UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Autonomia differenziata, i numeri del Comitato promotore toscano del referendum abrogativo: oltre 600 banchini effettuati, oltre 30mila firme cartacee raccolte, 30 mila online.

“Un impegno straordinario per cancellare la legge Spacca-Italia, riscontrata in cittadine e cittadini la volontà di difendere l’unità del Paese contro le diseguaglianze”

 

Campagna del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata: si entra negli ultimi sette giorni della raccolta firme cartacea, mentre firmare online sul sito referendumautonomiadifferenziata.com sarà possibile fino al 25 settembre in quanto la certificazione lì è automatica. L’attività svolta da tutte le componenti del Comitato promotore toscano del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, tra fine luglio e agosto, è stata straordinaria: un impegno che ha incrociato migliaia di cittadini e cittadine di tutta la regione, dai contesti urbani a quelli di villeggiatura, dalle feste di partito alle sagre di paese, sempre riscontrando tanta volontà di opporsi alla sciagurata legge “spacca-Italia” della destra al governo (oltre 600 i banchini effettuati).

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Continuano ad aumentare le ore destinate agli ammortizzatori sociali, la Toscana è la 5° regione in Italia dove crescono di più. Fantappiè: “Lavorare per tamponare l’emergenza, poi serviranno soluzioni strutturali”

Continuano a farsi sentire pesantemente le crisi industriali in Toscana, che si riflettono con incidenza sempre maggiore su milioni di lavoratrici e lavoratori in tutta la regione.

Infatti l’ultima rilevazione sugli ammortizzatori sociali effettuata dalla UIL e relativa al periodo tra Gennaio e Luglio 2024, rispetto alla precedente che prendeva in esame il I semestre dell’anno in corso, riporta un aumento percentuale sensibile di ore autorizzate di cassa integrazione e in generale di utilizzo di ammortizzatori sociali rispetto all’anno precedente.

Se il I semestre del 2024 rispetto al 2023 vedeva un aumento delle ore autorizzate di ammortizzatori sociali del +42,2%, il periodo Gennaio-Luglio ‘24 ha riportato un aumento del +49,2% rispetto all’anno precedente. Un aumento di sette punti percentuali che ha spostato la Toscana dal 6° al 5° posto in Italia per variazione in aumento di ore autorizzate.

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Poste Italiane: estati sempre più torride, strutture obsolete, interventi tecnici non sufficienti e conseguenti rischi per i lavoratori

Anche gli impiegati di Poste Italiane S.p.A. pagano le conseguenze di estati sempre più calde in uffici non adeguati al periodo climatico.

Ci arrivano segnalazioni da sempre più uffici postali siti in Firenze città e Firenze provincia in cui i sistemi di condizionamento non funzionano, alcuni addirittura da maggio, ma per cui niente è stato ancora fatto. Qualche ventilatore di fortuna non basta ad abbassare in modo efficace le alte temperature che si registrano all’ interno delle strutture.

Non solo il calore ci preoccupa: con le alte temperature gli animali infestanti – come scarafaggi e topi – si riproducono con più facilità e non è raro vederne all’interno degli uffici. Non solo di tracce della presenza di questi animali nocivi sono state fotografate, ma gli animali stessi, una vera e propria invasione che non lascia scampo a dubbi sulla situazione igienica di tali uffici.

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Ammortizzatori sociali: Toscana sesta in Italia per aumento delle ore autorizzate, pesano le crisi industriali dei settori della moda e della meccanica.

Le crisi industriali in Toscana non sono purtroppo una novità di questi giorni. Il contesto macroeconomico, alla luce dell’ultimo rapporto Irpet, desta alcune preoccupazioni: infatti siamo di fronte ad una stagnazione del Pil, accompagnata però da una crescita occupazionale che evidentemente non può che essere di scarsa qualità e stabilità. A questo si aggiungono le crisi globali di settori fondamentali per la nostra regione, come quelli della moda e parte della meccanica, che peraltro rischiano di estendersi a macchia d’olio verso altri settori.

L’impatto verso la popolazione è notevole: in totale le crisi industriali in Toscana sono 71 e coinvolgono oltre 11.500 lavoratrici e lavoratori. Ovviamente si ha un riflesso anche nell’utilizzo degli ammortizzatori sociali.

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Caos Stazione SMN, Fantappiè (UIL Toscana) e Panzieri (UIL Trasp. Toscana): “Situazione inaccettabile, servizio continua a peggiorare di giorno in giorno. Necessaria l’immediata creazione di una task force per entrare nel dettaglio delle principali criticità, a partire dalla linea AV stressata dal passaggio di troppi treni”

Anche negli scorsi giorni, per l’ennesima volta in poche settimane, le linee dell’alta velocità della stazione ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella sono rimaste bloccate per ore, con conseguenti ritardi, caos e disagi per migliaia di viaggiatori che non hanno potuto fare altrimenti – data l’assenza di alternative – di assieparsi e attendere all’interno di una stazione, peraltro priva di sedute e sale passeggeri climatizzate con temperature esterne molto alte.

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Crisi industriali, Fantappiè: “La crisi dei settori della meccanica e della moda sono strutturali, non congiunturali. Il pericolo è che si allarghino ad altri settori”

Alla luce dei dati relativi alle crisi industriali in toscana, la situazione economica e occupazionale in Toscana desta alcune preoccupazioni. Nei giorni passati era stato l’Irpet a lanciare il doppio allarme: in primis una situazione di stagnazione del Pil a cui si accompagna una crescita occupazionale, evidentemente di scarsa qualità e stabilità; in secondo luogo le crisi in settori fondamentali per la nostra regione, come quelli della della moda e parte della meccanica.

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Affitti brevi, Fantappiè: “Concordiamo con la Giunta, le città devono tornare a chi le vive ogni giorno: le lavoratrici e i lavoratori devono poter accedere al mercato degli affitti in città, anche nel centro storico”

In merito all’imminente delibera sugli affitti brevi – già approvata dalla Giunta Comunale  e che verrà presentata al Consiglio Comunale nella giornata di domani – come UIL concordiamo quanto sostenuto dalla Sindaca Sara Funaro e della Giunta Comunale.

Questa delibera segue la precedente effettuata dalla Giunta Nardella, che già a suo tempo avevamo ritenuto positiva “per una migliore vivibilità della città, con l’obiettivo di sviluppare il lavoro e il tessuto sociale, non la sola rendita”.

Crediamo che la situazione del mercato degli affitti a Firenze, soprattutto nell’area Unesco, oggi sia ormai insostenibile per chiunque, a partire dai cittadini: un mercato evidentemente drogato da una presenza foltissima di appartamenti in affitto breve, oltre 9mila in centro. 

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Affitti brevi, Fantappiè: “Apprezziamo l’iniziativa dell’Opera del Duomo, dovrebbe essere replicata da tutte le onlus e gli enti di derivazione pubblica”

In merito ai fenomeni dell’overtourism e del caro affitti a Firenze, ormai da mesi denunciamo una situazione insostenibile per chiunque, a partire dai cittadini. Privilegiare la rendita a scapito del lavoro ha portato ad una trasformazione della città, con un’esplosione di B&B ed una progressiva scomparsa delle attività manifatturiere e dell’artigianato – da sempre fiore all’occhiello del territorio – e dei fiorentini dal centro storico, visto i prezzi degli immobili evidentemente drogati dai quasi 9mila affitti brevi presenti nella sola area Unesco.

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