“Troppe vertenze ancora aperte in Toscana, dobbiamo restituire dignità al lavoro”
Nocentini: “Se non fermiamo questa emorragia occupazionale consegneremo un paese svuotato e distrutto alle nuove generazioni”
“Sono troppe le questioni che restano ancora aperte in tema di lavoro in Toscana. Se non fermiamo questa emorragia occupazionale consegneremo alle nuove generazioni un paese svuotato e distrutto”. A dirlo è il segretario generale della Uil Toscana Annalisa Nocentini, che lunedì sarà a Pistoia dove terrà il comizio finale in piazza Duomo a Pistoia in occasione della Festa del Lavoro. “Aferpi, il cantiere Tav di Firenze, le infrastrutture che non partono, l’edilizia sostanzialmente ferma, le troppe vittime sul lavoro, la mancanza di una strategia industriale chiara sono solo alcuni esempi di come la Toscana si trovi a uno snodo fondamentale che ne segnerà la storia nei prossimi anni”.
“La vicenda Aferpi è il simbolo di un polo industriale tra i più importanti d’Italia che non può essere consegnato al declino – aggiunge Nocentini – Per quei lavoratori di Aferpi, ma anche per tutti gli altri che in Toscana stanno lottando per il proprio posto di lavoro sarà un Primo Maggio di mobilitazione. E noi come sindacato saremo dalla loro parte per ribadire come oggi più che mai sia importante una ricorrenza che metta al centro quello che è il tema fondamentale del dibattito pubblico: il lavoro”.
“Dobbiamo reagire contro la precarietà, l’uso smodato dei voucher, i contratti capestro, contro tutto ciò che svilisce e mette tra parentesi diritti e tutele. Abbiamo il dovere di restituire dignità al lavoro, per questo chiediamo alla politica di rialzare la testa e smetterla di parlare di austerità. Serve un impegno concreto su investimenti e sviluppo che riporti i giovani al centro del mercato del lavoro. Perché senza lavoro e senza giovani non abbiamo futuro”.
Firenze, 29 aprile 2017