UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Taglio alle ore di formazione per la sicurezza sul lavoro, Fantappiè (UIL): “Irrispettoso. La formazione va aumentata, soprattutto nei settori più a rischio. Non possiamo continuare a ridurla e a svenderla così”.

La strage silenziosa delle morti sul lavoro non si ferma. Nonostante questo – e la necessità lampante di potenziare la formazione e la prevenzione ad ogni livello – il governo decide di tagliare le ore di formazione nei settori più a rischio, come edilizia e siderurgia. La misura, che va in direzione contraria ai contratti nazionali di quei settori, sarà presentata nella bozza finale dell’accordo Stato/Regioni e non fa altro che dimostrare per l’ennesima volta il poco rispetto che il governo ha per i lavoratori e per la contrattazione collettiva.

Come UIL Toscana ci auguriamo che la Regione Toscana – le cui parole e azioni sono sempre state in senso opposto – e le altre regioni non firmino questo accordo e che mantengano una posizione nettamente contraria alla riduzione e alla svendita della formazione, che già risulta insufficiente. Proporre la riduzione delle ore di formazione non solo è totalmente irrispettoso verso le migliaia di vittime che hanno perso la vita anche per l’assenza o l’insufficienza di tale formazione, ma è esattamente il contrario di quel che sarebbe necessario fare adesso: introdurre l’educazione alla sicurezza nelle scuole, fare formazione continua sui luoghi di lavoro, organizzare e pianificare bene i ritmi e le giornate di lavoro.

Chiediamo, in materia di appalti, che sia l’azienda che svolge realmente il lavoro in cantiere a fornire formazione ai propri dipendenti, non chi subappalta: sarebbe solo l’ennesima tappa di uno scaricabarile infinito. Inoltre verrebbe allargato il perimetro anche agli enti formatori accreditati a livello regionale, non importa se con poca o nulla esperienza: un sistema pericoloso, che rischia di barattare ancora una volta il risparmio di fondi stanziati con la vita dei lavoratori.

Chiediamo infine che ai lavoratori venga riconosciuto un contratto stabile, non precario, con salari adeguati ad una vita dignitosa, in modo da metterli in condizione di lavorare con la massima tranquillità e serenità, nelle migliori condizioni per affrontare il rischio derivante dalle loro mansioni.

La Giornata Internazionale per la parità retributiva

La 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐑𝐞𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐢𝐯𝐚, celebrata il 18 settembre, ci richiama all’urgente necessità di eliminare le disuguaglianze salariali di genere che, secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, a livello globale pesano ancora per un 20% di valori retributivi che le donne percepiscono in meno rispetto agli uomini. In Italia tale valore è del 16,3%, appena sopra alla media europea del 15%.

Ancora non stiamo facendo abbastanza, lo dicono i dati: secondo l’indice Global Gender Gap del World Economic Forum, impiegheremo ancora 𝟏𝟎𝟖 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐥𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐝𝐢𝐯𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐬𝐚𝐥𝐚𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 di genere se non vengono adottate misure concrete, senza comprendere che le disuguaglianze salariali non sono solo ingiuste, ma anche dannose per le economie e le società.

Questa giornata ci ricorda come le donne abbiano il sacrosanto 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 a percepire la stessa paga per il lavoro di pari valore svolto dagli uomini. È essenziale che i governi, le aziende e la società civile collaborino per porre fine a una tale ingiustizia, promuovendo una 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞𝐪𝐮𝐚 𝐞 𝐝𝐢𝐠𝐧𝐢𝐭𝐨𝐬𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢, indipendentemente dal genere.

La 𝐩𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀ 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐢𝐯𝐚 non è solo un obiettivo morale, ma anche un pilastro fondamentale per il progresso sociale ed economico e la costruzione di una società davvero equa e inclusiva.

𝐋𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐌𝐞𝐧𝐜𝐨𝐧𝐢, Segretaria Confederale con delega alle Pari Opportunità

ENFAP Toscana al Salone dello Studente di Carrara i prossimi 27 e 28 settembre

Il prossimo 𝟐𝟕 𝐞 𝟐𝟖 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞, dalle 8.30 alle 13.00, saremo al 𝐒𝐚𝐥𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐭𝐮𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 a 𝐂𝐚𝐫𝐫𝐚𝐫𝐚 𝐅𝐢𝐞𝐫𝐞, in via Maestri del Marmo a Marina di Carrara.

