Quali sono le tappe?

Abbiamo terminato la prima fase del percorso, con l’invio all’Inps delle lettere di diffida dei cinque ricorrenti (si tratta di un passaggio obbligato).

Nei prossimi mesi procederemo alla seconda fase, con l’invio delle cause ai diversi Fori competenti, del Tribunale civile Sezione Lavoro nel caso dei pensionati del settore privato e della Corte dei Conti nel caso dei pensionati del settore pubblico.

L’obiettivo è poi ottenere, per entrambe le fattispecie di pensionati (del pubblico e del privato), la pronuncia della Corte Costituzionale.

Abbiamo deciso di avviare questo percorso perché vogliamo mantenere alta l’attenzione su questa ennesima ingiustizia (che interessa circa 3 milioni e mezzo di pensionati), decisa oltretutto in un momento di forte crescita dell’inflazione.

Le pensioni sono il frutto di anni di lavoro e di contributi.

Non è possibile che ogni volta che servono risorse si vadano a prendere dai pensionati. Non siamo un salvadanaio da rompere all’occorrenza!

Naturalmente, il nostro impegno è parallelamente rivolto anche alle pensioni di importo più basso, per le quali ad esempio chiediamo l’ampliamento della Quattordicesima con l’incremento delle somme per chi già la riceve e una significativa riduzione delle tasse.