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La carenza di personale si fa sentire in tutta la sua gravità nella sanità toscana

Le carenze riguardano ormai tutte le Professioni, nessuna esclusa.

A partire dal personale infermieristico, passando dal personale Oss, fino ad arrivare ai tecnici sanitari e amministrativi, la lista del fabbisogno di personale nelle singole aziende Usl e Az. Ospedaliere è ormai in emergenza continua.

La denuncia arriva dalla Uil fpl Toscana con il Segretario Generale Flavio Gambini e Pietro Casciani componente di segreteria con delega alla Sanità.

Sta diventando ormai una prassi consolidata, continuano i sindacalisti, da parte dei direttori generali non sostituire le assenze a vario titolo a cominciare dalle gravidanze, assenze per malattie, aspettative e infortuni. Questo comporta un ulteriore aggravio dei carichi di lavoro, si deve infatti sopperire alle carenze raddoppiando il turno, con rientri che fanno saltare il giorno di riposo. Il tutto in un momento dove la stessa regione Toscana sta chiedendo di più al personale per l’abbattimento delle liste di attesa.

E siamo solo all’inizio di un percorso molto insidioso, ci riferiamo al famigerato superamento del tetto di spesa per le assunzioni previsto nella legge di bilancio ancora fermo al 2004 – 1,4%, sappiamo bene continuano Gambini e Casciani che senza questo ulteriore finanziamento non sarà possibile un piano assunzioni straordinario che comprenda la stabilizzazione di tutto il personale precario presente in sanità.

Quello che chiediamo alla Regione Toscana è un tavolo di confronto che entri nel merito delle carenze dei vari professionisti nelle nostre strutture sanitarie del SSR. Se serviranno decisioni forti noi siamo pronti a fare la nostra parte. Ma è della Regione Toscana l’onere delle scelte politiche nei territori, vale a dire rivedere la mappa dei servizi e dei posti letto negli ospedali.

Delle due una: o si assume, o si calibrano i servizi sulla base del personale in servizio.

Il nostro personale ha dimostrato in questi anni difficili che ci lasciamo alle spalle quanto è stato l’attaccamento alla professione ed al servizio, ma oggi non è più disponibile a farsi spremere come un limone.

Abbiamo inoltre visto quanto negativamente impattano nell’opinione pubblica le condizioni di lavoro che caratterizzano gli operatori sanitari a fronte e questo è un altro problema, di contratti di lavoro che rispetto al resto d’Europa li vedono sotto pagati.

Sono soprattutto i giovani che si stanno allontanando dalle scelte verso le Professioni Sanitarie ed abbiamo visto che in diversi atenei universitari c’erano più posti disponibili che candidati, una vera e propria inversione di tendenza verso la professione sanitaria.

Senza considerare che in questi anni abbiamo assistito ad un nuovo fenomeno, quello del licenziamento dal SSR da parte del personale del comparto che avendo un’esperienza e una professionalità specifica è stato assunto dal privato, con un’ulteriore perdita di un importante bagaglio professionale per il pubblico.

Flavio Gambini, Segretario Generale UIL FPL Toscana e AV Centro