UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Investire nel settore sociale per migliorare i servizi welfare delle persone e la qualità di vita di lavoratrici e lavoratori

Soddisfazione di UIL FPL e UILTUCS Toscana per l’intesa faticosamente raggiunta con la Regione Toscana per migliorare anche in questo settore la qualità del servizio e del lavoro in modo da costruire un modello toscano dove non si lascia indietro nessuno.

A differenza delle attuali politiche governative che svuotano i servizi a vantaggio di imprese puramente private, la Regione Toscana, attraverso l’impegno diretto del Presidente Giani, investe 22 milioni di euro. Dal prossimo anno, 2025, 10 milioni andranno alle aziende sanitarie per l’adeguamento contrattuale dei servizi in appalto ed ulteriori 12 milioni, per il 2026 ed il 2027, andranno ai servizi a tariffa. Su questi ultimi la Regione ha già concretizzato un impegno testimoniato dal rafforzamento della quota sanitaria per le Rsa (+5,10 euro al giorno a persona in tre anni), per i servizi di prevenzione delle dipendenze (Ceart) e l’impegno ad intervenire in tempi brevi anche sulle tariffe per le strutture residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità (residenze per disabili, case alloggio protette e centri diurni).

Attraverso questa intesa le organizzazioni sindacali confederali, le parti datoriali del settore e la Regione Toscana, che investe nuove risorse, ricostituiscono in modo seppur embrionale, nella “distintività Toscana”. Una distintività tutta toscana, che rispetto ad altre regioni, guarda maggiormente alla qualità dei servizi e alle prestazioni offerte alle persone ed una maggiore qualità nell’applicazione dei contratti di lavoro, sia quelli nazionali sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali confederali maggiormente rappresentative sul territorio nazionale, sia quelli integrativi, sottoscritti da tutte le organizzazioni confederali a livello regionale.

Inoltre, l’intesa affronta anche il tema dello svecchiamento normativo del settore, tant’è che dopo 20 anni dall’emanazione della Legge 402/2004, la Regione Toscana, confermandone l’impianto politico, si impegna a confrontarsi con le OO.SS. più rappresentative, tra cui UILTuCS Toscana ed UIL FPL, e parti datoriali di lavoro, per variare la norma e porre al centro i nuovi bisogni ed aumentando le risorse economiche destinate ai rinnovi contrattuali sottoscritti dalle OO.SS. maggiormente rappresentative.
Un notevole passo avanti per arrivare a quel modello di “distintività Toscana” da sempre rivendicato da UILTuCS Toscana e UIL FPL. Un modello regionale dove si riconoscono a lavoratrici e lavoratori, stipendi dignitosi, diritti certi e maggior qualità nello svolgimento dei servizi e della gestione familiare.

Beatrice Stanzani – Segr. Reg.le UIL FPL e Marco Conficconi – Segr. Gen.le UILTuCS Toscana, esprimono soddisfazione ed al contempo richiedono che il tavolo di confronto sulla revisione della Legge 402/2004 si attivi sin da subito sull’individuazione di un contratto leaders per evitare il propagarsi di contratti di lavoro “pirata” che turbano negativamente il reddito delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
Una battaglia che la UIL, in particolare, ha sempre rivendicato in tutti i tavoli regionali di trattativa.

 

Beatrice Stanzani (Segr. Reg.le UIL FPL Toscana Settore Socio Sanitario Assistenziale Educativo) e Marco Conficconi (Segr. Gen.le UILTUCS Toscana)

“Il lavoro non è fuori moda”: alta adesione allo sciopero e grande partecipazione alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil Toscana sulla crisi del sistema moda. Incontri con Confindustria, Prefettura e istituzioni regionali.

Grande risposta alla manifestazione regionale di Cgil, Cisl e Uil per la qualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione del settore moda, che occupa oltre 110mila persone (il 40% degli addetti del manifatturiero), colpito da una grave crisi. Alta l’adesione allo sciopero di otto ore che in provincia di Firenze, epicentro della crisi che tocca però tutta la regione, era stato proclamato da Filctem-Cgil, Femca-Cisl, UilTec e Fim-Cisl, Fiom-Cgil, UilM, ovvero le categorie dei settori concia-tessile-abbigliamento-calzature e metalmeccanico (coinvolto con gli accessori metallici).

Circa duemila lavoratrici e lavoratori, insieme a delegati e rappresentanti sindacali, hanno sfilato per le vie del centro di Firenze, da piazza Adua (accanto alla sede di Confindustria Toscana) fino a via Cavour, davanti alle sedi di Prefettura e Consiglio regionale. Delegazioni sindacali hanno incontrato a margine del corteo il presidente Maurizio Bigazzi nella sede di Confindustria Toscana, sono state ricevute nel palazzo della Prefettura e hanno poi partecipato a un incontro nella sede del Consiglio regionale della Toscana, con il presidente Mazzeo, i capigruppo consiliari di tutte le forze politiche, gli assessori regionali Marras, Monni e Nardini.

