UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

L’occupazione dei disabili in Toscana: il rapporto 2023 della UIL Toscana

Clicca qui per scaricare il rapporto: L’occupazione dei disabili in Toscana

 

Quello che viene evidenziato dal rapporto è l’insufficienza – se non direttamente l’assenza – di domanda di lavoro riferita al collocamento mirato imposto dalla L.68/99, il che presuppone il mancato rispetto di tale norma. Infatti, a fronte di 40337 persone iscritte al collocamento mirato in Toscana, le assunzioni nel 2021 (ultimi dati disponibili) sono state solo 9771. Una situazione che è peggiore di quella nazionale, visto che i disabili disoccupati sono oltre un milione – circa la metà del totale dei disoccupati presenti in Italia – con un tasso di occupazione del 38,5%, dato più basso della media europea di oltre dieci punti percentuali. Inoltre, il lavoro dei Centri per l’Impiego ad oggi non è ancora sufficiente nel far rispettare la L.68/99, con sole 20-30mila assunzioni all’anno.

 

A questo si aggiungono i pochi controlli, che danno adito a una sorta di anarchia dei datori di lavoro in tal senso, e delle sanzioni assolutamente non proporzionate alla derivata assenza di tutela e di opportunità per le persone con disabilità o per le categorie protette – si parla di circa 150 euro al giorno. Non a caso troviamo importanti scoperture sia nel pubblico che nel privato: ad esempio l’ASL Centro al 2019 risultava scoperta di 283 posizioni, di cui 252 disabili e 31 categorie protette.

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L’inaugurazione della nuova sede a Sansepolcro

Questa mattina eravamo a Sansepolcro (AR), all’Auditorium Santa Chiara per discutere dei servizi nelle aree interne col Segretario Organizzativo UIL nazionale Emanuele Ronzoni, il Segretario Generale UIL Toscana Paolo Fantappiè, il Coordinatore della UIL Arezzo Cesare Farinelli e l’Assessore alla sanità del Comune di Sansepolcro Mario Menichella.

Successivamente ci siamo spostati in via del Prucino 2/P, sempre nella città biturgense, per il taglio del nastro della nostra nuova sede, che ospiterà molte delle categorie e i servizi, per riuscire a rispondere sempre meglio ai bisogni delle persone sul territorio.

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Il Consiglio regionale UILP con Carmelo Barbagallo

Questa mattina si è tenuto il Consiglio regionale della UIL Pensionati Toscana nella sede centrale della UIL Toscana in via Corcos a Firenze.

I lavori sono stati aperti dal Segretario Generale UIL Pensionati Toscana 𝐀𝐧𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐚 𝐍𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐢. Durante la mattinata sono intervenuti anche il Segretario Generale UIL Toscana 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐩𝐩𝐢𝐞̀, il Presidente della UIL Servizi Toscana 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐥𝐮𝐜𝐚 𝐂𝐚𝐯𝐚𝐥𝐥𝐚𝐫𝐨 e il Tesoriere UIL Pensionati Toscana 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐭𝐚𝐥𝐢𝐧𝐢. Agli interventi è seguito un dibattito tra i presenti prima delle conclusioni della mattinata, affidate al Segretario Generale nazionale UIL Pensionati 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐞𝐥𝐨 𝐁𝐚𝐫𝐛𝐚𝐠𝐚𝐥𝐥𝐨.
Hanno partecipato ai lavori anche il Presidente di ANCI Toscana e Sindaco di Prato Matteo Biffoni, il Presidente ADA Nazionale 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐎𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞𝐬, il Segretario Organizzativo nazionale 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚 e la Tesoriera nazionale 𝐂𝐞𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 𝐃𝐞 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢

Barbagallo ha affermato che “Come Uil e Cgil ci stiamo 𝐦𝐨𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐧𝐝𝐨 in tutto perché questa è una Manovra iniqua, che non risolve i problemi di questo Paese. I pensionati sono sempre tra i più penalizzati. Non ci sono fondi per la 𝐍𝐨𝐧 𝐀𝐮𝐭𝐨𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 e le risorse sulla sanità sono insufficienti. Alle 𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 4 volte sopra il Trattamento Minimo viene nuovamente tagliata la rivalutazione che non è un aumento, come qualcuno vorrebbe far credere, ma un parziale 𝐚𝐝𝐞𝐠𝐮𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐟𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 dell’anno precedente. Venerdì saremo di nuovo in piazza per ribadire le richieste di pensionati e lavoratori, è bene che il Governo ci ascolti.”

Secondo Fantappiè “questa è una manovra che 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 sui prossimi e attuali pensionati. Una manovra che toglie ai pensionati, alla sanità, al sistema sociosanitario e allo stato sociale, andando ad impattare fortemente sulla categoria. La mobilitazione continuerà!”.

