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UIL Toscana: “Gkn è la punta dell’iceberg del ‘Sistema Toscana’ che non regge più”

“Basta con lo strapotere delle multinazionali, serve un piano nazionale per tutelare il lavoro e i settori strategici”

Tutta l’attenzione mediatica e politica oggi è concentrata, giustamente, su Gkn, soprattutto per il modo brutale e inaccettabile con cui 422 lavoratori sono stati licenziati. Tuttavia Gkn è la punta dell’iceberg di un ‘Sistema Toscana’ che non regge più e le cui avvisaglie su scricchiolii e cedimenti si avvertivano da tempo. I dati, secondo noi sottostimati, ci restituiscono l’immagine di 100 mila posti a rischio, di cui circa 30 mila già persi. È questo il quadro desolante di una Toscana totalmente in balia di una crisi industriale e di sviluppo a cui la pandemia ha dato la spallata finale.

La riforma degli ammortizzatori sociali è un puntello fondamentale per assicurare un reddito dignitoso per chi cerca o ha perso il posto di lavoro. Risposte importanti potrebbero arrivare dal PNRR, in particolare per le aree di crisi complessa come Piombino, Livorno e Massa Carrara che da tempo aspettano un segnale di ripartenza. Ma anche le PMI – che in Toscana rappresentano la spina dorsale del sistema economico – non possono essere ignorate. Insomma, è il lavoro il tema prioritario su cui si deve puntare e su cui vogliamo aspettiamo di confrontarci con la Regione.

Il mondo politico si è indignato sulle modalità di agire della Gkn, certamente da condannare. Tuttavia come sanno lavoratori e sindacati che li rappresentano, è l’ennesima dimostrazione del cinismo delle multinazionali che considerano i lavoratori a parole una “famiglia” ma nei fatti semplicemente numeri che si possono azzerare con una semplice comunicazione. Il problema è una politica incapace di salvaguardare il lavoro come diritto sancito dalla Costituzione.

Adesso arriveranno la solidarietà, le belle parole di vicinanza, le interpellanze parlamentari di chi governa questo Paese, fino a che anche questa realtà non rischierà di finire nel cono d’ombra, come tante altre che si sono succedute e che si succederanno. Invece è il momento da parte della politica di dire basta allo strapotere delle multinazionali, di decidere quali sono i settori strategici e difenderli in tutti i modi fino all’ingresso dello Stato per evitarne la chiusura. Occorre decidere e governare la “transizione ecologica” altrimenti si trasformerà semplicemente in una riorganizzazione con migliaia e migliaia di esuberi. Se non sarà coniugata alla tutela del lavoro, la transizione ecologica, rischia di diventare un disastro sociale. Può invece essere un’opportunità se la sostenibilità ambientale sarà accompagnata da investimenti e piani di sviluppo seri e concreti.

La UIL, come sempre, sarà al fianco dei lavoratori Gkn come di tutti i lavoratori che lottano per difendere la propria dignità. A Regione e Governo chiediamo invece atti immediati e concreti per cambiare in meglio il futuro del Paese.

UIL Toscana

Firenze, 11 luglio 2021