 

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana: “Siamo di fronte a una crisi strutturale e non ciclica, molto difficile e mai vista negli ultimi 25-30 anni in Toscana o a livello nazionale. Serve una risposta importante da parte sia della Regione che delle parti datoriali – quindi a Confindustria – e soprattutto della committenza. Ci devono dare una risposta su come si può ripartire da questa crisi, che prevederà un completo cambio organizzativo del lavoro. Servono delle idee nuove, a partire da un nuovo sistema imprenditoriale regionale e nazionale che non veda più la volontà di far emergere il proprio individualismo, ma che ricerchi la volontà di aggregarsi, di fare massa critica tra le imprese per poter dare un’unica risposta alle richieste della committenza. E poi proprio quest’ultima deve dire che cosa vuole, come si fa a aggredire questo mercato con le sue novità, per riuscire a salvare più persone possibile, se tutti meglio ancora, perché la filiera è una filiera molto importante e molto qualificata”

         

Cgil, Cisl e Uil Toscana hanno chiesto alle imprese e alle istituzioni di affrontare urgentemente i seguenti punti:

– ammortizzatori in deroga e prolungamento di quelli presenti per tutti i settori della filiera e per tutto il periodo di difficoltà previsto;

– tutela dei livelli occupazionali da parte delle imprese della filiera anche attraverso un’equilibrata gestione degli ordinativi;

– politiche di forte contrasto all’illegalità e allo sfruttamento lavorativo;

– definizione di politiche industriali nazionali in grado di valorizzare le produzioni della filiera e salvaguardare l’occupazione e le competenze del settore;

– qualificazione e tracciamento della filiera e corretta applicazione contrattuale;

– individuazione dei fabbisogni formativi e delle relative iniziative di formazione;

– supporto ai processi di aggregazione e di innovazione;

– strumenti di sostegno finanziario ai lavoratori in difficoltà;

– convocazione del Tavolo regionale del settore MODA.

“Il lavoro non è fuori Moda”: 12 novembre manifestazione regionale Cgil-Cisl-Uil, per la qualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione.

Per evitare di vedere la strutturale riduzione di un settore che occupa oltre 110.000 lavoratrici e lavoratori in Toscana, che rappresentano quasi il 40% del totale degli occupati nel comparto manifatturiero, e la perdita delle insostituibili competenze presenti sul nostro territorio, CGIL CISL e UIL, insieme a Filctem Cgil-Femca Cisl-UilTec Uil e Fim Cisl-Fiom Cgil-Uilm Uil, hanno organizzato per martedì 12 novembre una manifestazione a Firenze di lavoratori e lavoratrici del settore moda, della minuteria metallica e della filiera con concentramento alle ore 9:30 in Piazza Adua e arrivo in via Cavour. La manifestazione si intitola “Il lavoro non è fuori moda – Per la qualificazione delle filiere e la tutela dell’occupazione”. Nell’occasione, le categorie territoriali fiorentine Filctem Cgil-Femca Cisl-UilTec Uil e Fim-Fiom-Uilm hanno indetto una giornata di sciopero. Leggi il resto della notizia »

Abitare in Toscana, Fantappiè: “Monitorare attentamente il tema casa, insieme ai salari sempre più bassi e al lavoro precario, rischia di far esplodere forti tensioni sociali”

I dati presentati questa mattina nel XIII Rapporto sulla Condizione abitativa della Toscana restituiscono un quadro particolarmente grave e preoccupante, con la questione dell’abitare che va a collocarsi sullo stesso livello dei – notevoli – problemi del mondo del lavoro, della sanità e dell’istruzione.

La fatica provata dalle famiglie toscane è notevole, non ce la fanno più a gestire affitti con importi così alti, che talvolta raggiungono persino il livello di un salario medio mensile. Allo stesso tempo, quel Fondo sociale affitti che era servito per tamponare l’esplosione dei prezzi adesso non ha risorse sufficienti per aiutare i nuclei familiari in difficoltà.

Leggi il resto della notizia »

Dimensionamento scolastico, Romanelli (UIL Scuola): “In Toscana non si deve tagliare nessuna scuola. Le istituzioni difendano le nostre scuole!”

Usciamo molto perplessi da un tavolo sul dimensionamento scolastico convocato dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Toscana convocato il 21 ottobre, poco prima che il piano sia deliberato dalla Giunta Regionale.

