UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Il sit-in al Centro Pecci di Prato per l’immediato ritiro dei licenziamenti

Oggi alle 12.30 c’è stato il 𝐬𝐢𝐭-𝐢𝐧 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐏𝐞𝐜𝐜𝐢 di Prato per l’immediato 𝐫𝐢𝐭𝐢𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 – illegittimi – messi in atto dalla Fondazione.
Abbiamo già chiesto un incontro urgente con il Sindaco Matteo Biffoni per capire se ci può essere una svolta positiva e veloce, nell’interesse di tutte le parti. La speranza è che arrivino buone notizie prima di lunedì 11 settembre, data per la quale abbiamo una 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐨𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐂𝐨𝐦𝐦𝐢𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝟔 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐫𝐚𝐭𝐨, che ha funzioni di controllo e garanzia.
𝐋𝐚 𝐑𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐢 𝐡𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐯𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐞𝐝 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 il giorno 21 settembre, onestamente 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐚 𝐢 𝐥𝐢𝐜𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐫𝐢𝐞𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐢 e si possa parlare seriamente di come rilanciare l’importante Fondazione, che deve rimanere un punto di riferimento a livello nazionale, regionale, ma soprattutto per la comunità pratese.
Come abbiamo ripetuto alla stampa e ai presenti, 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐭𝐫𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐦𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐢𝐧𝐠𝐢𝐮𝐬𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚!

Arriva il Modello RED! Scopri di più

Anche quest’anno arriva il 𝐌𝐨𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐑𝐄𝐃!

Il Modello RED è una 𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐫𝐞𝐝𝐝𝐢𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 che deve essere presentata dai pensionati titolari di prestazioni INPS collegate al reddito, come l’assegno di invalidità e le pensioni ai superstiti e tutti i trattamenti assistenziali.

𝐀𝐭𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞! La non presentazione del Modello RED può comportare 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 della pensione!

𝐏𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 il tuo appuntamento!

Puoi farlo 𝐨𝐧𝐥𝐢𝐧𝐞

Altrimenti 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐜𝐢 o scrivici su Whatsapp!
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𝐕𝐢𝐬𝐢𝐭𝐚𝐜𝐢 per le informazioni sulle sedi e sui documenti necessari!

Le celebrazioni per il 79esimo anniversario della Liberazione di Sesto Fiorentino

Questa mattina anche la UIL Toscana ha partecipato alle celebrazioni per il 𝟕𝟗𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐒𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐅𝐢𝐨𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨.
L’intera mattinata ha visto 𝐨𝐧𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐜𝐚𝐝𝐮𝐭𝐢 attraverso diverse deposizioni di corone di fiori e una messa.
Tra gli interventi quello del Sindaco di Sesto Fiorentino, del Presidente della sezione locale dell’ANPI e di quello della sezione ANED di Firenze.

Polizia Municipale Firenze, Gambini (UIL FPL): “Chiediamo certezze all’assessore o quantomeno chiarimenti su assunzioni”

La UIL FPL apprende con perplessità e disappunto 𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐞𝐬𝐬𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐁𝐞𝐧𝐞𝐝𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐀𝐥𝐛𝐚𝐧𝐞𝐬𝐞 in sede di intervista al giornale La Nazione. Alla domanda del giornalista sulla maggiore presenza dei 900 Vigili in strada non controbatte assolutamente sul numero errato, considerato che il corpo attualmente è sceso sotto gli 800 operatori (compresi Ufficiali e inabili al servizio esterno) ma controbatte asserendo che verranno assunti 50 “Vigili”.
Nei fatti 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐧𝐭𝐢, a termine delle procedure concorsuali, 𝐬𝐨𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝟏𝟓 𝐈𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢 che non saranno operativi prima di qualche mese tra corso interregionale e affiancamento senza contare che svolgeranno un ruolo di coordinamento e controllo e comunque non sempre su strada. L’assessore non fa assolutamente 𝐦𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐨𝐫𝐬𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐀𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢 del quale non si hanno più notizie e che si rende indispensabile a fronte dei tanti pensionamenti e altre uscite.
Si apprende, inoltre, delle 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐞 (euro centomila) stanziate dal Comune in favore di operatori privati, le quali potevano essere meglio impiegate in favore del personale del Corpo di Polizia Municipale, ai minimi storici in materia di personale, che da tempo chiede senza ottenerle dotazioni di sicurezza e di autotutela. Difatti ci si trova ancora ad operare in contesti difficili con dotazioni non adeguate.
Ricordiamo che nonostante il periodo estivo la Polizia Municipale è rimasta 𝐢𝐧 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐞𝐚 𝐚 𝐠𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 dei cittadini registrando purtroppo ancora 𝐚𝐠𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐠𝐥𝐢 𝐀𝐠𝐞𝐧𝐭𝐢: si rammentano i fatti delle Cascine del mese scorso (3 agenti Feriti) e della settimana scorsa in Piazza delle Cure (2 Agenti al Pronto Soccorso). Chiediamo certezze all’assessore o quantomeno chiarimenti.
UIL FPL, da sempre al fianco dei lavoratori.
𝐅𝐥𝐚𝐯𝐢𝐨 𝐆𝐚𝐦𝐛𝐢𝐧𝐢, Segretario Generale UIL FPL

Tragedia sul lavoro a Torino, Fantappiè (UIL): “Basta appalti e subappalti in ferrovie, tutti devono avere uguale trattamento retributivo e normativo, con lo stesso contratto di lavoro ed una maggiore attenzione ai temi della sicurezza”

I cinque lavoratori che hanno perso la vita in ferrovia a Brandizzo, nel torinese, durante il loro turno di lavoro – alle cui famiglie vorremmo arrivasse il nostro cordoglio e la nostra solidarietà di fronte a una tragedia di tali proporzioni – ripropongono in tutta la sua drammaticità il tema della sicurezza sul lavoro, ma anche un altro argomento: quello degli appalti e dei subappalti.

 

Siamo tutti a conoscenza che quasi la totalità dei lavori di manutenzione in linee ferroviarie di competenza della società RFI Spa del gruppo FS sono in mano a ditte in appalto e subappalto.

Un’attività così fondamentale per le Ferrovie dello Stato Italiane come la manutenzione delle nostre linee e binari ferroviari è stata assegnata ormai da tempo a ditte esterne, che non applicano il contratto dei dipendenti di RFI e quindi del gruppo FS, con orari e carichi di lavoro spesso sconosciuti alle organizzazioni sindacali.

Ditte legate ai tempi brevissimi di interruzione della linea per poter fare manutenzione e quindi ai relativi contratti stipulati con la committenza, vincolate a tempistiche precise di rispetto dei vari interventi manutentivi da svolgere.

 

Non si riesce a capire – o meglio forse si fa finta di non capire – perché si debba consegnare tutto questo lavoro così pregiato ed importante per la sicurezza di chi viaggia e di chi vi opera per rendere sicuri i nostri viaggi in treno, a soggetti esterni quando sarebbe possibile svolgere queste attività manutentive con proprio personale interno al gruppo FS e di RFi Spa.

 

La possibilità di avere personale direttamente gestito dalla committenza, legato ad un contratto di lavoro – come quello delle attività ferroviarie – fortemente tutelante e vincolante nel rispetto delle norme sulla sicurezza e sui carichi di lavoro, permetterebbe una comunicazione ed un’organizzazione più efficiente e più rispettosa della dignità degli stessi lavoratori.

 

E’ per questo che ritengo fondamentale premere fortemente l’acceleratore per rinternalizzare queste attività, che insieme ad altre – come la pulizia ed il decoro degli stessi treni su cui viaggiamo – possono non solo migliorare la qualità del servizio, ma rendere il lavoro più sicuro perché vincolato non dai tempi del profitto ma dai tempi della sicurezza.

 

Le Ferrovie dello Stato rappresentano quelle poche realtà industriali ancora in mano interamente allo Stato italiano e per questo devono dare un’immagine diversa a tutto il restante mondo imprenditoriale privato; un’immagine  che non può essere quella di offrire la manutenzione delle nostre linee ferroviarie a ditte esterne per ridurre i relativi costi e le relative incombenze nella gestione del personale.

 

Non possiamo avere lavoratori di serie B che lavorano per un grande e prestigioso gruppo come le Ferrovie dello Stato.

Tutti devono avere uguale trattamento retributivo e normativo, con lo stesso contratto di lavoro ed una maggiore attenzione ai temi della sicurezza.

Lavoriamo tutti insieme per dire NO agli appalti e subappalti in ferrovia ed allo stesso tempo all’assorbimento di tutti i relativi lavoratori oggi impiegati in queste ditte esterne all’interno del gruppo FS.

