UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Basta pagare per errori altrui!

Sono anni ormai – cinque! – che decine e decine di cittadini continuano a rivolgersi agli uffici dell’ADOC per dei verbali di accertamento e contestazione dell’Asl per un errato codice di autocertificazione di esenzione per prestazioni sanitarie. Errori indotti da una cattiva comunicazione e svolgimento delle pratiche necessarie, errori che spesso non possono neanche essere rettificati successivamente. 

 

La vicenda

A seguito di disposizioni della Regione Toscana – in attuazione del DGR n.39 del 21.01.2013 – l’Asl Toscana Centro effettua delle operazioni di controllo, con cinque anni di ritardo, sulla veridicità delle autocertificazioni rese dagli utenti: nel 2019 sono infatti arrivati le sanzioni relative al 2014, nel 2020 quelle del 2015 e così via, fino alle ultime arrivate a gennaio 2023 e riferite al 2018. La maggior parte delle sanzioni, da un controllo incrociato elaborato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, è per via di un’errata autocertificazione sanitaria: principalmente la confusione è tra l’esenzione per reddito (sbagliata) e quella per prestazione (corretta).

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Addizionale Irpef, in mille stamani in piazza con Cisl e Uil contro l’aumento

Un migliaio di persone, arrivate da tutta la Toscana su iniziativa di Cisl e Uil regionali, ha manifestato questa mattina in piazza Duomo, a Firenze, davanti alla sede della giunta regionale, sui temi della sanità e dell’imposizione fiscale, ribadendo con forza la contrarietà all’aumento dell’addizionale Irpef regionale varato dalla Regione.

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Sanità toscana e imposizione fiscale, Cisl e Uil in piazza a Firenze il 23 Gennaio

Cisl e Uil scendono in piazza martedì prossimo, 23 Gennaio, a Firenze, per una manifestazione sui temi della sanità e dell’imposizione fiscale regionale. L’iniziativa si svolgerà, dalle 10 alle 12, davanti alla sede della Regione Toscana, in piazza Duomo.

Al presidio parteciperanno delegazioni delle due sigle da tutta la regione; saranno presenti in piazza e prenderanno la parola i segretari generali di Cisl e Uil della Toscana, Ciro Recce e Paolo Fantappiè.

“Come Uil Toscana denunciamo da tempo una sanità toscana ormai allo sbando – dice il segretario generale Uil Toscana Paolo Fantappiè – con servizi non all’altezza: le liste d’attesa continuano ad essere infinite, i pronto soccorso sono intasati e non esistono strutture intermedie “di compensazione”. Di fronte a questa situazione e ad una previsione di aumento delle tasse, senza che a questo segua un progetto di miglioramento del servizio pubblico, non possiamo che mostrarci fermamente contrari al far pagare ai cittadini – peraltro sempre ai soliti – la cattiva gestione della sanità. Le responsabilità sono condivise: il Governo nazionale non sta pagando le centinaia di milioni del payback, ma è comunque una situazione conosciuta da mesi per la quale la Regione non ha mai coinvolto nessun attore nell’immaginare soluzioni alternative all’aumento dell’Irpef.  Per questo martedì 23 gennaio scenderemo in piazza davanti alla Regione per chiedere l’apertura di un immediato confronto, in modo da rilanciare il servizio sanitario pubblico nella nostra regione.”

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Solidarietà UIL Puglia

Esprimiamo alla UIL Puglia la massima solidarietà per il vile attacco vandalico subito nelle loro sedi da gruppi no vax.
Siamo fermamente convinti che l’azione della UIL a tutela dei lavoratori, lavoratrici, giovani e pensionati, che va avanti da oltre 70 anni e sempre nel rispetto dei valori costituzionali, non potrà e non dovrà fermarsi di fronte a qualsiasi tipo di vile minaccia e intimidazione.
Forza!

Incontro di aggiornamento tra le Segreterie Provinciali Fim-Fiom-Uilm e l’A.d. Luca Villa della joint venture Metinvest – Danieli

Come programmata si è tenuta questa mattina una riunione di aggiornamento in video call delle Segreterie Provinciali Fim-Fiom-Uilm con l’A.d. Luca Villa della joint venture Metinvest – Danieli.

La riunione era fissata per darci un aggiornamento sulla firma avvenuta ieri di un Protocollo d’intesa presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy che si pone l’obiettivo entro 120 giorni di siglare un Accordo di Programma vincolante per la realizzazione a Piombino di una nuova acciaieria green da 2,7 milioni di tonnellate per un investimento stimato oltre i 2,2 miliardi di euro.

