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Uil Trasporti: le “liste chiuse” e tempi lunghi non sono una responsabilità degli operatori del CUP

Come Filcams CGIL Fisascat CISL e Uiltrasporti UIL regionali, siamo ben contenti che l’assessorato alla sanità intenda migliorare il 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 unica di visite ed esami, i CUP, migliorando i tempi di risposta alla richiesta di prestazioni, tanto che questa discussione è aperta con le Confederazioni regionali.

Come categorie che seguono gran parte dei lavoratori dei CUP riteniamo però inaccettabili le dichiarazioni che leggiamo sui giornali del 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐆𝐞𝐥𝐥𝐢. Praticamente lasciano intendere che le inefficienze, le risposte di “𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐜𝐡𝐢𝐮𝐬𝐞” o tempi lunghi per ottenere la prestazione, siano una responsabilità degli operatori del CUP.

I lavoratori in appalto che svolgono questo servizio non sono coloro che “costruiscono i calendari degli appuntamenti”, ma soltanto coloro che li riempiono. E sono quegli operatori che subiscono le reazioni degli utenti, perché sono la “faccia” delle Asl, ma non i decisori. E sono anche coloro che spesso si adoperano per proporre soluzioni di sedi differenti rispetto a quelle richieste, sempre nei limiti delle possibilità consentite. Sempre con estrema professionalità e responsabilità per il servizio che svolgono.

Saremo ben contenti di vedere una 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 omogenea su tutto il territorio regionale […]
Saremmo altresì contenti di poter ragionare anche di 𝐫𝐞𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 del servizio stesso, abbandonando la strada dell’appalto. Ma questo è un ragionamento che ovviamente presuppone destinazione di risorse per il personale, tutela occupazionale per chi oggi e da anni svolge questo servizio, da fare con l’assessorato, insieme alle organizzazioni sindacali.

Così come è chiaro che anche il processo di riorganizzazione annunciato oggi dall’assessore Bezzini, dovrà necessariamente passare da un 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐨 con le OO.SS. di categoria e Confederali.
Per tutto questo 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐢𝐧𝐠𝐢𝐚𝐦𝐨 quanto letto nelle dichiarazioni odierne, auspicando di non sentire più che i problemi di risposte della sanità toscana derivano dai lavoratori.