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Nocentini (UILP): “Dalle parole ai fatti, chiediamo un maggior confronto sulla sanità”

Come UIL Pensionati siamo purtroppo costretti a prendere atto della situazione, certamente non idilliaca per usare un eufemismo, della sanità in Toscana. Una situazione che va ad inserirsi in un contesto nazionale in cui va abbassandosi la spesa sanitaria in relazione al Pil – dal 6,9% del 2019 al 6,4% previsto per l’anno venturo – e vanno diminuendo anche le richieste di prime visite nel settore pubblico (-14%, corrispondenti a un totale di 3 milioni) e di visite di controllo (-16% su un totale di circa 5 milioni). Visite private che, al contrario, sono in forte aumento (+6%, circa 3 milioni).

A questo si deve aggiungere l’annoso problema delle liste d’attesa infinite, esacerbatosi nella nostra Regione: persone a cui, considerate anche le loro difficoltà notevoli nei lunghi spostamenti, viene dato appuntamento per una visita importante – talvolta persino per tumori – a 40/50 km dalla propria abitazione e a 80 giorni di distanza.

Proprio parlando di non autosufficienza negli spostamenti c’è da valutare come estremamente negative le assurde delibere 1156 e 1545. La prima prevede l’esclusione di taluni soggetti – come dei pazienti affetti da patologie tumorali – dal trasporto pubblico tra domicilio e centro sanitario, mentre la seconda impone dei paletti insormontabili legati alle difficoltà di tipo sociale – dai problemi certificativi alle problematiche informatiche. Una situazione che per noi è inaccettabile.

Per finanziare il disavanzo strutturale della sanità toscana, tra i politici c’è chi propone di incrementare le imposte o i ticket regionali solo per alcuni livelli di reddito. A tal proposito vogliamo ricordare come i pensionati paghino già un addizionale Irpef del 1,68% (per i redditi fino a 50mila euro) e oltretutto come siano praticamente gli unici a pagare il ticket sulle medicine, gli esami e sulle visite specialistiche.

Secondo Annalisa Nocentini, Segretaria Regionale UILP, “deve esserci un dialogo più costruttivo con la Regione Toscana, che solitamente tende ad espletare le proprie decisioni senza un confronto reale e proficuo. Vogliamo entrare nel merito delle discussioni, non essere informati a cose fatte. Ad oggi la Regione si sta prodigando in una serie di incontri con i cittadini, i quali però sono assolutamente privi di dibattito e discussioni, ma al contrario sono solo ed esclusivamente di tipo informativo. Chiediamo che questo tipo di incontri siano effettuati con una modalità diversa, indubbiamente più aperta al confronto, e che siano replicati con i sindacati e i corpi intermedi. La situazione inizia ad essere preoccupante ed è necessario intervenire al più presto con misure mirate, che siano frutto di un’efficace concertazione.”

Continua Antonio Malacarne, Segretario UILP con delega al sociale e al sociosanitario, “riscontriamo una grande difficoltà nel riportare sui territori i contenuti dei Decreti Ministeriali 70 e 77, che dovrebbero fornire un quadro completo dell’assistenza sanitaria nelle varie regioni. Denunciamo grandi difficoltà nell’assistenza ai non autosufficienti, nella prenotazione di una semplice visita – cosa che fa fuggire le persone verso il sistema privato – e nel trasporto di pazienti verso i centri sanitari. Quello che chiediamo è un confronto serio con le autorità regionali e, soprattutto, che i Sindaci si riapproprino della reale responsabilità del settore socio sanitario a tutela della salute dei propri cittadini: c’è una richiesta pressante della società civile per una concreta attuazione del DM 77”.

Annalisa Nocentini, Segretaria Regionale UILP

Antonio Malacarne, Segretario UILP con delega al sociale e al sociosanitario