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Tragedia sul lavoro a Torino, Fantappiè (UIL): “Basta appalti e subappalti in ferrovie, tutti devono avere uguale trattamento retributivo e normativo, con lo stesso contratto di lavoro ed una maggiore attenzione ai temi della sicurezza”

I cinque lavoratori che hanno perso la vita in ferrovia a Brandizzo, nel torinese, durante il loro turno di lavoro – alle cui famiglie vorremmo arrivasse il nostro cordoglio e la nostra solidarietà di fronte a una tragedia di tali proporzioni – ripropongono in tutta la sua drammaticità il tema della sicurezza sul lavoro, ma anche un altro argomento: quello degli appalti e dei subappalti.

 

Siamo tutti a conoscenza che quasi la totalità dei lavori di manutenzione in linee ferroviarie di competenza della società RFI Spa del gruppo FS sono in mano a ditte in appalto e subappalto.

Un’attività così fondamentale per le Ferrovie dello Stato Italiane come la manutenzione delle nostre linee e binari ferroviari è stata assegnata ormai da tempo a ditte esterne, che non applicano il contratto dei dipendenti di RFI e quindi del gruppo FS, con orari e carichi di lavoro spesso sconosciuti alle organizzazioni sindacali.

Ditte legate ai tempi brevissimi di interruzione della linea per poter fare manutenzione e quindi ai relativi contratti stipulati con la committenza, vincolate a tempistiche precise di rispetto dei vari interventi manutentivi da svolgere.

 

Non si riesce a capire – o meglio forse si fa finta di non capire – perché si debba consegnare tutto questo lavoro così pregiato ed importante per la sicurezza di chi viaggia e di chi vi opera per rendere sicuri i nostri viaggi in treno, a soggetti esterni quando sarebbe possibile svolgere queste attività manutentive con proprio personale interno al gruppo FS e di RFi Spa.

 

La possibilità di avere personale direttamente gestito dalla committenza, legato ad un contratto di lavoro – come quello delle attività ferroviarie – fortemente tutelante e vincolante nel rispetto delle norme sulla sicurezza e sui carichi di lavoro, permetterebbe una comunicazione ed un’organizzazione più efficiente e più rispettosa della dignità degli stessi lavoratori.

 

E’ per questo che ritengo fondamentale premere fortemente l’acceleratore per rinternalizzare queste attività, che insieme ad altre – come la pulizia ed il decoro degli stessi treni su cui viaggiamo – possono non solo migliorare la qualità del servizio, ma rendere il lavoro più sicuro perché vincolato non dai tempi del profitto ma dai tempi della sicurezza.

 

Le Ferrovie dello Stato rappresentano quelle poche realtà industriali ancora in mano interamente allo Stato italiano e per questo devono dare un’immagine diversa a tutto il restante mondo imprenditoriale privato; un’immagine  che non può essere quella di offrire la manutenzione delle nostre linee ferroviarie a ditte esterne per ridurre i relativi costi e le relative incombenze nella gestione del personale.

 

Non possiamo avere lavoratori di serie B che lavorano per un grande e prestigioso gruppo come le Ferrovie dello Stato.

Tutti devono avere uguale trattamento retributivo e normativo, con lo stesso contratto di lavoro ed una maggiore attenzione ai temi della sicurezza.

Lavoriamo tutti insieme per dire NO agli appalti e subappalti in ferrovia ed allo stesso tempo all’assorbimento di tutti i relativi lavoratori oggi impiegati in queste ditte esterne all’interno del gruppo FS.

 

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana