“No a meno soldi, meno permessi, meno riposi”: tre giorni di sciopero degli autotrasportatori toscani
Domani venerdì 27 (distribuzione carburanti), lunedì 30 e martedì 31 ottobre (facchini, corrieri, autisti). Una battaglia Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti sul rinnovo del Contratto nazionale. A rischio pompe di benzina, spedizioni, consegne. In programma un presidio (domani) e un corteo (il 30) a Calenzano, oltre a un’iniziativa sul Ponte alle Grazie a Firenze (il 31). Iniziative di protesta anche nel pisano e a Livorno
In Toscana a rischio pompe di benzina, spedizioni, consegne, provviste negli scaffali della distribuzione: prima, domani venerdì 27 ottobre, si fermeranno gli autisti della distribuzione dei carburanti. Poi, lunedì 30 e martedì 31 ottobre, incroceranno le braccia i lavoratori dell’intera filiera delle spedizioni e del trasporto (autisti, facchini, corrieri: per l’esattezza, dalle ore 00:00 del 30 alle ore 24 del 31).
E questi tre giorni di sciopero (che interesseranno circa 50mila addetti toscani) segnano una mobilitazione regionale senza precedenti in Toscana; si tratta di un’agitazione lanciata da Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti contro le “inaccettabili proposte” delle associazioni datoriali ai sindacati nel tavolo di trattativa sul rinnovo del Contratto nazionale “Logistica, Trasporto Merci e Spedizione”. Tra queste: eliminare la quattordicesima, ridurre le giornate di riposo, fermare gli scatti di anzianità, dimezzare indennità di trasferta, permessi, festività e Rol. “Il rinnovo di un contratto di lavoro non può essere raggiunto a detrimento dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”, tuonano Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti.
Queste le tre iniziative unitarie in programma nei tre giorni di sciopero nel fiorentino:
– domani venerdì 27 ottobre, in occasione dello sciopero dei lavoratori della distribuzione carburanti, è previsto un presidio a Calenzano presso il Deposito Eni in via Erbosa 12 (dalle 4 di notte fino alle 12);
– lunedì 30 ottobre, in occasione dello sciopero dell’intera filiera delle spedizioni e del trasporto (autisti, facchini, corrieri), sarà fatto un corteo a Calenzano: partenza alle ore 9:30 di fronte al bar “Viavai” in via del Pratignone, arrivo alle 12 davanti alla sede Sda in via Allende;
– martedì 31 ottobre, in occasione dello sciopero dell’intera filiera delle spedizioni e del trasporto (autisti, facchini, corrieri), è in programma un presidio alle 11:30 a Firenze sul Ponte alle Grazie.
Previste iniziative anche nel pisano (presidio dalle 11:30 alle 14:30 presso il magazzino Conad di Montopoli lunedì 30 ottobre) e a Livorno (domani venerdì 27 ottobre presidio alla Raffineria Eni e al deposito Tosco Petrol dalle ore 5; lunedì 30 e martedì 31 ottobre, dalle mezzanotte del 30 ottobre, in programma presìdi presso Terminal Darsena Toscana, varco Valessini, varco Galvani, interporto Amerigo Vespucci, Stazione marittima, rotatoria via Firenze/via Pian di Rota; nella mattina del 31 ottobre sarà organizzata una conferenza stampa al presidio in Darsena Toscana).
LA TRATTATIVA SUL CONTRATTO NAZIONALE
Sono trascorsi circa due anni dall’inizio delle trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale “Logistica, Trasporto Merci e Spedizione”. La discussione, iniziata nel settembre 2015, evidenziava da subito uno scenario complicato ed in forte cambiamento con posizioni ben definite tra i portatori di interessi, da una parte le associazioni datoriali divise al loro interno nei tre settori di appartenenza (cooperazione, autotrasporto, spedizioni e corrierato) dall’altra i sindacati con l’obiettivo di tenere unita la filiera della logistica per scongiurare la frammentazione del settore ed evitare l’ inasprimento del conflitto tra i lavoratori più deboli aumentando il dumping contrattuale. La trattativa, seppur complessa, fino alla ripresa di settembre 2017 presentava degli avanzamenti che facevano sperare in una conclusione positiva dei negoziati ma, alla richiesta di Filt Cgil, Fir Cisl e UilTrasporti di adeguamenti retributivi congrui e garanzie di continuità lavorativa nei cambi appalto – autentica spina nel fianco dei lavoratori della logistica – si è arrivati al punto di rottura. “Riteniamo inaccettabile la proposta di introduzione di ulteriori elementi di flessibilità, organizzativa e salariale, all’interno del Contratto nazionale”, dicono i sindacati.
Firenze, 26 ottobre 2017