La carenza di personale si fa sentire in tutta la sua gravità nella sanità toscana

Le carenze riguardano ormai tutte le Professioni, nessuna esclusa.

A partire dal personale infermieristico, passando dal personale Oss, fino ad arrivare ai tecnici sanitari e amministrativi, la lista del fabbisogno di personale nelle singole aziende Usl e Az. Ospedaliere è ormai in emergenza continua.

La denuncia arriva dalla Uil fpl Toscana con il Segretario Generale Flavio Gambini e Pietro Casciani componente di segreteria con delega alla Sanità.

Sta diventando ormai una prassi consolidata, continuano i sindacalisti, da parte dei direttori generali non sostituire le assenze a vario titolo a cominciare dalle gravidanze, assenze per malattie, aspettative e infortuni. Questo comporta un ulteriore aggravio dei carichi di lavoro, si deve infatti sopperire alle carenze raddoppiando il turno, con rientri che fanno saltare il giorno di riposo. Il tutto in un momento dove la stessa regione Toscana sta chiedendo di più al personale per l’abbattimento delle liste di attesa.

E siamo solo all’inizio di un percorso molto insidioso, ci riferiamo al famigerato superamento del tetto di spesa per le assunzioni previsto nella legge di bilancio ancora fermo al 2004 – 1,4%, sappiamo bene continuano Gambini e Casciani che senza questo ulteriore finanziamento non sarà possibile un piano assunzioni straordinario che comprenda la stabilizzazione di tutto il personale precario presente in sanità.

Quello che chiediamo alla Regione Toscana è un tavolo di confronto che entri nel merito delle carenze dei vari professionisti nelle nostre strutture sanitarie del SSR. Se serviranno decisioni forti noi siamo pronti a fare la nostra parte. Ma è della Regione Toscana l’onere delle scelte politiche nei territori, vale a dire rivedere la mappa dei servizi e dei posti letto negli ospedali.

Delle due una: o si assume, o si calibrano i servizi sulla base del personale in servizio.

Il nostro personale ha dimostrato in questi anni difficili che ci lasciamo alle spalle quanto è stato l’attaccamento alla professione ed al servizio, ma oggi non è più disponibile a farsi spremere come un limone.

Abbiamo inoltre visto quanto negativamente impattano nell’opinione pubblica le condizioni di lavoro che caratterizzano gli operatori sanitari a fronte e questo è un altro problema, di contratti di lavoro che rispetto al resto d’Europa li vedono sotto pagati.

Sono soprattutto i giovani che si stanno allontanando dalle scelte verso le Professioni Sanitarie ed abbiamo visto che in diversi atenei universitari c’erano più posti disponibili che candidati, una vera e propria inversione di tendenza verso la professione sanitaria.

Senza considerare che in questi anni abbiamo assistito ad un nuovo fenomeno, quello del licenziamento dal SSR da parte del personale del comparto che avendo un’esperienza e una professionalità specifica è stato assunto dal privato, con un’ulteriore perdita di un importante bagaglio professionale per il pubblico.

Flavio Gambini, Segretario Generale UIL FPL Toscana e AV Centro

Il comunicato del Tavolo delle politiche di genere di Campi Bisenzio

La violenza sulle Donne è ormai da troppo tempo una vera e propria emergenza.

È evidente che non saranno nuove leggi ad arginare il fenomeno, né sarà possibile combatterlo in un’ottica puramente repressiva e punitiva.

È venuta l’ora, per le Istituzioni e per tutte e tutti noi, di rendersi conto che è necessario interrogarsi sulle ragioni profonde che sono all’origine di questo fenomeno.

 

Nonostante i passi in avanti, siamo ancora troppo immersi in una cultura patriarcale che ha una visione della donna ben precisa, che ci portiamo dietro da secoli e che viene perpetrata da stereotipi sociali e culturali ben radicati e considerati come normali nelle realtà in cui viviamo.

 

Il cambio di passo deve venire da un cambiamento radicale di mentalità e di cultura ed in questo il ruolo della Scuola di ogni ordine e grado e dell’Università è cruciale.

 

La cultura della parità tra i sessi e del rispetto reciproco, la capacità di saper costruire relazioni sociali e affettive NON improntate al conflitto, dove NON si scambia il possesso per amore, dove NON si sfogano con la violenza sulla compagna paure e frustrazioni, deve essere veicolata fin dalla più tenera età, a partire dall’ambito familiare con un’ educazione alla genitorialità.

