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Fantappiè: “Ancora morti sul lavoro, la Toscana ancora indietro sul piano della salute e sicurezza. Occorrono investimenti immediati per ribaltare la cultura della negligenza”

Le cronache di questa mattina ci riconsegnano l’ennesima notizia terribile: un giovane di 24 anni è morto a lavoro, cadendo da un’impalcatura a Gaiole in Chianti (SI).

Da parte nostra vorremmo esprimere il più sentito cordoglio per la famiglia della vittima. C’è però anche tanta rabbia per un dolore che poteva essere evitato, figlio di una cultura della sicurezza ancora troppo assente. 

Non a caso i dati relativi alla qualità della vita del Sole 24 Ore fotografano una Toscana ancora indietro sul piano della salute e sicurezza, con cinque province nelle ultime venti in Italia – e proprio Siena che va a ricoprire l’85esima posizione – e valori percentuali di infortuni mortali e inabilità permanenti ogni 10mila occupati talvolta più che quadrupli rispetto alla provincia più virtuosa del Paese.

Occorre fare di più sul piano della formazione e dei controlli, occorrono investimenti immediati per ribaltare la cultura della negligenza. Non possiamo più tollerare questa strage! Non ci fermeremo finché non ci saranno zero morti sul lavoro!

 

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana