UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Home > Varie > Fantappiè (UIL): “Difficoltà di reperimento del personale? Basta lavoro povero e precario, occorre pagare e valorizzare le professionalità più ricercate”

Fantappiè (UIL): “Difficoltà di reperimento del personale? Basta lavoro povero e precario, occorre pagare e valorizzare le professionalità più ricercate”

I dati evidenziati dal rapporto della Camera di Commercio di Firenze sull’occupazione in Toscana non fanno che confermare una tendenza negativa che, ahimé, non scopriamo di certo oggi. I numeri mostrano un’enorme difficoltà di reperimento del personale evidenziando inevitabilmente il fallimento dell’incrocio tra domanda e offerta di lavoro. Un fallimento certificato anche da ARTI, l’apposita agenzia regionale per l’impiego: secondo loro, ogni cento domande di lavoro si riesce ad evaderne solo 27.

Perchè delle oltre 11mila assunzioni programmate dalle aziende fiorentine oltre la metà si prevede che rimarrà inevasa? Noi non crediamo che l’unico motivo sia solo la latitanza delle professionalità in oggetto, come operai edili, meccanici, manutentori e operatori nell’estetica, nel turismo e nella ristorazione.

Purtroppo si continua ad offrire lavoro precario con contratti di lavoro pirata, non firmati dalle Organizzazioni Sindacali maggiormente rappresentative e gravemente carenti sul piano dei salari e dei diritti. Questo porta una grandissima quantità di lavoro povero nella nostra regione, con stipendi che non raggiungono i mille euro netti al mese e diritti che molte volte sono più latitanti delle suddette professionalità.

Se a questo aggiungiamo che in molti di questi settori vige una frequente assegnazione delle attività in appalto e subappalto, in cui si determinano situazioni di lavoro ancor meno tutelanti, il quadro diventa ancor più chiaro.

Chiaramente aggiungiamo a questo problema un’altra importante carenza, quella di un maggior adeguamento della formazione scolastica alle esigenze del mondo del lavoro: occorre capire e studiare l’evoluzione delle professionalità e del loro impiego, al fine di non far viaggiare formazione e occupazione su due binari paralleli e quindi non convergenti. In questo troviamo un esempio virtuoso negli ITS, degli istituti con livelli di occupabilità altissima – oltre l’80% – raggiunti proprio grazie al suddetto adeguamento della formazione, considerato che sono le stesse aziende a contribuire a quest’ultima.

Crediamo inoltre che sia opportuno dare più valore alle professionalità più ricercate, pagandole e valorizzandole di più, sia da un punto di vista retributivo che formativo e normativo, per far fronte alla folta concorrenza presente. Occorre dare stabilità contrattuale ed economica ai lavoratori, occorre dar loro ogni diritto acquisito in anni di lotta e contrattazione collettiva, occorre dar loro la sicurezza necessaria a farli tornare a casa ogni sera.

Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana