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Tav, la rinuncia al sottoattraversamento non può e non deve ripercuotersi su occupazione, sviluppo e mobilità

Treni alta velocità - Tav - Av

Rinunciare al sottoattraversamento e alla stazione Foster porterebbe all’arretramento del disegno urbanistico che con fatica e dopo lunghissimi anni di  divisioni e polemiche la Città di Firenze ha raggiunto. Lasciare il nodo ferroviario fiorentino così come è senza separare il traffico locale da quello AV non migliorerà la vita dei pendolari a meno che le risorse non siano investite su altre linee/stazioni e che vi sia un inversione di priorità  “politica” (oggi di norma un treno av che viaggia in anticipo ha la precedenza su un regionale in ritardo!).

L’instabilità istituzionale ma anche l’incapacità delle istituzioni nazionali o locali di perseverare negli obiettivi infrastrutturali prefissati anche in termini urbanistici penalizza l’economia generando sfiducia tra gli investitori nazionali e stranieri che l’Italia e Firenze con grande difficoltà riescono ad attrarre.

Annullare un progetto ormai avviato che già è costato enormi disagi ai cittadini, ai pendolari e alle attività economiche del territorio oltre a diverse centinaia di milioni, con un aggravio di penali altrettanto milionarie, è una scelta che deve avere precisi responsabili, a fronte della quale servono tutele e investimenti a favore di tutti.

Le dichiarazioni degli ultimi giorni, al di là della incredibile schizofrenia istituzionale, pongono seri interrogativi sul mantenimento e l’incremento dei livelli occupazionali in tutti i settori a partire da quello dell’edilizia.

Occorre  una stretta  vigilanza affinché tutti i soldi previsti per la realizzazione dell’opera siano comunque messi a disposizione per altre opere a favore del territorio, della mobilità e dello sviluppo e per impedire di dare il colpo mortale al settore delle costruzioni, già fortemente penalizzato dal dimezzamento degli investi pubblici in infrastrutture, che da sempre viene considerato volano dell’economia e produttore di occupazione e sviluppo del territorio fiorentino e toscano.
Non un euro in meno dovrà essere messo a disposizione di Firenze e della Toscana!

Francesca Cantini, segretario generale Uil Toscana
Ernesto D’Anna, segretario generale Feneal-Uil Toscana
Michele Panzieri, segretario generale Uiltrasporti Toscana