UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Grande successo per la UILM alle elezioni in Pentair

Le parole di Francesco Ventavoli, primo eletto alle elezioni in Pentair a Pisa.

La realtà di Pentair

Pentair è un’azienda multinazionale americana che si occupa principalmente – almeno nello stabilimento di Pisa – di trattamento acqua, tramite i classici addolcitori, e movimentazione acqua. Cosa si intende per quest’ultima? Pompe per le piscine, pompe sommerse, pompe per l’irrigazione e autoclavi, questo è il settore merceologico dell’azienda.

Che tipo di percorso c’è stato a livello sindacale?

A livello sindacale veniamo da un percorso lungo sei anni. Alla nostra prima candidatura avevamo raggiunto la vittoria delle elezioni con due RSU nostre e una della FIOM. Alle successive elezioni abbiamo preso tre RSU su tre e quest’anno abbiamo confermato il trend, con lo straordinario risultato del 95% delle preferenze tra i votanti.

Le elezioni RLS/RSU

Avevamo 283 aventi diritti al voto, di cui 230 hanno effettivamente votato. 205 voti sono andati alla lista della UILM (in 149 hanno votato proprio Francesco, n.d.r.). Essendo un’azienda sotto i trecento dipendenti, i RSU andranno a svolgere anche il compito di RLS. Sempre per via del limite di trecento dipendenti, il contratto nazionale prevede che vengano elette tre RSU, cosa che impreziosisce il risultato per via della piena conferma – tre su tre – per il secondo mandato di fila.

Cosa si prova dopo una vittoria così? Quali sono le scommesse per il futuro?

La soddisfazione più importante dopo la vittoria è che naturalmente è un’iniezione di fiducia, perché sono stato il primo eletto nella lista della UILM: sui 205 voti alla lista, 149 sono stati dati a me. Quindi un’iniezione di fiducia da parte di tutte le persone, di tutti i compagni, di tutti i collaboratori. Vuol dire che il lavoro svolto nei tre anni precedenti è stato ottimale. Ovviamente questo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per fare sempre meglio. Aumenteranno le responsabilità, ma noi siamo carichi per affrontarle tutte.

Incontro di formazione dell’artigianato

Con l’appuntamento di oggi terminano tre giorni di formazione sindacale per gli operatori RLST (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e gli sportellisti territoriali UIL che andranno ad operare negli sportelli appena aperti del comparto artigianato.
Un ringraziamento a Mauro Sasso (Coordinatore nazionale UIL Artigianato) per l’importante presenza di oggi e per le docenze a Ester Ciccarelli (Direttrice Ital UIL Toscana), Maddalena Monaco (CAF UIL Toscana), a Gianluca Volpi (Direttore di EBRET) e Lorenzo De Robertis del CPRA Toscana.
Così Mario Catalini (Coordinatore regionale UIL Artigianato) a margine dell’incontro: “il giudizio che mi sento di esprimere dopo questi tre giorni è molto positivo, è bello che la nostra organizzazione abbia intrapreso un nuovo percorso per la crescita professionale dei nostri quadri o attivisti che vada in base all’evoluzione della situazione odierna, che sia sempre aggiornato”.

L’esecutivo nazionale confederale a Roma

Oggi nella sede centrale della UIL in via Lucullo a Roma si è tenuto l’Esecutivo nazionale confederale per discutere degli incontri con il Governo e delle relative iniziative politico-sindacali programmate nei prossimi mesi.
 Presente anche il Segretario Generale della UIL Toscana Paolo Fantappié, che nel suo intervento ha ribadito che “è giusto che la UIL vada avanti caratterizzandosi sulle principali problematiche relative al lavoro, salari, precarietà, pensioni, fisco e sanità”
 Inoltre Fantappiè sottolinea che “siamo in una fase in cui serve tenere alta la mobilitazione, ma allo stesso tempo entrare nel merito dei problemi con le parti istituzionali, pronti a fare un bilancio finale solo quando avremo chiaro se i provvedimenti previsti nella prossima finanziaria coincideranno con le nostre piattaforme rivendicative” e che “serve attenzione per governare bene il PNRR, che prevederà tanti soldi per nuovi posti di lavoro, almeno 100 mila in toscana nei prossimi 4/5 anni.”
 Infine si sofferma sui problemi principali, tra cui “la sanità e la mancanza di un servizio pubblico ed universale all’altezza di un paese civile, oltre ai troppi infortuni sul lavoro – a dimostrazione di carichi di lavoro troppo elevati e di una flessibilità troppo cruenta – ai salari inadeguati e i CCNL scaduti, fino al Patto di stabilità europeo, che metterebbe in difficoltà qualsiasi finanziaria. Per questo le prossime due iniziative che abbiamo organizzato come UIL Toscana saranno proprio su sanità e sicurezza di genere sul lavoro.”
 Chiude affermando che “la UIL non deve porsi la domanda su con chi stare, ma procedere per un progetto ben preciso: cambiare questo paese per renderlo più giusto combattendo le disuguaglianze e le larghe sacche ancora di povertà.

