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Venator, Capponi (UIL): “La sentenza del Tar dà respiro ai lavoratori e all’azienda, ma i timori sul futuro restano”

Apprendiamo oggi con soddisfazione e con il cuore un po’ più leggero la sentenza del tribunale rispetto al ricorso presentato da Venator che concede un minimo di respiro e di prospettiva all’azienda consentendo il conferimento fino alla fine dell’anno sulla cava di Montioni.

Come organizzazione sindacale non nascondiamo però la nostra grande preoccupazione sul futuro poiché l’azienda ad oggi ancora non ha dato risposte concrete e preso impegni precisi rispetto allo smaltimento del rifiuto Gessi Rossi.

Riteniamo pertanto che sia fondamentale arrivare alla firma di un protocollo tra istituzioni ed azienda che possa garantire un orizzonte certo e soprattutto rassicurare i livelli occupazionali.

Come UIL staremo sempre con i livelli di attenzione molto alti monitorando quella che è l’attività della Venator e soprattutto gli effetti che anche queste recenti riduzioni di produzione hanno generato su tutto l’indotto. Le recenti dichiarazioni del ceo Simon Turner non ci rassicurano affatto e pertanto questa è solo una prima pietra che dovrà però garantire una strada sicura per il futuro del Polo manifatturiero di Scarlino nel suo complesso.

Federico Capponi
Coordinatore UIL Grosseto

Grosseto, 27 luglio 2022