Previdenza, Barbagallo da Chianciano: “Non ci costringano a scendere in piazza, non servirebbe al Paese”
Il Segretario Generale UIL al Consiglio Nazionale della Uilpensionati: “Insostenibile la sovrapposizione tra Legge Fornero e meccanismo dell’aspettativa di vita”
Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, è intervenuto questa mattina a Chianciano al Consiglio nazionale della Uil pensionati. Al centro del dibattito, il confronto in corso tra Sindacati e Governo sulla previdenza. “Abbiamo sempre detto che il meccanismo automatico legato all’aspettativa di vita riferito alla generalità della popolazione e poi applicato indifferentemente a tutti i lavori, che non sono tra loro uguali, crea problemi. Ecco perché – ha ribadito Barbagallo – abbiamo proposto di insediare una Commissione tecnico-scientifica, con la presenza di rappresentanti del Governo e delle parti sociali per verificare, settore per settore, quali sono i lavori gravosi. Abbiamo un anno di tempo, prima del 2019, per arrivare a una conclusione su questo punto. Ora, bisogna dare risposte in merito all’adeguamento delle pensioni in essere, alle garanzie per le future pensioni dei giovani che svolgono lavori discontinui, alle diseguaglianze che gravano sulle donne dedite anche ai lavori di cura. In Germania – ha precisato il leader della Uil – andranno in pensioni a 67 anni nel 2030, mentre noi siamo costretti a fare i conti con questa inaccettabile, insostenibile e ingiusta sovrapposizione tra la legge Fornero e il meccanismo dell’aspettativa di vita. Oggi – ha concluso il leader della Uil – al Paese non servirebbe un Sindacato che scende in piazza, non vogliamo creare problemi alla già lenta ripresa economica: se ne rendano conto e non ci costringano a questo passo”.
Chianciano, 8 novembre 2017