Superbonus e Codice Appalti, centinaia di toscani in piazza a Roma. Feneal e UIL Toscana: “Ora risposte dal governo”
Centinaia di lavoratrici e lavoratori provenienti dalla Toscana si sono dati appuntamento stamani in piazza a Roma per consegnare un messaggio forte e chiaro al governo: “Fai la cosa buona!”. La mobilitazione di Feneal e Fillea ha raccolto nella capitale, periferia Don Bosco, oltre i lavoratori, anche associazioni ambientaliste, studenti, comitati di quartiere, imprenditori e tecnici, per il lavoro, l’ambiente e la sicurezza nelle costruzioni per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni del decreto 11/2023 sul Superbonus e per lanciare proposte al Governo per ridurre i danni che deriverebbero dall’applicazione di un decreto, approvato senza nessun confronto con le organizzazioni sindacali (né preventivo alla pubblicazione, né successivo nei tavoli tecnici), che prevede il blocco della cessione dei crediti per i bonus edili a discapito dei redditi più bassi. Le proposte del sindacato: mantenere la cessione dei crediti per famiglie meno abbienti, condomini di periferia, case popolari; applicare Contratto nazionale e Durc, combattere i subappalti infiniti.
“Queste sono le risposte che il sindacato è capace di dare quando scende in piazza! Migliaia di persone a Roma, altrettante a Torino, Palermo, Napoli e Cagliari. In centinaia dalla Toscana per dire a questo Governo ‘Fai la cosa buona’ – dice il Segretario Generale Feneal Uil Toscana Daniele Battistini -. Grazie alle lavoratrici, ai lavoratori, ai giovani e ai pensionati che stamani ci hanno accompagnato, la risposta delle piazze a questo appello è stata forte e chiara: ora sta alla politica fare le scelte giuste, è in gioco il futuro di questo comparto, il futuro del nostro Paese”-
“Oggi siamo in piazza a Roma per sostenere la mobilitazione di Feneal e Fillea contro scelte ingiuste del governo su superbonus e codice degli appalti – dichiara il Segretario Generale UIL Toscana Paolo Fantappiè – Scelte che mettono a rischio, solo in Toscana, circa 10mila posti di lavoro. Per questo è importante essere qui, per salvaguardare uno dei settori trainanti del Paese. È inaccettabile che a pagare per scelte sbagliate siano sempre i lavoratori. Dobbiamo respingere con forza la proliferazione dei subappalti e dell’aumento del tetto per gli affidamenti diretti dei lavori che potrebbero permettere il proliferare di attività illecite da parte della malavita organizzata”.
Roma, 1° aprile 2023