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Chiusura della Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria di Firenze, dal ministero un danno grave per il territorio

Nocentini, Segretario Generale UIL Toscana: “Atto grave da parte di Toninelli che non ha dato alcuna garanzia sui 200 lavoratori che attualmente sono in organico della ANFS. Subito un incontro con Rossi e Nardella”

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“Abbiamo appreso con stupore ed un po’ di rabbia, dagli organi di stampa, che venerdì 14 settembre 2018 il Consiglio Dei Ministri ha emanato la proposta dell’istituzione dal 1° dicembre 2018 dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e austostradali (ANSFISA) con sede a Roma presso il Ministero delle lnfrastrutture e Trasporti”. Queste le parole del Segretario Generale della UIL Toscana Annalisa Nocentini, che sulla vicenda della soppressione dell’Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie (ANSF) di Firenze ha scritto al Presidente della Regione Enrico Rossi e al sindaco di Firenze Dario Nardella per “denunciare l’ennesimo scippo che viene perpetrato nei confronti della Toscana e dei propri cittadini” e per chiedere “un urgente incontro” con le organizzazioni sindacali.

“ANSF – prosegue Nocentini – oltre ad essere riferimento per la sicurezza ferroviaria nel Paese è, insieme all’impianto di Osmannoro, il Centro di Dinamica Sperimentale, ltalcertifer, la sede dell’ingegneria del Viale Lavagnini e la Hitachi Rail di Pistoia, una colonna portante di quel progetto di sviluppo e specializzazione del territorio ed in particolare del Distretto Ferroviario Toscano che ancora non è decollato e che oggi viene minato e affossato da questa decisione governativa. Ancor più gravi sono le parole del Ministro Toninelli che ha dichiarato che il Decreto prevederà un rafforzamento dell’organico della nuova agenzia di ulteriori 250 nuovi tecnici senza alcuna comunicazione e garanzia per il futuro dei posti di lavoro dei 200 dipendenti che operano attualmente presso la sede ANFS di Firenze. Livelli occupazionali che complessivamente avrebbero costituito per Firenze un importante centro di attrazione per investimenti e lavoro. La gravità di questo atto è oltre modo avvalorata dalla mancanza di garanzie da parte del Ministero nei confronti della Toscana e di Firenze, e delle istituzioni che la rappresentano”.

Firenze, 20 settembre 2018