UILM: Tra ipotetici progetti di rilancio ed un dramma sociale ci separano poco più di 50 giorni lavorativi. Basta tergiversare, fare in fretta e coinvolgere i rappresentanti dei lavoratori!
Si è riunito oggi con la Segreteria Uilm Livorno il Coordinamento Uilm del gruppo Jsw e Liberty Magona, in una giornata che ci ha visti confrontare anche con il Vicepresidente Jsw Marco Carrai ed il Sindaco di Piombino Francesco Ferrari per un aggiornamento sul futuro del Polo Siderurgico Piombinese.
Mentre sulla stampa si susseguono comunicati stampa del Ministro Urso e del Mimit relativi ad incontri per il sito Piombinese, mentre appaiono video ed interviste dei gruppi siderurgici Danieli-Metinvest interessati ad investire rapidamente a Piombino, mentre arriva l’annuncio del gruppo Jindal di essere pronto finalmente dopo 5 anni ad investire su Piombino, i lavoratori della Jsw devono fare i conti con la drammatica realtà quotidiana che vivono sulla propria pelle.
Proprio oggi per assenza di ordini alla Gsi è stato firmato un accordo per l’apertura dei contratti di solidarietà dal 1 Novembre per i prossimi 12 mesi per 53 lavoratori.
Da oltre un anno l’impianto di laminazione del vergella è fermo e non ci sono al momento prospettive di ripartenza, con ipotesi di investire in tale impianto solo dopo che sarà pronto il forno elettrico.
Da molti mesi è fermo l’impianto di laminazione di barre, con molto materiale invenduto a terra, con una ripartenza prevista dal 23 Ottobre soltanto per poche settimane, senza avere nessuna certezza di quando e se tale impianto ripartirà dopo tale fermata.
L’impianto di rotaie, che dopo alcune settimane di fermata è ripartito proprio in questi giorni, non è chiaro se lavorerà in continuità oppure se proseguirà come in questi ultimi anni ad essere utilizzato a singhiozzo con tutti i danni impiantistici che è facile immaginare.
I lavoratori della Piombino Logistics vanno da importanti picchi di lavoro a mesi in cui l’attività lavorativa si riduce a sole poche giornate mensili.
Ovvio che gli articoli sulla stampa locale e nazionale di questi giorni stiano ridando speranza a molti lavoratori oramai quasi rassegnati, ma sono ancora molte le incognite che vediamo davanti e le esperienze del recente passato devono indurci alla massima cautela.
Come Uilm riteniamo positive le interlocuzioni al Mimit di Metinvest e Danieli per valutare una coabitazione con Jindal per rilanciare il lavoro ed il Polo Siderurgico Piombinese, ma ricordiamo a tutte le Istituzioni che tra poco più di 50 giorni scadranno gli ammortizzatori sociali per circa 1400 lavoratori Jsw e che al momento non ci sono in Regione le risorse per il rinnovo della cassa integrazione in deroga.
Dovrebbe essere superfluo ricordare che il Governo a Luglio si era impegnato a riconvocare le Organizzazioni Sindacali entro fine Settembre.
In un Paese normale gli impegni assunti con i rappresentanti dei lavoratori dovrebbero essere rispettati, queste famiglie meritano di essere informate per conoscere quale sarà il loro destino e quello di un intero Territorio, non è normale dovere costantemente minacciare delle iniziative per ottenere ciò che è un loro diritto.
Come Uilm non siamo disponibili ad attendere oltre e, dopo esserci confrontati il 16 e 17 in assemblea con tutti i lavoratori, valuteremo con loro tutte le necessarie iniziative per essere rapidamente convocati al Mimit.
Il Governo deve dare una volta per tutte una svolta a questa vertenza ormai decennale, è evidente che siamo arrivati ad un punto di non ritorno e la sensazione è che ci sia ancora chi sta giocando e tergiversando.
