTRE IL 70% NEL PRIVATO, CON PUNTE SOPRA IL 90%
GRAMOLATI E CANTINI: “IL GOVERNO ASCOLTI QUESTE PIAZZE”
Firenze, 12-12-2014 – Circa 50mila toscani sono scesi oggi in piazza, nei cortei di Firenze, Pisa e Siena, in occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro il Jobs Act e per una Legge di Stabilità più equa.
A Firenze, con pistoiesi e pratesi, in oltre 30mila hanno sfilato da piazza Poggi a piazza SS. Annunziata, passando per i lungarni e il centro in un lunghissimo “serpentone” di persone. A chiudere la manifestazione sul palco la segretaria nazionale della Cgil, Serena Sorrentino: “Il premier Renzi continua a ritenere che il suo comportamento unilaterale sia legittimo, noi continuiamo a credere che sia legittimo protestare. C’è la necessità che il governo apra un confronto coi sindacati sui temi di politica economica”, ha spiegato.
Tanta gente anche a Pisa: migliaia di persone, arrivate anche dalle province di Massa Carrara (le centinaia di macchine dei partecipanti hanno causato rallentamenti di traffico in autostrada), Lucca e Livorno, col comizio finale di Carmelo Prestileo della Uiltec nazionale.
A Siena il corteo ha sfilato nelle strade del centro (con le province di Arezzo e Grosseto), poi la chiusura dal palco col segretario generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati. Che ha detto: “In una situazione di crisi come quella che si sta vivendo, il fatto che tante persone abbiano risposto a una domanda di coesione e giustizia è una buona notizia non solo per i promotori dello sciopero generale ma per il Paese. Il governo ascolti queste piazze, piene di proposte e di persone coi piedi per terra che sanno della gravità della crisi. Oggi è un giorno che ci dà grandi responsabilità. Il 12 dicembre di 45 anni fa si consumava la strage di piazza Fontana: per quella barbarie nessuno ha pagato, così come nessuno paga per le stragi dell’amianto. Noi chiediamo verità e giustizia per tutti i morti, senza prescrizione”. Gramolati ha ricordato anche che, sempre un altro 12 dicembre, nel 1977, “i metalmeccanici scesero in piazza contro il primo governo di unità nazionale, per difendere il lavoro, l’autonomia e mettere un argine alla violenza”.
Dal palco di Firenze, Francesca Cantini, segretario generale Uil Toscana, ha dichiarato: “Il Premier chiede sacrifici a lavoratori, precari e pensionati e addirittura premia chi licenzia, è una vergogna. Siamo stati estromessi da qualsiasi discussione sulle riforme: per noi è inaccettabile. Un pensiero oggi va alle 37 donne uscite dalle miniere della Sardegna dopo aver passati 13 giorni sotto terra, portando a casa sette mesi di stipendio. È la prima volta che Cgil e Uil scioperano insieme, non ci faremo mettere nell’angolo: se il governo non ci ascolterà sarà il primo sciopero di una lunga serie”.
In Toscana le adesioni allo sciopero generale, in base ai primi dati secondo il sistema di rilevazione della Cgil, nel privato sono state in media di oltre il 70%. Con punte oltre il 90%, come a Siena alla Whirlpool, al Cotto Senese di San Quirico e alla Imer di Rapolano. 90% anche per la Kme di Barga (Lucca), la Salt di Camaiore, Euroglobal Service e Cooperativa Morelli di Siena, la Soffas di Porcari, la Rcr di Colle val d’Elsa. Arriva al 96,4% la Sammontana di Empoli. A Firenze il Nuovo Pignone è al 78,8%, la Selex (ex Galileo) all’85%. Il Consorzio Terranuova di Arezzo è all’80%, così come la Skf di Massa e ad Arezzo Cinpa e Unicoop Firenze. La Continental e l’Assowerke di Pisa superano l’80%. Nel settore scuola l’adesione sfiora il 50% (il liceo Bini di Pisa è rimasto chiuso per assenza di personale
“Serve un intervento organico sul sistema economico della Provincia di Firenze a favore dell’industria e della manifattura“
“Serve un intervento organico sul sistema economico della Provincia. queste le parole del segretario della Uilm Firenze Davide Materazzi in coda allo sciopero di 4 ore organizzato il 22 ottobre scorso dai metalmeccanici di Uilm, Fiom e Fim. “Servono azioni di politica economica ed industriale, anche a carattere territoriale – ha aggiunto Materazzi – e interventi anche diretti da parte delle Istituzioni locali. La crisi del comparto industriale e manifatturiero fiorentino e toscano continuerà e verranno persi ulteriori posti di lavoro ed opportunità occupazionali, costringendo inoltre i giovani a cercare lavoro altrove non trovando localmente nessuna opportunità lavorativa. Il sindacato ha la responsabilità di rinnovare i contratti nazionali, nonché d’intervenire nella contrattazione aziendale, ma anche di spingere le istituzioni a risolvere i problemi e ricreare le condizioni fondamentali al contorno per lo sviluppo del lavoro”. Read more »