 

In questa ottica la Convenzione di Istanbul costituisce una pietra miliare perché indica nella formazione l’elemento chiave per ribaltare la situazione. Ma non solo una formazione in senso generale, anche una formazione specifica rivolta a tutte e tutti gli operatori che a vario titolo hanno a che fare con il fenomeno della violenza affinchè sappiano riconoscerlo e trattarlo in maniera adeguata: psicologi, avvocati, forze dell’ordine, operatori sociali, magistrati.

 

Solo per fare un esempio, troppo spesso assistiamo, abbiamo assistito ad esternazioni o addirittura a sentenze aberranti che oltre a non perseguire in maniera appropriata gli aggressori, con le loro parole hanno dato luogo a una vittimizzazione di secondo livello.

 

È necessario inoltre costruire nella Società Reti tra le Istituzioni, le Associazioni, le Strutture sanitarie, il mondo del Lavoro, le Organizzazioni sindacali, per costruire un argine solido di sostegno alle donne che tentano con coraggio di uscire dalla terribile condizione di prevaricazione ed isolamento e prevenire comportamenti di violenza psicologica e fisica che poi sfociano in quegli atti che ci sconvolgono e che spezzano ingiustamente tante vite.

 

Quello che è successo pochi giorni fa a Giulia, ad un passo importante della sua vita, del suo percorso di identità ed emancipazione, non può essere solo l’ennesimo caso, deve rappresentare il punto di svolta necessario a smuovere tutte le coscienze.

 

Come TAVOLO DELLE POLITICHE DI GENERE, sottoscritto a Campi lo scorso 12 luglio tra il Comune di Campi Bisenzio, Coord. Donne Spi CGIL, Coord.Donne CGIL Firenze, Cisl Pensionati Piana Fiorentina, CGIL Città Metropolitana, CISL Firenze Prato, UIL Toscana, avevamo programmato un’ iniziativa Sabato 25 per celebrare la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne presso il Comune, per approfondire quel momento così delicato in cui le donne decidono di uscire dalla loro condizione di vittime, di denunciare, di allontanarsi da chi le aggredisce e le maltratta. Questo non è stato possibile per i drammatici avvenimenti dell’alluvione dello scorso 2 Novembre che non consentono di svolgere appieno tale iniziativa con la partecipazione di tutte le cittadine ed i cittadini. Ovviamente tale iniziativa verrà ricalendarizzata il prima possibile.

 

Campi Bisenzio, 23 novembre 2023

IL TAVOLO DELLE POLITICHE DI GENERE DI CAMPI BISENZIO

La fiaccolata di Grosseto in memoria delle vittime di femminicidio in Italia

Ieri pomeriggio, a Grosseto, si è tenuta un’importante iniziativa in preparazione alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Durante la prima parte, una tavola rotonda, sono state discusse le possibili soluzioni per la prevenzione di maltrattamenti e femminicidi, mentre nella seconda parte sono state commemorate le vittime in una fiaccolata attraverso tutto il centro storico di Grosseto.

 

Durante la tavola rotonda, tenuta nella Sala Pegaso della Provincia di Grosseto in Piazza Duomo, sono intervenuti il Dott. Carmine Nuzzo (Magistrato della Repubblica), il Vice Questore Armando Buccini (Codice Rosa della Questura di Grosseto), Patrizia Passalacqua e Aurida Pardini – rispettivamente rappresentanti dei centri antiviolenza “Olympia” e “Tutto è vita Elisabetta Fiorilli” – e Laura Menconi, Segretaria Confederale UIL Toscana.

 

Secondo Laura Menconi, questa è “una giornata all’insegna di sensibilizzazione contro qualsiasi tipo di violenza di genere. Vogliamo che gli uomini siano nostri alleati, che non si voltino dall’altro lato, che non rimangano indifferenti: la piaga della violenza può essere combattuta solo alleandosi senza distinzione di genere”.

 

Menconi continua: “il problema dei femminicidi è indubbiamente legato alla società patriarcale, per questo come UIL chiediamo che sia inserita un’educazione affettiva e di genere nelle scuole, già da piccoli: non a caso anche nei giochi e nelle favole il concetto patriarcale è già radicato”.

 

Nella discussione sono stati affrontati vari aspetti, come la legislazione vigente e le modalità d’indagine nei casi riscontrati, le varie modalità di prevenzione alle varie violenze, anche quelle spesso considerate meno come quella economica. I dati forniti dai due Centri antiviolenza sono allarmanti: nel 2022 quasi la metà delle donne accolte (47,3%) ha un’età compresa tra i 30 e i 49 anni, ma circa un 10% riguarda anche la fascia 18-29; nell’80,5% dei casi chi maltratta è partner o ex partner, solo nel 2,5% dei casi si tratta di un estraneo; tra le forme di violenza con l’incidenza più alta primeggia quella psicologica (riscontrata nell’80,4% dei casi), segue quella fisica (58,5%) e quella economica (32,2%); nella maggioranza dei casi le donne accolte sono italiane (67%).