Come UIL Scuola Toscana avevamo anche scritto chiedendo all’Assessora di intervenire perché, numeri ufficiali alla mano, in Toscana non doveva essere tagliata nessuna autonomia.

Leggi il resto della notizia »

Piombino, la UILM incontra il Prefetto: “Occorre maggiore protagonismo delle istituzioni, pronti ad autoconvocarci a Roma”

Ieri si è tenuto l’incontro delle Segreterie Fim-Fiom-Uilm e le Rsu Jsw, Piombino Logistics e Gsi con il Prefetto Giancarlo Dionisi sulla vertenza Jsw di Piombino. Presente al tavolo anche l’Assessore al lavoro Sabrina Nigro che ha comunicato di avere sentito in mattinata le due aziende che hanno dichiarato, con motivazioni differenti, di non avere ancora trovato la quadra.

Come UILM abbiamo denunciato al Prefetto una forte preoccupazione sul fatto che anche la firma data per scontata per oggi, su un testo che sembrava finalmente condiviso, sembra nuovamente posticipata. Non riteniamo più accettabile da parte del Governo e delle varie istituzioni lasciare trattare i due privati senza un ruolo attivo.

 

Serve quel protagonismo che più volte abbiamo richiesto ma che ad oggi non vediamo assolutamente. Stiamo parlando di un’area di interesse strategico visto che stiamo parlando dell’unico sito italiano che produce un bene strategico come le rotaie.

Stiamo discutendo di Aree con concessioni scadute e riteniamo non sia più possibile restare sotto ricatto del gruppo indiano. Un gruppo che ha fermato il treno vergella, poi il treno barre e ad oggi restano soltanto 18.000 tonnellate di ordini di rotaie.

Abbiamo denunciato al Prefetto la situazione che stanno vivendo i lavoratori e come la propria “ansia” per una firma che non arriva si stia trasformando in “rabbia”. Non accetteremo questa inattività del Ministero e delle varie istituzioni e riteniamo sia giunto il momento di autoconvocarci a Roma al ministero.

Temiamo che la trattativa tra privati possa poi portare ad un accordo preconfezionato tra le parti in cui sono i lavoratori a rischiare di non avere le dovute garanzie occupazionali.

Il Prefetto ha annunciato che entro stasera scriverà, come rappresentante del Governo sul Territorio, una lettera al Ministro Urso e alla Ministra Calderone per esporre la propria preoccupazione sullo stato della crisi e sul timore della gestione dell’occupazione, chiedendo ad entrambi se non ritengono sia il caso di entrare in maniera più attiva nella vertenza piombinese.

Nel pomeriggio le Segreterie e le Rsu, dopo avere incontrato il Parlamentare Simiani, si sono riunite in Consiglio di Fabbrica per valutare le prossime iniziative. A proposito, si terrà un’assemblea unica con tutti i lavoratori martedì 29 ottobre sul cavalcavia  Ex Lucchini su Largo Caduti sul Lavoro alle ore 10 con l’obiettivo di autoconvocarci a Roma sotto il MiMit Martedì 5 Novembre.

 

Lorenzo Fusco, Segretario UILM Piombino e Livorno

Leggi il resto della notizia »

Maltempo, Fantappiè: “Toscana ancora sott’acqua, vicinanza e supporto alla popolazione colpita. Non possiamo far finta che non sia un prodotto del cambiamento climatico”

La Toscana si ritrova ancora sott’acqua. Dopo neanche un anno dalla spaventosa alluvione che ha colpito la nostra popolazione nella piana fiorentina e nel Mugello, i nostri conterranei della Valdelsa e del pisano si ritrovano ancora a vivere l’incubo dell’acqua alta. Per l’ennesima volta uno scenario apocalittico, in cui acqua, vento e fango piegano intere comunità.

Leggi il resto della notizia »

“Riportiamo il porto di Marina di Carrara in Toscana. Il matrimonio con La Spezia non ha prodotto risultati”: l’appello di Rossano Rossi (Cgil Toscana) e Paolo Fantappiè (Uil Toscana)

Per andare avanti, a volte bisogna tornare indietro. Per questo è il momento di riportare il porto di Marina di Carrara in Toscana, insieme agli altri scali di Livorno e Piombino, che furono sede di Autorità portuale prima degli accorpamenti della riforma Delrio. Senza contare che le opportunità derivanti dall’istituzione della nuova Zona logistica semplificata (ZLS) spingono ancor di più Carrara con Livorno, Piombino e Portoferraio, essendo legata agli altri territori toscani e alle politiche di sviluppo regionali.

Leggi il resto della notizia »