 

La Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

Oggi si celebra la Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, un fenomeno spesso associato alle aree più povere del pianeta o comunque a quelle economie in crescita – purtroppo proprio per costo e qualità del lavoro molto bassi – ma che invece è presente anche nel nostro Paese, Toscana compresa.

Da un recentissimo rapporto di Save The Children emerge che in Italia i minorenni tra i 7 e i 15 anni che hanno avuto esperienze di lavoro sono 336 mila, quasi un minore su 15. Inoltre, il 27,8% dei 14-15enni considerati ha svolto lavori particolarmente dannosi per i percorsi educativi e per il benessere psicofisico.

Anche questa è una piaga del mondo del lavoro, un fenomeno da sradicare con decisione. Non possiamo permettere che ai nostri giovani venga precluso un futuro, che sacrifichino anni di formazione e spensieratezza per una questione economico-sociale. Il concetto del “non lasciare indietro nessuno” significa anche dare a tutti le stesse opportunità di sviluppo e benessere.

Inoltre, bisogna guardare con attenzione anche all’alternanza scuola-lavoro, a tutti quei casi in cui viene barattata la sicurezza e la formazione con lo sfruttamento del ragazzo o ragazza per aumentare i profitti, abbassando il costo del lavoro.

Sciopero al Liceo Michelangiolo di Firenze. Presidio davanti all’istituto con Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals, Gilda. Appello all’Usr: “Intervenga”

Rispetto per lavoratori e organi collegiali, contratto, sicurezza, competenza e condivisione: queste le richieste di docenti e Ata del liceo Michelangiolo di Firenze, che oggi hanno scioperato (alta adesione) nell’ultimo giorno di scuola in protesta verso la Dirigente Scolastica. Nell’occasione, presidio davanti all’istituto con Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals, Gilda. Appello all’Usr: “Intervenga”

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Criticità e prospettive della sanità in Toscana

Sanità pubblica: se non cambia la politica nazionale restano pochi spazi di miglioramento, che tuttavia dobbiamo responsabilmente utilizzare con la rapidità richiesta dai bisogni degli operatori e dei cittadini

 

La sanità toscana ha delle criticità non indifferenti. Tra queste possiamo contare:

  • Il tetto massimo alle assunzioni dal 2004, che limita le assunzioni al 2%
  • Il numero chiuso nelle università e la scarsa disponibilità di professionisti
  • I salari molto più bassi della media europea e il rinnovo del contratto, che i medici italiani aspettano da ben dieci anni
  • Le lunghe liste di attesa sono un fenomeno che interessa tutti i sistemi sanitari europei, ma non per questo sono accettabili
  • I pronti soccorso sono intasati da prestazioni di bassa complessità che dovrebbero essere trattate in altri luoghi territoriali
  • Le sale operatorie dispongono di risorse per lavorare solo 8 ore al giorno
  • Le diagnostiche in molti casi sono costrette a lavorare al 50% delle loro potenzialità

Risultato: accanto a molte eccellenze, per le quali anche la Toscana viene ritenuta dallo stesso Ministero una delle migliori in Italia, convivono tantissime criticità che mettono a rischio sia il prezioso lavoro degli operatori sia la salute dei cittadini.

