Trasporti: “Rimettiamo in moto il Paese” Sciopero generale nazionale il 24 e 26 luglio 2019
Il 24 luglio i lavoratori di tutti i Trasporti incroceranno le braccia in Toscana e in tutto territorio nazionale ad esclusione del trasporto aereo che invece sciopererà il 26 luglio. Il 24 manifestazione/presidio sotto la prefettura di Firenze
Il 24 luglio i lavoratori di tutti i Trasporti incroceranno le braccia in Toscana e in tutto territorio nazionale ad esclusione del trasporto aereo che invece sciopererà il 26 luglio. Lo sciopero è stao indetto dalle segreterie nazionali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti per rilanciare le infrastrutture, “rimettiamo in moto il Paese” lo slogan della mobilitazione nazionale. La piattaforma rivendicativa approvata dagli esecutivi unitari del 26 giugno scorso è alla base dello sciopero ed è stata approfondita in tutte le province della Toscana coinvolgendo migliaia di lavoratori per approdare all’assemblea del 23 luglio, dalle ore 9,30 alle ore 12,30, presso Auditorium Cisl regionale di via B. Dei dove confluiranno i delegati delle province di Firenze, Pistoia e Prato. Assemblee di delegati si sono già svolte a Siena (15/07), Grosseto e Pisa (16/07) e stamattina a Livorno. Lunedì prossimo 22 giugno sono in programma a Massa e Lucca.
Il 24 luglio, durante lo sciopero, sarà organizzata una manifestazione/presidio in via Cavour, dalle ore 9.30 alle 11.30, sotto la Prefettura di Firenze, per richiamare e rimettere al centro i servizi pubblici, il trasporto come asse fondamentale per il paese, per il lavoro e anche per la sostenibilità ambientale.
La nostra Regione ha bisogno di completare le opere infrastrutturali iniziate e quelle programmate, rilanciare lo sviluppo e l’occupazione e di una maggiore sicurezza sul lavoro intesa anche quella delle aggressioni al personale, una piaga che sta mettendo a dura prova molti lavoratori. Inoltre è necessario combattere il dumping contrattuale, la concorrenza al massimo ribasso e la precarietà.
Il mondo dei trasporti, oltre ad una accelerazione nella realizzazione delle opere infrastrutturali, ha bisogno di una visione strategica, al cui interno il sindacato e i lavoratori siano protagonisti e partecipi alle scelte delle aziende e il Governo, assieme al sindacato, affronti le sfide dei trasporti.
Il 24 e il 26 luglio il trasporto si ferma per:
- Una coerente e stabile politica delle infrastrutture che sono il principale moltiplicatore del benessere economico, sociale ed ambientale di uno Stato;
- Per una politica dei trasporti che non sia considerata spesa pubblica ma investimento sulla competitività del territorio e sua vivibilità;
- Per impedire la concorrenza al ribasso tra le imprese e per dare priorità alla sicurezza, alla regolarità e alla tutela ambientale;
- Per nuove regole sul diritto di sciopero che non tengano ostaggio i cittadini piccole sigle sindacali e che però obblighino le imprese a rispettare gli accordi.
Segreterie Regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti
Firenze, 19 luglio 2019