UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Home > Comunicati > UIL FPL: La sanità toscana è ormai in crisi strutturale

UIL FPL: La sanità toscana è ormai in crisi strutturale

Apprendiamo dalla stampa forti rilievi della Corte dei Conti sul bilancio regionale della sanità che riguarderebbero anche le assunzioni.

La UIL FPL si batte da anni per far capire che il blocco delle assunzioni nella sanità non è la soluzione ma la causa del problema.

Una breve premessa:

Se ce n’era bisogno la pandemia ha dimostrato il valore, l’efficienza e l’efficacia della nostra sanità pubblica e dei suoi dipendenti. Forse è bene ricordare che gli “eroi” che ci hanno assistito erano, per la grandissima parte, solo dipendenti pubblici e che il contributo e l’esito delle strutture gestite da privati è stato ben diverso.

Nonostante questo si perdura a mantenere un blocco delle assunzioni dei dipendenti della sanità che è stato istituito dal tecnico Monti e mantenuto da tutti i governi con il preciso obiettivo di “obbligare” le strutture sanitarie ad appaltare ai privati i servizi pubblici. L’esito di questa manovra lo vediamo tutti i giorni, anche se emerge solo la patologia più grave: quella dei medici a gettone nei pronto soccorso.

Ma veniamo ai conti.

Quanti sanno che il blocco delle assunzioni ha comportato un trasferimento alla gestione privata di quasi un terzo della spesa regionale sulla sanità? Infatti, a fronte di 7,5 miliardi di spesa complessiva, ben 2 miliardi sono rappresentati da consumi intermedi, cioè per la gran parte da servizi acquisiti da privati. Se a questo aggiungiamo le spese sanitarie e sociali per tutte le attività convenzionate (ad esempio il 70% delle RSA sono private ed anche quelle pubbliche sono gestite da cooperative private) forse si riesce a capire perché i costi della sanità – che pure sono inferiori a tutti i maggiori Paesi europei – sono fuori controllo. Ma qualcuno pensa davvero che un servizio affidato a privati, a parità di qualità del servizio, costi meno di un servizio gestito dal pubblico?

Noi sfidiamo chi lo sostiene a fare un confronto servizio per servizio e siamo certi che sarà evidente quello che affermiamo. Per tacere del fatto che i privati, per la gran parte, riducono fortemente i salari ed i diritti dei lavoratori che operano in quei servizi.

E’ vero che la sanità toscana è ormai in deficit strutturale. Le strade per uscirne, a nostro parere, ci sono purchè ci sia la volontà pubblica di farlo. Se riusciamo a costringere il governo a togliere il blocco delle assunzioni verificando l’economicità di ogni servizio appaltato e, se come pensiamo, emergerà che è più economica la gestione pubblica, procediamo ad una graduale reinternalizzazione tutelando i lavoratori oggi occupati in quei servizi.

Occorre una guida politica che abbia il coraggio di tornare indietro da decisioni prese in passato che non sono più sostenibili, come la prosecuzione dei servizi extra LEA.

Quando la coperta è corta non si mettono in difficoltà i servizi essenziali per garantire le cure omeopatiche o l’agopuntura.

Si deve trovare il coraggio di dire ai cittadini che, nell’interesse della loro salute, devono andare a curarsi negli ospedali pubblici che sono centri di eccellenza in quella malattia, anche se sono distanti. Occorre far passare un messaggio, che la sanità toscana sta diventando un esempio da eliminare. Ed invece in questi anni abbiamo visto molti sindaci guidare manifestazioni e subire piccoli comitati che difendono piccole realtà sanitarie che, per la gran parte, rappresentano un rischio per chi viene ricoverato, ma nessuno ha mai protestato per la carenza di strutture sul territorio – che finalmente si stanno facendo – che garantiscono la prevenzione e la cura dei malati cronici, che rappresentano il 40% della popolazione e vengono curati solo quando si ammalano.

Siamo convinti che i valori della sanità pubblica siano anche costituzionalmente da salvaguardare e come UIL FPL Toscana siamo disponibili ad un vero confronto per dimostrare davvero chi ha a cuore la difesa della salute nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.