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Grande caldo, Fantappiè (UIL Toscana) e Battistini (FENEAL UIL Toscana): “Bene i protocolli firmati ma non sono sufficienti. Servono misure strutturali, a partire dagli ammortizzatori sociali attivati in modo automatico”

Al di là della sottoscrizione di protocolli e ordinanze, servono elementi tangibili che dimostrino il contrasto al grande caldo. La verità è che purtroppo, nonostante questo tema sia di routine ogni anno, ancora nessun intervento strutturale è stato messo in campo per tutelare la salute dei lavoratori dall’emergenza calore.

 

UIL e FENEAL, anche a livello nazionale, sono state tra i primi a rivendicare un impegno concreto e urgente su questo tema come ad esempio il riconoscimento di ammortizzatori sociali automatici. Continuiamo a sostenere che sia urgente e non più rinviabile un ‘Decreto Grande Caldo’ per affrontare la situazione in maniera organica e omogenea su tutto il territorio regionale e nazionale.

 

Per noi non esistono lavoratori di serie A o di serie B a seconda del comune o della Provincia di appartenenza, per questo chi lavora in particolare nel settore delle costruzioni e del lapideo ha necessità di risposte urgenti.

La situazione può avere riscontri drammatici, anche per quanto riguarda le malattie professionali. Non bastano provvedimenti dei comuni o delle singole province, serve intanto una definizione a livello regionale di attuazione chiara e precisa degli strumenti da mettere in campo, assieme ad una rinnovata volontà di dare risposte concrete sul piano nazionale da parte del Ministero del Lavoro. È necessaria l’apertura di tavoli settoriali permanenti che coinvolgano anche gli enti bilaterali dell’edilizia e degli altri settori, insieme al coinvolgimento quotidiano degli organi ispettivi e di vigilanza.

 

UIL e FENEAL chiedono che vengano attivati, in automatico, ammortizzatori sociali ‘extra contatore’ e senza l’applicazione della contribuzione addizionale eventualmente dovuta, con procedure snelle e una documentazione richiesta minima, quando non sia possibile modificare i turni o l’organizzazione del lavoro durante le ore più calde.

 

Come avviene per il tema degli infortuni mortali sui luoghi di lavoro questa è una battaglia che per noi non ha “stagione” e dovrebbe essere combattuta sempre, visti anche i cambi climatici in corso nella nostra regione e nel nostro Paese.

Auspichiamo dunque che sia le istituzioni sia le altre associazioni, datoriali e sindacali, sostengano a gran voce con noi questa battaglia: ne va della dignitá e della tutela delle nostre lavoratrici e dei nostri lavoratori.

 

Paolo Fantappiè (Segretario Generale UIL Toscana) e Daniele Battistini (Segretario Generale FENEAL UIL Toscana)