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Richard Ginori, l’8 novembre manifestazione per le strade di Sesto Fiorentino

 I sindacati: “La fabbrica resti qui, riapra il museo di Doccia, no a speculazioni, sì a investimenti”

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“Il futuro della Ginori è Sesto Fiorentino. La Ginori deve restare a Sesto Fiorentino, il Museo di Doccia deve riaprire, gli investimenti devono riqualificare la manifattura. Per il bene dei lavoratori, della cittadinanza sestese e dell’area metropolitana fiorentina”, hanno detto Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec e Cobas stamani alla conferenza stampa nella fabbrica. Lì è stato annunciato che i lavoratori della Richard Ginori hanno indetto una manifestazione per le strade di Sesto Fiorentino per martedì 8 novembre. Il corteo partirà dallo stabilimento in viale Giulio Cesare alle 9 per arrivare nelle vie del centro della città e concludere in piazza del Comune (tutti i cittadini e le istituzioni sono invitati). Hanno aggiunto i sindacati: “Il futuro di Sesto passa anche dalla valorizzazione della sua storia”.

Seguono le tre richieste avanzate dalle quattro sigle sindacali in conferenza stampa:

  1. No a speculazioni su quell’area: l’azienda acquisisca al più presto il terreno su cui sorge la fabbrica. È indispensabile che il gruppo Kering e la liquidazione che possiede il terreno si accordino per l’acquisto.
  2. Progetto Industriale: l’azienda, che ha mostrato fino ad oggi di credere nel progetto Ginori, una volta acquisito il terreno, attui gli investimenti necessari per la riqualificazione dell’attuale stabilimento
  3. Museo Ginori: si lancia un appello perché, una volta assicuratisi che la fabbrica rimanga accanto al Museo, il maggior numero di soggetti pubblici e privati del territorio concorrano alla riapertura del Museo di Doccia che è un patrimonio inestimabile della storia della città e del lavoro.

Il manifesto dell’inziativa

 

Firenze, 28 ottobre 2016