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Industria e manifattura a rischio nella Provincia di Firenze, serve un intervento organico sul sistema economico

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“Serve un intervento organico sul sistema economico della Provincia di Firenze a favore dell’industria e della manifattura

“Serve un intervento organico sul sistema economico della Provincia. queste le parole del segretario della Uilm Firenze Davide Materazzi in coda allo sciopero di 4 ore organizzato il 22 ottobre scorso dai metalmeccanici di Uilm, Fiom e Fim. “Servono azioni di politica economica ed industriale, anche a carattere territoriale  – ha aggiunto Materazzi – e interventi anche diretti da parte delle Istituzioni locali. La crisi del comparto industriale e manifatturiero fiorentino e toscano continuerà e verranno persi ulteriori posti di lavoro ed opportunità occupazionali, costringendo inoltre i giovani a cercare lavoro altrove non trovando localmente nessuna opportunità lavorativa. Il sindacato ha la responsabilità di rinnovare i contratti nazionali, nonché d’intervenire nella contrattazione aziendale, ma anche di spingere le istituzioni a risolvere i problemi e ricreare le condizioni fondamentali al contorno per lo sviluppo del lavoro”.

Il 22 ottobre scorso, durante il presidio che si è tenuto in occasione dello sciopero di 4 ore, i segretari di FIM, FIOM e UILM sono stati ricevuti dalle istituzioni. Erano presenti anche lavoratori e delegati delle aziende più rappresentative della provincia colpite da crisi o da riorganizzazioni aziendali. È stato ribadito che il problema che affligge il territorio fiorentino è di carattere strutturale, economico e lavorativo e sono stati evidenziati i risvolti drammatici che la crisi attuale sta assumendo per i lavoratori. Crisi aziendali che si risolvono, quando va bene, nell’accompagnamento alla pensione dei lavoratori coinvolti.

Alle istanze delle organizzazioni sindacali le istituzioni presenti (il Consiglio Regionale, il Presidente della Provincia di Firenze, il Comune di Firenze, la Commissione Lavoro della Regione Toscana) hanno risposto facendo proprie le indicazioni del sindacato e dei lavoratori presenti, impegnandosi ad aprire un tavolo di confronto finalizzato a trovare, nei limiti delle autonomie e delle risorse locali, le soluzioni più idonee per:

  • dare sostegno al reddito ai lavoratori ed alle famiglie coinvolte nelle crisi aziendali e che hanno perduto il posto di lavoro
  • intervenire per prevenire future crisi aziendali anche con finanziamenti e cofinanziamenti per la ricerca e sviluppo ed attirare investitori ed investimenti locali e stranieri, sorvegliando comunque in maniera più stringente sull’utilizzo del denaro pubblico
  • revisionare l’apparato dei centri per l’impiego, per favorire la formazione continua dei lavoratori ed accrescerne la professionalità
  • investire sulle infrastrutture e la logistica nel territorio
  • intervenire sulla semplificazione burocratica dell’imprenditoria
  • creare un sistema virtuoso di collegamento tra il mondo dell’istruzione e della formazione professionale con il mondo delle imprese e del lavoro