UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Home > Articoli > L’iniziativa di domani venerdì 11 dicembre di Cgil Cisl Uil

L’iniziativa di domani venerdì 11 dicembre di Cgil Cisl Uil

Don Gnocchi, sciopero nazionale: in Toscana presìdi dalle 10 a Scandicci e Marina di Massa

Manifestazione

Per domani venerdì 11 dicembre Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato uno sciopero nazionale dei lavoratori per l’intera giornata con manifestazioni territoriali. In Toscana (dove Don Gnocchi conta in tutto circa 500 dipendenti) si terranno presìdi a partire dalle 10 davanti alle strutture di Scandicci (via di Scandicci, 269) e Marina di Massa (via don Carlo Gnocchi, 2), per chiedere alla Fondazione il ritiro della disdetta e l’apertura di un confronto serio e rispettoso del Contratto Nazionale.

La protesta si configura contro la disdetta unilaterale del Contratto Nazionale, contro il peggioramento delle condizioni di lavoro, contro l’aumento dell’orario e la diminuzione dello stipendio, contro la rincorsa al dumping salariale. “Non è ricorrendo a un contratto più basso e scaricando sulle spalle dei lavoratori tutto il peso dei costi – spiegano i sindacati toscani della Funzione Pubblica di Cgil, Cisl e Uil – che si pone rimedio ad una situazione debitoria pesante della struttura. Altre sono le cause e vanno ricercate in scelte sbagliate, cattiva gestione e forti ritardi nella capacità di programmazione. Sui lavoratori si è già abbattuto l’accordo di crisi che li ha visti regalare dal 2013 ben 80 ore annue di lavoro e due giorni di ferie pro-capite senza retribuzione. Bene, il ringraziamento dell’azienda che in questi due anni ha risparmiato oltre 5 milioni di euro è stata la disdetta del Contratto, per passare ad un Contratto meno oneroso che prevede il passaggio da 36 a 38 ore settimanali a retribuzione invariata”.

“Noi diciamo no – concludono i sindacati – a scelte che continuano a gravare solo e soltanto sui lavoratori e agiremo con tutti gli strumenti e in tutte le sedi per tutelare i diritti che la proprietà vuole calpestare”.

Firenze, 10 dicembre 2015