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UIL FPL Toscana: le nostre proposte per la prevenzione delle aggressioni in ambito lavorativo ospedaliero

In seguito al 2° incontro sull’argomento del fenomeno degli atti di violenza nei confronti degli operatori del Servizio Sanitario Regionale (SSR), tra REGIONE TOSCANA e Organizzazioni Sindacali del Comparto Sanità, il Sindacato UIL FPL Toscana presenta le seguenti proposte per poter prevenire e ridurre questo fenomeno dai risvolti preoccupanti che sta flagellando il nostro SSR.

Premessa

La UIL FPL ritiene di fondamentale importanza promuovere una cultura della salute e sicurezza tra il personale del SSR, creare un ambiente di lavoro in cui i dipendenti del SSR si sentano sostenuti, sicuri e protetti e combattere la violenza e gli abusi nei confronti degli operatori sanitari, riconoscendo il grave impatto negativo sulla salute e sul benessere delle persone.

Le nostre proposte

  1. Cultura della salute e sicurezza

Promuovere la formazione e l’informazione del personale e degli utenti sul fenomeno delle aggressioni in ambito sanitario, investire sulla presa di coscienza del fenomeno e sottolineare a tutto il personale l’importanza di segnalare qualsiasi atto di violenza. Denunciare deve diventare un dovere per tutti i lavoratori.

– Fondamentale deve essere l’istituzione in ogni Aziende Ospedaliere e ASL del SSR di tavoli tecnici specifici presso le Prefetture sul fenomeno delle aggressioni che coinvolgano le OO.SS. e tutti gli attori della salute e sicurezza sul lavoro comprese le figure dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ed RLS di sito ospedaliero.

  1. Iniziative pubblicitarie

Implementare campagne di sensibilizzazione sia all’interno che all’esterno delle strutture sanitarie.

Utilizzare cartellonistica chiara e decisa per comunicare che qualsiasi forma di abuso nei confronti del personale è inaccettabile e non sarà tollerata. Garantire che il personale non subisca disagi a seguito delle interazioni con i pazienti. Segnalare attraverso cartellonistica e volantini che qualsiasi abuso fisico o minaccia rivolta ai membri del personale da parte di pazienti o familiari sarà immediatamente segnalata alla polizia.

  1. Interruzione del rapporto con l’utente 

– Dare indicazioni chiare alle Aziende e ASL del SSR di interrompere il rapporto tra utente e operatore sanitario in caso di abusi verbali o comportamenti aggressivi e volgari persistenti. Con conseguente avvicendamento del personale nel percorso assistenziale ai primi campanelli di allarme di aggressione da parte dell’utente.

  1. Identificazione del personale sanitario

Sostituire il nome e cognome dell’operatore sanitario ad oggi presente sulle divise del nostro personale sanitario, con il numero di matricola o solo il nome, questo per ridurre il rischio di identificazione e/o eventuali comportamenti persecutori da parte di parenti e utenti.

  1. Assistenza agli operatori vittime di aggressione

– Oggi sappiamo che subire violenza ha un impatto devastante sulla salute psico-fisica di chi la subisce. Pertanto è fondamentale non lasciare da solo gli operatori: proponiamo di istituire in ogni in ogni Azienda Ospedaliera e ASL del SSR un apposito ufficio a cui il dipendente può rivolgersi ed essere seguito in ogni sua necessità amministrativa, legale, medica, psicologica, sarebbe auspicabile istituire una figura di un responsabile di ufficio.

– Su richiesta volontaria chi ha subito violenza deve avere corsia preferenziale di nuova assegnazione.

  1. Organizzazione del Lavoro

– La regione deve dare un segnale forte che riporti la centralità del benessere organizzativo all’interno dei luoghi di lavoro. Dare pertanto indicazioni chiare e decise all’Azienda Ospedaliera e ASL del SSR sulla necessità di creare ambienti sani e sostenibili sotto il profilo dell’organizzazione del lavoro e del welfare aziendale.

– Sarebbe auspicabile incrementare gli organici nei settori statisticamente più esposti, es SPDC, REMS, CSM, Pronto soccorso, e rafforzare la vigilanza continua durante l’orario di apertura dei servizi più esposti sia h 12 che h 24.

Conclusione

La UIL FPL ritiene che le proposte presentate siano un contributo importante per la prevenzione delle aggressioni in ambito lavorativo ospedaliero. La realizzazione di tali proposte richiede un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Regione Toscana e dalle Aziende Ospedaliere e ASL del SSR, fino al personale e agli utenti del sistema sanitario regionale.

Con il senso di Responsabilità che ci unisce Porgiamo i Nostri Saluti

Firmato:

Pietro Casciani (Segr. Regionale Comparto Sanità UIL FPL)

Alessandro Vallotti (Coord. Regionale Sicurezza sul Lavoro UIL FPL)