Affitti brevi, Fantappiè: “Apprezziamo l’iniziativa dell’Opera del Duomo, dovrebbe essere replicata da tutte le onlus e gli enti di derivazione pubblica”
In merito ai fenomeni dell’overtourism e del caro affitti a Firenze, ormai da mesi denunciamo una situazione insostenibile per chiunque, a partire dai cittadini. Privilegiare la rendita a scapito del lavoro ha portato ad una trasformazione della città, con un’esplosione di B&B ed una progressiva scomparsa delle attività manifatturiere e dell’artigianato – da sempre fiore all’occhiello del territorio – e dei fiorentini dal centro storico, visto i prezzi degli immobili evidentemente drogati dai quasi 9mila affitti brevi presenti nella sola area Unesco.
A questo proposito apprezziamo l’iniziativa dell’Opera di Santa Maria del Fiore di togliere dal circuito turistico alcuni dei suoi appartamenti per destinarli all’affitto dei fiorentini “di ogni età, con figli o senza, che vogliano trasferirsi in una di quelle aree del capoluogo dove le abitazioni, se si trovano, si pagano a peso d’oro”, il tutto ovviamente senza la possibilità di subaffitto turistico, pena la rescissione del contratto.
Come UIL Toscana crediamo che sia un’iniziativa lodevole, che dovrebbe essere replicata da tutte le onlus e gli enti di derivazione pubblica e privata proprio per dare un segnale chiaro e necessario: le città devono tornare ai cittadini, a chi le vive ogni giorno e non solo per qualche ora, facendo prevalere la sostenibilità economica e sociale. L’overtourism sta uccidendo l’anima della nostra città, è ora di cambiare strada.