Se Jindal vuole davvero investire, come Uilm riteniamo si debba arrivare in tempi rapidissimi ad un Accordo di programma che tuteli tutti i lavoratori e veda le commesse delle rotaie assegnate al gruppo indiano solo parallelamente alla realizzazione degli investimenti annunciati, con clausole e penali stringenti e ben definite nel caso di ulteriori rinvii ed impegni non mantenuti.
Ciò che non è più tollerabile è continuare a stare fermi, questo non possiamo più permettercelo.
In tal caso il Governo metta in campo fin da subito tutte le misure necessarie, valuti strumenti speciali come la Golden Power per tutelare un settore strategico, utilizzi la leva delle concessioni demaniali e portuali oramai scadute, l’importante è che agisca per impedire a Jsw di tenere un intero territorio ancora sotto scacco, con migliaia di lavoratori ostaggi di ulteriori anni di ammortizzatori sociali.
Piombino ed il suo Polo Siderurgico merita di essere rilanciato, abbiamo bisogno non più di ammortizzatori sociali, che comunque serviranno per accompagnare gli investimenti, ma di creare nuove opportunità di lavoro per ridare benessere e dignità.
La convocazione al Ministero servirà poi per confrontarci con i gruppi Danieli-Metinvest, come Uilm vogliamo conoscere nel dettaglio il progetto, le aree interessate, le tempistiche e le risorse necessarie eventualmente per realizzarlo e la forza lavoro prevista.
Da anni come Uilm chiediamo investimenti per tornare a produrre acciaio in maniera ecosostenibile, per questo è decisamente interessante leggere di un “forno elettrico a controllo digitale, completamente sigillato, con emissioni di CO2 ben al di sotto dei limiti fissati dalle normative europee”.
La Uilm ha più volte dichiarato che oltre al mercato dei lunghi a Piombino bisognava puntare ad aggredire il mercato dei piani, di cui l’Italia è importatrice, perché riteniamo che potrebbe portare importanti benefici anche allo stabilimento Liberty Magona, perciò leggere della volontà di produrre 2,5 milioni di tonnellate di piani fa decisamente ben sperare.
Anche perché a Piombino anche lo stabilimento Liberty Magona sta attraversando una fase molto critica.
A breve, per carenza di ordini, dopo avere terminato tutta la cassa integrazione ordinaria, sarà necessario aprire il contratto di solidarietà per 24 mesi per quasi 500 lavoratori diretti e dovremo trovare tutte le soluzioni per tutelare gli oltre 100 giovani interinali che sono indispensabili per il futuro dello stabilimento.
Dal fallimento della banca Greensill il gruppo Liberty non è più riuscito a riprendersi, le debolezze finanziarie del gruppo ed un calo globale significativo del mercato stanno mettendo a rischio il futuro dello storico sito, con un forte utilizzo in questi mesi di ammortizzatori sociali che stanno creando un forte disagio economico ai lavoratori coinvolti.
Per questo riteniamo che non ci sia più tempo da perdere, Piombino non può più permettersi di restare ferma, l’Italia non può permettersi di perdere soggetti che vogliono investire.
La politica nazionale, con il rigassificatore posizionato in meno di un anno nel porto di Piombino, ha dimostrato che quando vuole riesce a fare le cose molto in fretta.
Adesso è il momento che tutti remino nella stessa direzione per un futuro fatto di lavoro, dignità e benessere per raggiungere finalmente quel traguardo che meritiamo e attendiamo da troppo tempo.
Dopo decenni in cui la siderurgia ha occupato immensi spazi anche non utilizzati, in un territorio come Piombino che ha sul porto aree tutt’oggi deserte e da assegnare, sarebbe il colmo se non si trovassero gli spazi idonei per fare coesistere questi due progetti industriali.
Quindi avanti tutti uniti per individuare le migliori soluzioni per rilanciare un grande, moderno ed ecologico Polo Siderurgico Piombinese.
Il Coordinamento si è concluso discutendo del prossimo rinnovo del CCNL dei metalmeccanici, approvando che un aumento significativo del salario e la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario per gestire la Transizione Ecologica e migliorare il rapporto vita-lavoro, dovranno essere i capisaldi della piattaforma Uilm.