 

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana

Licenziamenti Pecci, Pini (UIL FPL) e Fantappiè (UIL Toscana): “Arrivato anche il secondo licenziamento, aspettiamo pronto intervento e confronto con Regione e Comune. Non è possibile che si continui a scaricare il costo dell’incompetenza amministrativa sui lavoratori!”

Indetto un sit-in di protesta lunedì prossimo alle ore 12.30 al Museo Pecci

Come riporta Patrizia Pini, Responsabile Enti locali nella Segreteria UIL FPL Toscana, è “arrivato a domicilio a mezzo raccomandata l’avvio di procedimento del secondo licenziamento. La persona era presente sul posto di lavoro quando è arrivata la notifica presso la propria abitazione. La Uil Fpl si è subito attivata per mettersi al servizio dell’iscritto, che vuole tutelare al massimo la propria privacy”.

 

Continua Pini, affermando che “sulla lettera sono presenti le stesse motivazioni del primo licenziamento: motivi economici, per un aggravio di costi che la fondazione non può più sostenere” e che “l’importo ipotetico dei licenziamenti è inferiore a 60 mila euro, non crediamo che questo possa risolvere i problemi della fondazione Pecci. Anzi, di fronte ad un comportamento non rispettoso delle regole morali ed etiche, a danno di due persone che stanno affrontando un momento drammatico della loro vita, i danni d’immagine che avrà il centro per l’arte contemporanea Pecci saranno ben superiori”.

 

Conclude dicendo che “la UIL porterà avanti con il massimo impegno questa battaglia sindacale di civiltà. Per questo ci attendiamo una risposta civile e di buon senso dalla Fondazione, dal Comune e dalla Regione”.

 

Anche Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana, si schiera contro i licenziamenti, che secondo lui “non sono solo illegittimi, ma indicativi di un modus operandi errato per quella che è a tutti gli effetti una Fondazione a impronta pubblica. Infatti, come si legge nei bilanci pubblici liberamente consultabili, tra i maggiori finanziatori della Fondazione – per una cifra complessiva di quasi due milioni di euro annui – vi sono il Comune di Prato e la Regione Toscana.”

 

Un fatto che” – prosegue Fantappiè – “chiaramente non è coerente con quelle che da mesi e mesi sono le dichiarazioni della Giunta Regionale Toscana, che sono invece sempre state improntate sul rispetto dei diritti dei lavoratori e su una stabilizzazione nel mondo del lavoro: esattamente il contrario di quel che è accaduto in questa occasione, con due licenziamenti in tronco – comunicati senza il necessario preavviso e senza un confronto preventivo – solo per un principio di risanamento di un bilancio in perdita”.

 

Anche Fantappiè si aspetta “un pronto intervento ed un confronto con Regione Toscana e Comune di Prato, affinché venga chiarita questa situazione anche con un immediato intervento finanziario del Centro Pecci, annullando contestualmente i due licenziamenti e reintegrando i due lavoratori.”, aggiungendo che “come UIL Toscana siamo determinati ad andare fino in fondo ed a percorrere qualsiasi strada per tutelare i lavoratori coinvolti in questa ingiustizia. Non è possibile che si continui a scaricare il costo dell’incompetenza amministrativa sui lavoratori!”

 

Per questo è stato indetto un sit-in di protesta lunedì 4 settembre alle ore 12.30 al Museo Pecci, al termine dell’assemblea sindacale dei lavoratori e delle lavoratrici in stato di agitazione.

 

Patrizia Pini (Responsabile Enti locali nella Segreteria UIL FPL Toscana) e Paolo Fantappiè (Segretario Generale UIL Toscana)

Gambini e Stanzani (UIL FPL): Al Dottor Moneti di ANASTE diciamo che il CCNL da loro applicato dal 2017 non è conforme e non è applicabile nelle RSA Toscane: è un contratto “pirata” stipulato con OO.SS non confederali e non maggiormente rappresentative

Al Dottor Moneti possiamo solo dire che la UIL FPL ha denunciato ciò che emerge dai lavoratori da molti anni.

 

La UIL FPL ha promosso stati di agitazione e scioperi che hanno visto coinvolte Prefetture, ASL, Comuni e SDS, in alcuni casi Ispettorato del Lavoro e Istituti Previdenziali.

Abbiamo promosso una petizione nel 2019 firmata dai lavoratori inviata in Regione Toscana prima con la Giunta Rossi e successivamente con la Giunta Giani.

 

All’associazione ANASTE replichiamo che il CCNL da loro applicato dal 2017 non è conforme a quanto richiesto nella DRGT 995/2016 e non applicabile nelle RSA Toscane.

