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Decreto Flussi, UIL Toscana: “Le aziende soffrono, troppa distanza tra domanda e offerta di lavoro”

Il Decreto Flussi, nonostante semplifichi e velocizzi le procedure che esaminano le domande dei permessi di soggiorno, rimane troppo limitativo rispetto a quelle che sono le reali necessità delle aziende. Infatti in Toscana rileviamo ancora una grande mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con buona parte della domanda delle aziende che rimane inevasa.

A parer nostro sarebbe stato necessario pensare una riforma che andasse a incrociare meglio le necessità aziendali col rilascio dei nuovi permessi di soggiorno. Resta quindi molto da fare vista la necessità di forza lavoro proveniente da fuori l’UE, soprattutto in settori importanti come l’edilizia, l’agricoltura e il lavoro domestico, dove sono proporzionalmente più occupati gli stranieri che gli italiani.
Nel settore edile, ad esempio, lavora il 9,8% degli stranieri occupati in Toscana, solo il 5,7% degli italiani. Nel lavoro agricolo gli stranieri occupati sono il 4,8% del totale, gli italiani il 2,3%. Addirittura il lavoro domestico occupa il 16,9% degli stranieri, ma solo l’1,4% degli italiani. A tal proposito ricordiamo come gli stranieri occupati nella nostra regione siano oltre 200mila – oltre 20mila in più dal 2021 – e rappresentino il 12,6% della forza lavoro.
A cura di Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana