Carenza di personale (-136 lavoratori) e carichi di lavoro lievitati: stamani a Firenze presidio dei lavoratori del Miur
Cgil, Cisl e Uil Toscana di categoria: “Serve investire in occupazione e rispettare i diritti contrattuali”
Fp Cgil, Cisl Fp, UilPa, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal Toscana stamani hanno effettuato un presidio-assemblea a Firenze davanti alla Prefettura in via Cavour insieme ai lavoratori degli uffici periferici del Miur (Usr – Ufficio scolastico regionale e provveditorati provinciali). Una delegazione di sindacalisti è stata ricevuta in Prefettura, dove ha descritto la situazione dei lavoratori dei servizi e avanzato le richieste al Governo per migliorarla. L’Usr in Toscana ha 136 unità di personale in meno rispetto alla dotazione organica prevista (dotazione organica prevista dai decreti: 290, organico attuale: 154, per un tasso di scopertura al 47%).
Non mancano le criticità:
- l’età media dei dipendenti del Miur è 57 anni, tra le più alte nella pubblica amministrazione
- i carichi di lavoro sono lievitati a dismisura: dopo le ultime riforme gli uffici periferici non ce la fanno più a tenere il passo con le scadenze organizzative della scuola pubblica
- non solo si chiedono loro continue prestazioni oltre il normale orario di lavoro, a volte pregiudicando anche la fruizione delle ferie, ma di queste prestazioni extra solo il 25% viene retribuito
- la cosiddetta “Buona scuola” non prevede nessun investimento per dotare gli uffici, già allo stremo, di nuovo personale
- lo stato di precarietà cui è sottoposto ogni anno il personale della scuola, sia docente che Ata utilizzato presso gli uffici dell’Usr, che contribuisce in maniera determinante a contenere parzialmente gli effetti della carenza di personale (non è ancora chiaro se per il prossimo sarà autorizzata o meno la sostituzione di questo personale nelle scuole).
LE RICHIESTE DEI SINDACATI
- investimenti in occupazione: dallo sblocco delle graduatorie vigenti fino a una seria programmazione delle assunzioni, finalizzata alla totale copertura del turnover
- immediata trasformazione in Full time dei contratti dei dipendenti assunti a tempo parziale e che sono in servizio da più di tre anni
- rispetto dei diritti contrattuali: giusti orari, retribuzione degli straordinari, pagamento delle missioni e delle spese sostenute per partecipare ai corsi di formazione organizzati dall’amministrazione, programmazione delle ferie, più risorse ai fondi per la produttività
- migliori condizioni di lavoro: ambienti di lavoro salubri, sicuri, ben organizzati, in cui poter svolgere tutte le attività e prestare servizi all’utenza senza confusione né ritardi
- riconoscimento del valore sociale del nostro lavoro: se l’istruzione pubblica è un diritto, tutelare il nostro lavoro è la condizione per renderlo esigibile.
PROPOSTA SUL PERSONALE DELLA SCUOLA USATO NEGLI UFFICI
Il lavoro degli uffici, vista la carenza degli organici è stato integrato con l’uso del personale Ata delle scuole toscane: attualmente sono 44 unità tra assistenti tecnici, assistenti amministrativi, collaboratori scolastici. Ad oggi non sappiamo se questo personale continuerà ad essere usato dall’amministrazione e se sarà sostituito nella scuola. Chiediamo pertanto:
- sia programmato l’uso di questo personale nell’ottica di una valorizzazione professionale programmata e integrata col Miur
- la piena sostituzione di questo personale nelle scuole di provenienza, vista la carenza di personale Ata nelle stesse
- l’istituzione di organico funzionale per il personale ata nelle scuole
- la predisposizione di un fondo integrativo speciale per il personale assegnato al Miur che integri le risorse previste dalla scuola dall’art 86 del Ccnl
Firenze, 15 luglio