Il CCNL ANASTE è un contratto “pirata” stipulato con OO.SS non confederali e non maggiormente rappresentative, che illegalmente abbatte e riduce con la parte normativa gli stipendi dei lavoratori, che pertanto riducono di fatto i 9 euro orari.

 

La UIL FPL NAZIONALE sta conducendo una battaglia in tutti i territori contro questi contratti che tolgono diritti acquisiti e abbattono il costo del lavoro.

 

Il 6 settembre all’Hotel Albani a Firenze ci sarà un’iniziativa della UIL e della UIL FPL dove sarà presente il Segretario Generale della UIL PierPaolo Bombardieri e il Segretario Nazionale della UIL FPL Domenico Proietti.

Lo stesso 6 settembre alle ore 15,30 presso la sede della UIL Toscana in via Corcos a Firenze si terrà l’attivo dei delegati del Terzo Settore, saremmo lieti di avere qualche gestore, sempre che non applichi contratti “pirata“.

 

Gentilissimo Dottor Moneti, quando si applicano CCNL “pirata” e si dichiara che i diritti sono quelli applicati dai contratti, allora si da un senso oggettivo a quanto da noi dichiarato: 

 

Il lavoro – quello vero, che ci rende liberi di vivere la vita nella società e non ai margini di essa – passa dai diritti normativi ed economici.

Gli OSS, figure “tuttofare”, hanno retribuzioni orarie sotto i famosi 9 euro.

 

Facciamo due conti (Operatori socio sanitari):

 

Contratto ANASTE (contratto non conforme DRGT 995/2016, il costo viene abbattuto dalla parte normativa non sono retribuiti i primi 3 giorni di

malattia)

Stipendio lordo 1477,10 /164 ore mensili = 9,00 euro/ora con 14^ inserita

 

Contratto RSA AIOP ( contratto non conforme per DRGT 995/2016)

Stipendio lordo 1285,00 /165 ore mensili = 7.78 euro/ora

 

Confcommercio Sanità e Salute ( contratto non conforme DRGT 995/16) 

Stipendio lordo 1411,84/164 ore mensili = 8,60 euro/ora

 

Contratto AGESPI

Stipendio lordo 1344,86 /165 ore mensili = 8.15 euro/ora

 

Contratto Coop Soc.li

Stipendio lordo 1425,21 /165 ore mensili = 8.63 euro/ora

 

Contratto UNEBA

Stipendio lordo 1377,86 /165 ore mensili = 8.35 euro/ora”

 

Flavio Gambini e Beatrice Stanzani 

(Segretario Generale UIL FPL Toscana) – (Segretaria UIL FPL Toscana con delega al Terzo settore)

 

 

 

 

 

 

 

 

La denuncia della UIL FPL e la risposta di ANASTE

Alte temperature, Battistini (FENEALUIL): “Necessario intensificare le azioni di prevenzione del rischio da stress termico”

Le temperature che si sono registrate negli ultimi anni e che continuano a registrarsi in questi giorni mettono ancora più in evidenza un tema centrale che deve essere affrontato : il cambiamento climatico in corso espone a condizioni estreme tantissimi lavoratori, è urgente fare una seria riflessione su quello che sta accadendo. 

Giornate da bollino rosso che preoccupano tantissimi lavoratori: tra i comparti più esposti sicuramente l’edilizia, i siti di escavazione e tutti i laboratori di trasformazione dei materiali da costruzione. Ci teniamo ad evidenziare, come già fatto in più occasioni, l’esigenza di intensificare le azioni di prevenzione del rischio da stress termico viste le condizioni di esposizione.

Nonostante esistano validi strumenti da mettere in campo è doveroso ricordare alle aziende di utilizzarli, a partire dalla riorganizzazione dell’orario di lavoro e dalla richiesta della cassa integrazione per le alte temperature. 

Richiamando tutti al senso di responsabilità ci aspettiamo azioni concrete da parte delle aziende ed un costante monitoraggio da parte degli organi ispettivi. Questo tema per noi deve essere al primo posto, e lo strumento migliore si chiama prevenzione.

La Regione Toscana attivi il tavolo di confronto, come abbiamo richiesto anche nelle scorse settimane, e condivida insieme alle Organizzazioni Sindacali e alle parti sociali gli interventi da mettere in campo a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

 

Daniele Battistini, Segretario Generale FENEAL UIL Toscana