Il programma dei lavori prevede, tra le altre cose, una panoramica sulla 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 di ENFAP Toscana e sui 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 del mondo UIL, una 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐕 e candidature varie, una doppia analisi dei 𝐟𝐚𝐛𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢, una consulenza e supporto all’𝐨𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 e ad altre opportunità come stage, tirocini o Servizio Civile Universale.

Vieni a trovarci!

Si conclude molto positivamente UIL Camp 2023: ottime le impressioni dei nostri ragazzi

Si conclude molto positivamente l’esperienza di 𝐔𝐈𝐋 𝐂𝐚𝐦𝐩 𝟐𝟎𝟐𝟑 a Cesenatico, le cui conclusioni sono state portate dal Tesoriere UIL 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐀𝐭𝐭𝐢𝐥𝐢, per i nostri ragazzi.

Un’ultima giornata in cui hanno avuto modo di ascoltare le drammatiche e resilienti esperienze dei “𝐁𝐮𝐫𝐝𝐞̀𝐥 𝐝𝐞 𝐩𝐚̀𝐜𝐢𝐮𝐠” – in romagnolo “i ragazzi del fango” – che, senza indugiare, nei momenti più difficili della recente 𝐚𝐥𝐥𝐮𝐯𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐧 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐠𝐧𝐚 sono andati ad aiutare chi aveva perso tutto.

Successivamente tutti gli oltre 90 ragazzi hanno partecipato alla campagna “𝐔𝐧𝐢𝐭𝐞 𝐭𝐨 𝐚𝐜𝐭”, Che rientra nell’Agenda 2030 e negli 𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐨 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞, per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeholders sull’importanza di un lavoro dignitoso, dell’uguaglianza di genere, l’inclusione e l’azione climatica.

𝐔𝐧’𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 di formazione, confronto, contaminazione, che aiuterà i ragazzi non solo nell’attività di tutti i giorni, ma nella crescita personale e professionale.

𝐕𝐢𝐯𝐚 𝐥𝐚 𝐔𝐈𝐋!

Pierpaolo Bombardieri a UIL Camp

Prosegue 𝐔𝐈𝐋 𝐂𝐚𝐦𝐩, con una giornata in cui ad essere protagonisti sono stati proprio i cento ragazzi arrivati da tutta Italia, Toscana compresa.

Una giornata di discussione, confronto e contaminazione, attraverso interventi di importanti relatori e un grande 𝐰𝐨𝐫𝐤𝐬𝐡𝐨𝐩 sulle 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐳𝐨 𝐦𝐢𝐥𝐥𝐞𝐧𝐧𝐢𝐨 – in particolare inerenti allo 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭 e al 𝐝𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥𝐞 – i cui risultati sono stati poi presentati al Segretario Generale Della UIL 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐩𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐁𝐨𝐦𝐛𝐚𝐫𝐝𝐢𝐞𝐫𝐢.

I lavori hanno evidenziato come molte delle professioni in questi ambiti debbano essere 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚𝐭𝐞, come tanti aspetti non siano tuttora 𝐧𝐨𝐫𝐦𝐚𝐭𝐢 e come migliaia di lavoratori del settore siano ancora 𝐢𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐟𝐨𝐧𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢.

La Giornata Internazionale della Democrazia

La 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐃𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚, osservata il 15 settembre, ci invita a riflettere su come questa non sia solo un sistema politico, ma una vera cultura di partecipazione e pluralismo, che va difesa con tutti noi stessi.

Purtroppo i valori democratici sono talvolta e ancora percepiti come una 𝐦𝐢𝐧𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 a livello globale, tanto che neanche la metà (48%) della popolazione mondiale vive in paesi considerati democratici e solo il 40% dei Paesi nel mondo rispetta pienamente le libertà civili e i diritti politici. Inoltre, secondo il Rapporto sulla Democrazia di V-Dem, il 34% dei Paesi ha sperimentato un 𝐝𝐞𝐜𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐨 negli ultimi dieci anni.

È nostro 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 coltivare i semi democratici nella società in cui viviamo e difenderli dagli attacchi autoritari che continuano, anche nel Terzo millennio, a susseguirsi costantemente. È nostro dovere ricordare il 𝐬𝐚𝐜𝐫𝐢𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐨𝐦𝐢𝐧𝐢 𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 che con l’estremo prezzo della vita permisero al nostro popolo prima di riacquistare la piena libertà, e poi in essa di scegliere la via democratica della Repubblica.

Multiutility in Borsa, Fantappiè (UIL Toscana), Di Caro (UIL TEC), Panzieri (UIL Trasporti): “Prima di parlare di quotazione in borsa occorre affrontare questioni occupazionali e contrattuali.

