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Occupazione a rischio in IOL (ItaliaOnLine), pesanti riduzioni previste anche nella sede strategica di Pisa

Timori per i 41 lavoratori, tutti ingegneri e informatici, che costituiscono un gruppo all’avanguardia nel settore. Domani 8 ore di sciopero e presidio sotto la sede del Polo Tecnologico di Navacchio (Cascina). Proietti (UilCom): “Una grave perdita per il territorio e per la tecnologia italiana”

internetItaliaonline nasce nel 1994 su iniziativa Olivetti come prima azienda internet italiana, in particolare, nel laboratorio di Pisa è nato “Arianna”, il primo motore di ricerca Italiano, “Digiland”, una delle principali comunità virtuali e, nel 1998 il portale Libero con la sua piattaforma di e-mail che oggi è il sistema di posta elettronica più diffuso in Italia. Con l’acquisizione di Virgilio nasce la “nuova” Italiaonline, primo operatore internet in Italia.

Le acquisizioni di altre aziende non si sono mai fermate, fino alla fusione per incorporazione con Seat Pagine Gialle finalizzata principalmente all’ingresso in borsa della società. Oggi Italiaonline è una società distribuita su 8 regioni e nel suo laboratorio di Pisa sono ancora sviluppati molti dei servizi dei portali Libero e Virgilio.

ItaliaOnLine è una società che ha chiuso in attivo il 2015 e a conclusione del primo semestre 2016, pur archiviando un utile per 3,8 milioni di euro, ha dichiarato di voler mettere in cassa integrazione 700 dipendenti su 1.106, che costituiscono il vero “core” dell’azienda. Di questi 417 a zero ore, probabili licenziati al termine del periodo di cassa integrazione (si tratta di quasi la metà della forza lavoro). L’azienda motiva questa decisione affermando che deve affrontare un piano di riorganizzazione da “azienda editoriale su carta ad azienda digitale”.

Ebbene a Pisa il 25% dei tecnici digitali, verranno messi da parte, una delle sedi più colpite pur essendo stata dichiarata strategica. Pisa è digitale ed è nata digitale! Qui lavorano da anni tecnici che hanno fatto la storia di internet, pionieri insieme all’attuale amministratore delegato. Nelle ultime settimane si sono svolti diversi incontri con i sindacati per cercare una soluzione condivisa e alternativa a questa proposta, ma la società ha opposto una rigidità incomprensibile.

“Una posizione inconcepibile quella dei vertici aziendali che vogliono il ricorso alla cassa integrazione – dichiara il segretario generale della UilCom Toscana, Antonio Proietti – Stiamo parlando di un’azienda leader del settore, con i bilanci in attivo e con dei lavoratori di altissima professionalità. Lavoratori su cui non si possono scaricare i costi della fusione. Sarebbe una grave perdita per la tecnologia italiana e per il territorio di Pisa”

Il 20 Ottobre si incontreranno azienda e sindacati al Ministero dello Sviluppo Economico, e nello stesso giorno i lavoratori hanno indetto uno sciopero di 8 ore in tutte le sedi.

A Pisa saranno in sciopero i lavoratori della sede al Polo Tecnologico di Navachio in via M. Giuntini, 192  56023 Navacchio (Cascina).  

I lavoratori di Pisa fanno appello affinché la Regione Toscana e le amministrazioni locali garantiscano il loro supporto diretto e indiretto nel prossimo incontro presso il Mise.

Pisa, 19 ottobre 2016