Riteniamo che dopo la firma avvenuta nei giorni scorsi della proroga di ulteriori 12 mesi di Cassa Integrazione in Deroga, con questa firma avvenuta con la piena condivisione del Ministro, della Regione Toscana e dell’Amministrazione Comunale, si stato messo un altro piccolo tassello per provare a dare una svolta positiva alla decennale vertenza piombinese.

Si tratta di un’importante occasione, che richiede tempi lunghi e che presenterà certamente molte complessità, ma che va sostenuta da tutti per potere rilanciare la siderurgia a Piombino e rimettere in moto un’economia che permetta di tornare a parlare di lavoro, di sviluppo e non più solo di ammortizzatori sociali.

In questa fase delicata in cui si sta disegnando il futuro della siderurgia italiana, un settore da sempre considerato strategico per il Paese, nessuno può permettersi di proseguire a furia di annunci e proclami che puntualmente restano disattesi, mantenendo di fatto in stallo il futuro di un intero Comprensorio e di migliaia di famiglie che sono oramai allo stremo.

Ci riferiamo chiaramente al Gruppo Jsw che dal suo arrivo da Giugno 2018 ad oggi non ha mantenuto nessuno degli impegni, per questo chiediamo direttamente alla Proprietà indiana di decidere definitivamente cosa vuole fare a Piombino.

Da indiscrezioni ci risulta che oggi Sajjan Jindal dovrebbe essere a Roma dal Ministro e, se così fosse, questo è il momento della chiarezza e delle decisioni che non possono più essere rinviate. Non è più il momento delle pretese e delle rendite di posizione da parte della Multinazionale indiana che sembra abbiano il solo scopo di allungare i tempi per tenere in stallo e in ostaggio questo Territorio.

Con chiarezza e determinazione vogliano avvisare Sajjan Jindal che Piombino, i lavoratori ed i cittadini di questo Territorio non gli permetteranno di perdere altro tempo, nessuno può permetterselo.

Se non arriveranno subito atti concreti, dimostreremo con tutte le nostre forze a Jindal che non è più gradito e chiederemo al Governo ed al Ministro Urso di essere conseguenti, utilizzino tutti i mezzi affinchè Piombino non perda l’occasione di tornare ad avere un ruolo centrale nel Piano Siderurgico Nazionale.

Segreterie FIM FIOM UILM Livorno

Firmata la Cassa integrazione JSW per l’anno 2024

È stato firmato questa mattina il verbale per la proroga per ulteriori 12 mesi, fino a gennaio 2025, di cassa integrazione in deroga per 1354 lavoratori di Jsw Steel Italy a Piombino, di cui una parte a zero ore, mentre i restanti con un massimo all’85%.

Il tutto per un impegno di spesa del valore totale di circa 29 milioni, inizialmente coperti dai residui nelle disponibilità della Regione Toscana pari a 5 milioni e mezzo, mentre restante dalla futura ripartizione alle regioni delle risorse appostate dalla finanziarie.

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Sanità, Fantappiè (UIL): “Contrari all’aumento delle tasse, ingiusto a fronte di un servizio pubblico non all’altezza”

 

Continua il leader della UIL Toscana: “Era noto da mesi che il payback non sarebbe stato pagato, c’era tempo per aprire un confronto con tutte le forze sociali. Presto un’iniziativa pubblica”

 

Come UIL Toscana siamo contrari all’aumento delle tasse, lo riteniamo ingiusto a fronte di un servizio sanitario purtroppo non all’altezza: si continua ad aspettare mesi per un’ecografia, i pronto soccorso sono intasati e non esistono strutture intermedie “di compensazione”, alle quali una persona malata può rivolgersi al posto degli ospedali.

Un eventuale aumento del gettito fiscale, tramite l’IRPEF o quant’altro, avrebbe senso solo se al contempo fossero previsti dei miglioramenti nel complesso dei servizi sanitari, così da scongiurare l’accesso massivo alla sanità privata, ma così purtroppo non è: non verrà toccata la qualità dei servizi, ma si parla solo solo di una manovra di maggiore pressione fiscale per un ripianamento del bilancio in perdita, la soluzione più facile e ovvia per spostare sui cittadini un taglio del governo nazionale.

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