La discussione “Quotazione in borsa si o no” non può prevalere sulle priorità che ci aspettiamo come UIL dalla Multiutility della Toscana. 

 

Dopo la stipula dell’accordo sulle relazioni industriali dello scorso luglio, che regoleranno i rapporti sindacali futuri con la multiutility, serve ora affrontare in maniera urgente la questione occupazionale all’interno della società, l’internalizzazione delle attività in appalto, l’applicazione in tutta la filiera di CCNL di settore firmati dalle OO.SS. maggiormente rappresentative, la predisposizione di premi di produzione per i lavoratori, l’abbattimento delle tariffe ed una maggior qualità del servizio per gli stessi cittadini. Queste priorità devono rappresentare le questioni principali che giustificano la nascita di una Multiutility. 

 

Senza risposte su questi argomenti non riteniamo opportuno che vi siano strappi in avanti su altre questioni, come la quotazione in borsa, che non è certo una nostra priorità. Per questo attendiamo comunque una convocazione ed un coinvolgimento delle parti sociali, anche per conoscere l’ipotesi – letta finora solo sui giornali – dell’ingresso in borsa della società e che, ad oggi, ci risulta sconosciuta nei dettagli e nelle sue finalità. 

 

Come UIL, fermo restando le pessime esperienze già vissute in altre aziende per casi analoghi di quotazioni in borsa, riteniamo imprescindibile aprire in maniera prioritaria un confronto sui problemi del lavoro, del servizio e delle tariffe.

 

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana

Claudio Di Caro, Segretario Generale UIL TEC Toscana

Michele Panzieri, Segretario Generale UIL Trasporti Toscana

Difficoltà nell’inizio dell’anno scolastico a Firenze 

La Federazione UIL Scuola RUA di Firenze, rappresentata dal Segretario Cristiano Di Donna, esprime profonda preoccupazione riguardo alle difficoltà riscontrate già ad inizio anno scolastico nella città ed in tutta la provincia.

 

Gli studenti oggi a scuola sono circa 21.800 nella scuola dell’infanzia, 41.200 quelli della primaria, 27.300 i ragazzi alle medie e 43.350 gli studenti alle superiori.

 

A questi ragazzi, che ricordiamo sono il futuro della nostra città, va garantito una corretta gestione delle lezioni e un’attenzione adeguata alle esigenze individuali non lasciando indietro nessuno, in modo particolare i ragazzi con diversa abilità. Allo stato attuale delle cose sono oltre il 70% i docenti di sostegno non specializzati che operano con grande dedizione ma senza titolo e quindi senza un percorso di formazione adeguato. Proprio su questo tema a livello nazionale è partita un’iniziativa forte per abolire il numero chiuso per l’accesso alla specializzazione su sostegno, come primo passo per risolvere l’annosa questione. Infatti, abolendo il numero chiuso si garantirebbe un numero adeguato di insegnanti specializzati a sostegno degli studenti bisognosi.

 

Anche quest’anno le dotazioni organiche, quindi le persone che lavorano nelle scuole fiorentine, sono inadeguate rispetto al reale fabbisogno. Parliamo di carenza cronica sulla questione del personale Ausiliario Tecnico e Amministrativo (ATA) dove siamo in prima linea nel cercare di ottenere più persone a lavorare per garantire un servizio essenziale per l’organizzazione delle attività logistiche e amministrative all’interno delle scuole.

Per non parlare poi del problema storico, ribattezzato “supplentite”, ovvero l’eccessivo ricorso a insegnanti supplenti con tutte le conseguenti problematiche legate al fenomeno. 

Sono infatti più di tremila i docenti precari chiamati a fare i supplenti e così come più volte da noi evidenziato molti, essendo lavoratori che provengono da altre regioni, ancora in cerca di una casa ad un prezzo accettabile. Altro aspetto molto critico da non sottovalutare. Uno dei motivi principali della rinuncia al lavoro nella scuola è quello dei costi di vita troppo alti rispetto a stipendi fermi da anni ed inadeguati.

 

In conclusione, questi fattori stanno compromettendo seriamente il regolare svolgimento delle attività didattiche e amministrative nelle scuole fiorentine, impoverendo il concetto di scuola come luogo di crescita, apprendimento e coesione sociale. Noi continueremo a rappresentare gli interessi dei lavoratori della scuola, degli studenti e delle famiglie. Chiediamo a tutti di prendere seriamente in considerazione queste problematiche e di supportarci nell’agire tempestivamente per garantire una agognata normalità.

 

Cristiano Di Donna
Segretario generale Uil Scuola Firenze