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Welfare aziendale, sottoscritto un importante accordo a Prato tra Confindustria e Uilm-Fim-Fiom

Anche i lavoratori delle aziende Metalmeccaniche potranno “convertire” i premi di risultato defiscalizzati in servizi come asili nido, visite mediche in strutture convenzionate, sconti sui farmaci ecc. Materazzi: “Un aiuto concreto per la riduzione delle spese familiari”

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Asili nido, acquisto dei testi scolastici, sconti sui farmaci, tariffe convenzionati con alcune cliniche private e strutture sanitarie locali, sconti su RC auto. Sono alcune delle possibilità offerte dal recente accordo firmato il 13 marzo scorso da Confindustria Toscana Nord e Uilm, Fiom e Fim di Prato. L’accordo prevede, in sintesi, che nelle aziende metalmeccaniche del territorio pratese il premio di risultato possa essere corrisposto al lavoratore in denaro e/o, in tutto o in parte tramite prestazioni di welfare aziendale. Per agevolare l’individuazione di servizi e/o prestazioni di welfare aziendale migliori e vicine alle esigenze dei lavoratori che ne vorranno fare utilizzo, l’accordo prevede infine che l’impresa che sottoscriverà con le organizzazioni sindacali di FIM FIOM UILM tali accordi aziendali di secondo livello, privilegerà l’offerta dei beni e/o servizi ricompresi nel “menu welfare” (qui la brochure dimostrativa del progetto).

Con questo accordo, insomma, si rende disponibile anche ai lavoratori delle aziende del settore metalmeccanica industria una serie di servizi che prima erano esclusiva prerogative delle grandi aziende multinazionali. “Crediamo che questo accordo sia molto importante – sottolinea Davide Materazzi, Segretario Responsabile Uilm Firenze-Arezzo – Anche perché siamo convinti che fungerà da esempio per altri accordi simili, aprendo le porte ad un nuovo e più incisivo elemento di aiuto ai dipendenti delle aziende che saranno coinvolte. L’obiettivo fondamentale era trovare lo strumento più adatto per consentire ai lavoratori di ridurre le proprie spese familiari. Difatti ogni euro destinato al welfare aziendale o contrattuale – aggiunge Materazzi – ritornerà al lavoratore ed alla propria famiglia sotto forma di beni o servizi di valore molto superiore dell’euro iniziale”.

Qui il testo dell’accordo
Firenze, 17 marzo 2017