Precariato, liste di attesa, presenza sul territorio. Sanità toscana, le criticità sollevate dai sindacati
Cgil, Cisl e Uil presentano la piattaforma unitaria per il confronto con la Regione. La proposta di un fondo regionale integrativo socio-sanitario. “Ancora tanti problemi, serve una verifica sulla riforma”
Il problema delle liste di attesa ancora irrisolto, risultati insufficienti per quanto riguarda la non autosufficienza, la presenza sul territorio di presidi sanitari (Case della salute) ancora ampiamente deficitaria, le carenze di personale e l’estendersi di forme di precariato anche nella sanità pubblica. Sono questi alcuni dei punti critici sollevati da Cgil, Cisl, Uil della Toscana nell’attivo unitario che si è tenuto stamani nella sede della Cisl Toscana, che si è chiuso con l’approvazione di una piattaforma regionale (in allegato) sui temi socio-sanitari per il confronto con la Regione Toscana.
La recente riforma socio sanitaria regionale, che segue già altre precedenti modifiche di assetto e riordino del sistema, crea rischi e preoccupazioni sia sul fronte della qualità e quantità dei servizi al cittadino, sia per quanto riguarda i lavoratori del settore socio-sanitario.
“Per questo – hanno detto Mauro Fuso della Cgil Toscana, Rosella Bugiani della Cisl Toscana e Paolo Camelli della Uil Toscana – chiediamo alla Regione Toscana la verifica delle criticità emerse e un impegno a programmare mensilmente incontri sull’andamento del processo di riforma”.
Nel documento approvato è contenuta anche la proposta di creare un fondo regionale, aperto all’adesione volontaria di cittadini anche non lavoratori, con l’obiettivo di allargare l’accesso alle prestazioni socio-sanitarie integrative. Ad oggi infatti solo il 7% dei toscani usufruisce di forme di sanità integrativa contrattuale.
Piattaforma sanità luglio 2016
Firenze, 14 luglio 2016