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Futuro del Cmp di Sesto Fiorentino e del servizio postale, se ne parla venerdì 29 aprile con parlamentari e istituzioni

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La Rsu Slc Cgil e Uilposte del Cmp di Poste Italiane di Sesto F.no, unitamente alle rispettive Segreterie Regionali Slc Cgil e Uilposte hanno organizzato un’assemblea pubblica che si terrà domani venerdì 29 aprile 2016 alle ore 18.00 presso i locali della Unione Operaia di Colonnata in piazza Mario Rapisardi, 6 Sesto F.no (FI) sul tema del futuro del CMP di Poste Italiane di Sesto F.no e dell’insieme del servizio postale nella nostra regione.

All’iniziativa sono stati invitati parlamentari e rappresentanti delle istituzioni. Nella lettera di invito i sindacati e le rappresentanze di base ricordano che Poste Italiane la più grande azienda a Rete di servizi con 130.000 addetti , con circa 10.000 dipendenti in Toscana e che a chiuso il 2015 con un utile netto di € 552 Milioni. Fanno anche sapere che il piano industriale presentato il 24 giugno scorso dall’Ad Caio colpisce duramente la Toscana che rischia di perdere 1500 posti di lavoro tra occupazione diretta ed indotto oltre a subire un pesante processo di depauperamento produttivo.

RIDUZIONE DEI CMP PRESENTI IN ITALIA
Passerebbero dagli attuali 16 a 10 e con il CMP di Firenze che verrebbe declassato di 2 posizioni e trasformato in semplice CP entro il 2017. Ne consegue un evidente esubero di personale che, in uno scenario caratterizzato da prospettive di ulteriore calo dei volumi di corrispondenza, disegnerebbe un futuro di ulteriore ed irreversibile declino e marginalizzazione del sito di Sesto Fiorentino con conseguente perdita degli attuali 850 posti di lavoro. (circa 650 diretti più circa 200 di indotto tra pulizie,manutenzione, mensa, vigilanza, accollatari, trasporti, ecc.). Nel frattempo dopo i 14 posti di lavoro tagliati nel 2015 si è iniziato l’anno con un ulteriore taglio di 16 unità sul fabbisogno stimato per il 2016.

RECAPITO A GIORNI ALTERNI 
Nel prossimo mese di maggio, a partire dalla provincia di Arezzo per poi estendersi a tutta la regione, verrà avviato il recapito della corrispondenza a giorni alterni con un concreto rischio di peggioramento della qualità del servizio per i cittadini – a fronte del recente aumento delle tariffe postali – con un conseguente taglio di posti di lavoro, a partire dalle 61 eccedenze previste nella sola provincia di Arezzo.

ASSENZA DI CERTEZZE
Ad oggi non si sa se Firenze verrà considerata, ai fini del recapito della corrispondenza, Area Metropolitana, eventualità che, oltre al già richiamato peggioramento della qualità del servizio, produrrebbe ulteriori pesanti eccedenze occupazionali.

Forte resta, al contrario, la convinzione che vi siano tutte le condizioni, da quelle infrastrutturali e logistiche a quelle professionali, per sovvertire questo scenario. L’alternativa va perseguita non aprendo una sbagliata quanto inutile disputa territoriale (Firenze sì, Bologna no) quanto rivendicando un ruolo cardine del sito di Sesto Fiorentino nel piano industriale di Poste Italiane, anche riorientandone l’attività (es. attività di customer service per i call center – Poste Italiane spende milioni di euro per servizi appaltati all’esterno -, pacchi lavorazione e stoccaggio, giornali, notificazione degli atti, commercio elettronico ecc.), tale da dare al Cmp di Sesto F.no un futuro credibile al servizio della nostra Regione e del nostro Paese.