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Report a Carrara, Fantappiè (UIL Toscana): “Allibiti dalle parole di Franchi, che giudichiamo estremamente offensive. La responsabilità della salute e sicurezza degli operai è in capo all’imprenditore”

Rimaniamo allibiti di fronte alle dichiarazioni dell’imprenditore del mondo del marmo Alberto Franchi, andate in onda ieri sera su Rai3 durante la trasmissione Report. Nelle sue parole Franchi ha apostrofato come “deficienti” i lavoratori vittime di infortuni, ricordando oltretutto come questi “lavorino pochissimo”. Non contento, Franchi rincara la dose togliendo ogni dubbio su chi secondo lui è responsabile degli infortuni: “gli incidenti che ci sono stati negli ultimi dieci anni, mi dispiace dirlo, ma purtroppo sono colpa degli operai”. 

Come UIL Toscana giudichiamo queste parole estremamente offensive, soprattutto verso le famiglie e gli affetti delle centinaia di vittime nelle cave di marmo. Da anni assistiamo ormai a schiere di imprenditori che, nel mettere in atto una ricerca sfrenata e disumana del profitto, trascurano e minimizzano l’aspetto della sicurezza sul lavoro, arrivando addirittura ad attribuire la responsabilità di determinate tragedie agli operai.

Al Sig. Franchi ricordiamo infatti l’art. 2087 del codice civile, che recita “l’imprenditore è tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che […] sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro”. Il responsabile della salute e sicurezza degli operai è il datore di lavoro e nessun altro, concetto ribadito anche dall’art. 41 della Costituzione: “l’iniziativa economica privata non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

La nostra battaglia per arrivare a Zero Morti sul Lavoro passa anche da qui, dal cambiare un paradigma completamente sbagliato sulla sicurezza e più in generale sulle condizioni di lavoro. Non possiamo più tollerare certe affermazioni da parte di imprenditori che diffondono un’idea distorta e di per sé agli antipodi della realtà dei fatti. Non permetteremo a questi imprenditori di essere “prenditori”  e riportarci indietro di due secoli, a condizioni lavorative tipiche del nostro tessuto produttivo dei primi del ‘900.

Per questo motivo sosteniamo e aderiamo allo sciopero indetto per l’intera giornata di mercoledì 24 aprile da FENEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL. Saremo presenti, con una delegazione come UIL Toscana, al concentramento alle ore 9:00 davanti alla Franchi Umberto spa a Carrara.