Tutto ciò è al centro di denunce ed iniziative sindacali, che da sempre anche la UIL FPL porta avanti con manifestazioni e scioperi. Per noi, mentre rivendichiamo un deciso cambio di rotta della politica nazionale, occorre a livello regionale cambiare il paradigma della programmazione. Occorre finalizzare una parte significativa del fondo sanitario regionale ad investimenti verso quei settori ritenuti oggi strategici per superare le criticità, con un progetto straordinario triennale: 

  • Diagnostiche aperte h24 per 365 giorni, utilizzando anche la telediagnostica
  • Sale operatorie aperte 12 ore e 7 giorni su 7 – escluso quelle per le urgenze che devono essere sempre disponibili – valorizzando anche gli ospedali più piccoli (che hanno grandi disponibilità), così da recuperare in breve tempo le 35 mila prestazioni che superano i normali tempi di attesa.
  • Aprire subito nelle nuove Case della Salute i punti di primo soccorso per costruire alternative all’utilizzo del pronto soccorso in caso di bisogni a bassa complessità.
  • Potenziare la medicina domiciliare, utilizzando pienamente le risorse che le nuove tecnologie – anche quelle diagnostiche – mettono a disposizione
  • Costruire un fondo regionale per sostenere ed incentivare gli operatori nelle zone disagiate e quelli che saranno impegnati a coprire più ambiti territoriali.
  • Ampliare i servizi e i posti letto a bassa complessità ed a gestione prevalentemente infermieristica.
  • Implementare le risorse umane adeguate in ogni profilo professionale, al fine di erogare i servizi senza la tensione attuale e i relativi rischi
  • Rivedere il ruolo del curante e filtro tra lui e l’accesso ai Pronti soccorso
  • Favorire al meglio la mobilità degli operatori per consentire la vicinanza alla famiglia
  • Lavorare sulla mobilità totale nelle aree per ricollocare lavoratori non più idonei al profilo di assunzione

Con queste azioni da realizzare nel breve periodo saranno possibili miglioramenti per la sanità pubblica, che deve restare tale e mantenere fermo il suo carattere universale basato su un sistema fiscale equo e proporzionale.

Ci confronteremo a breve con la Regione Toscana, dalla quale ci aspettiamo un deciso cambio di passo.

 

Segreteria UIL FPL Toscana & A.V. Centro

La situazione della FIMER: le parole di Samuele Nacci (UILM)

Qual è la situazione ad oggi?

La situazione della Fimer in questo momento è che con i lavoratori, a seguito delle tantissime dichiarazioni fatte dal CDA di Fimer – poi disattese – e dopo che è saltato l’accordo con Greybull, abbiamo deciso di indire un’assemblea permanente in azienda, con il conseguente stop alle lavorazioni.

In che contesto ci stiamo muovendo?

In questo momento il giudice, a seguito dell’accordo saltato con Greybull – l’unico in corso – ha richiamato l’azienda chiedendogli quali fossero le loro reali intenzioni. Loro hanno revocato il Concordato e il giudice ha fissato una nuova udienza per il 14 giugno.
Ieri c’è stato l’incontro al MISE alla presenza della Sottosegretaria Bergamotto, di Castano del Mimit, della Regione Toscana, della Regione Lombardia (la FIMER ha una sede anche in Lombardia, n.d.r.) e infine la proprietà e il CDA di FIMER. La posizione di FIM, FIOM e UILM che abbiamo espresso unitariamente alla riunione di ieri è stata che noi abbiamo due condizioni da porre, sulle quali non transigiamo.

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Nella sede centrale l’incontro delle ADA Toscana

Questa mattina, nella sede centrale di via Corcos a Firenze, c’è stato un importante incontro delle 𝐀𝐃𝐀 (𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐧𝐳𝐢𝐚𝐧𝐢) 𝐓𝐨𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚.

All’incontro era presente il Presidente nazionale ADA 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐎𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞𝐬, il Segretario Organizzativo nazionale 𝐏𝐚𝐬𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚, il Segretario Generale della UIL Toscana 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐅𝐚𝐧𝐭𝐚𝐩𝐩𝐢𝐞̀ e la Segretaria Generale della UIL Pensionati Toscana 𝐀𝐧𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐚 𝐍𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐢.

Nell’incontro si è discussa la 𝐫𝐢𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 delle ADA in Toscana, con la possibilità di ampliare le 𝐬𝐞𝐝𝐢 dalle quattro attuali fino ad averne 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐨𝐯𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚 grazie al contributo della categoria pensionati e di ADA Nazionale.