 

Al termine della tavola rotonda i presenti (oltre cento persone) hanno dato il via alla fiaccolata in memoria dei femminicidi avvenuti in Italia nell’ultimo anno, oltre 105. Durante lo svolgimento della fiaccolata – partita da Piazza Duomo per poi girare intorno alle mura in un percorso circolare terminato nello stesso luogo di partenza – sono state commemorate tutte le vittime, leggendo tutti i nomi delle donne uccise in Italia nel 2023.

“Una fiaccolata per…”: l’evento a Grosseto contro la violenza sulle donne e in memoria delle vittime

Oggi, giovedì 23 novembre, in previsione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e visti i terribili recenti avvenimenti, si terrà un’𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐚 𝐆𝐫𝐨𝐬𝐬𝐞𝐭𝐨 per ricordare le vittime innocenti di questa barbarie e discutere come prevenirne altre.

Alle 17.30, nella Sala Pegaso della Provincia di Grosseto in Piazza Duomo, si terrà una tavola rotonda nella quale interverranno il Dott. 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐍𝐮𝐳𝐳𝐨 (Magistrato della Repubblica), il Vicequestore 𝐀𝐫𝐦𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐁𝐮𝐜𝐜𝐢𝐧𝐢 (Codice Rosa della Questura di Grosseto), i rappresentanti dei centri antiviolenza “𝐎𝐥𝐲𝐦𝐩𝐢𝐚” e “𝐓𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐄𝐥𝐢𝐬𝐚𝐛𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐅𝐢𝐨𝐫𝐢𝐧𝐢” e 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐌𝐞𝐧𝐜𝐨𝐧𝐢, Segretaria Confederale UIL Toscana.

Successivamente si terrà invece una 𝐟𝐢𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐚𝐭𝐚 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐯𝐢𝐭𝐭𝐢𝐦𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐜𝐢𝐝𝐢𝐨 in Italia: la partenza è fissata in Piazza Duomo alle ore 19.00, seguirà un tragitto circolare lungo le mura medicee per poi fare ritorno in piazza alle 20.30 circa, dove si terrà la commemorazione delle vittime.

Il seminario sulle nuove prospettive educative e culturali di sensibilizzazione e governance per la parità e contro la violenza di genere

Oggi nella Sala D’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze si tiene il seminario sulle nuove prospettive educative e culturali di sensibilizzazione e governance per la parità e contro la violenza di genere.

È previsto un intervento unitario delle Organizzazioni Sindacali UIL, CGIL e CISL per illustrare l’impegno del Sindacato in questo ambito.

Per la UIL Toscana è presente la Coordinatrice Pari Opportunità Barbara Bussotti: “apprezziamo questa iniziativa, che va nella giusta direzione di una sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Auspichiamo che le Istituzioni, a partire dagli enti territoriali, rafforzino sempre di più la loro azione di contrasto alla violenza”.

Lo sciopero generale del 17 novembre: manifestazione in piazza Santissima Annunziata a Firenze

Paolo Fantappiè (segretario generale Uil Toscana): “In Toscana c’è prevalenza di lavoro povero ed in appalto, caratteristica che si ripropone in molte altre regioni: avevamo bisogno di una Legge di Bilancio che desse risposte chiare, soprattutto su lavoro di qualità e stabile, con salari dignitosi, sul rinnovo e la detassazione degli aumenti contrattuali, sulla riforma della Legge Fornero in termini di accesso alla previdenza, con una seria rivalutazione del potere di acquisto delle pensioni. Non vediamo iniziative sulla sicurezza a favore della formazione, all’intensificazione dei controlli, non si vedono programmi di assunzioni di nuovi ispettori. Non ci sono proposte strutturali sugli aumenti salariali, ma solo interventi una tantum per il solo 2024. Non è presente un progetto di lotta all’evasione fiscale, che in Italia ruba più di 100 miliardi di euro all’anno secondo stime della banca d’Italia. Chiediamo di valorizzare maggiormente il lavoro che deve ritornare ad essere al centro dei principali interessi del paese; basta privilegiare solo la rendita che in Toscana viene ancora preferita al lavoro. La sanità viene ancora penalizzata con poche risorse a disposizione. Da parte nostra non molleremo di un centimetro fino a quando non verranno prese in considerazione le nostre rivendicazioni. La mobilitazione è appena iniziata”.

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