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Caporalato, Cantini: “Colpire senza indugio gli schiavisti”

Il segretario della Uil Toscana: “Servono regole più stringenti e controlli più severi per arginare un fenomeno che ci porta a una forma di rapporto di lavoro di tipo medievale”

caporalato

“Chi sfrutta senza scrupoli un lavoratore per 12 ore al giorno con una paga da fame va colpito senza indugio”. Queste le parole del segretario della Uil Toscana Francesca Cantini sull’inchiesta della procura di Prato sullo sfruttamento di profughi in alcune aziende agricole.

“Il caporalato è una vergogna – aggiunge Cantini – È inaccettabile per una civiltà fondata sul diritto al lavoro che una persona venga ridotta al rango di schiavo, pagato 4 euro l’ora, picchiato e costretto a lavorare fino a 12 ore al giorno”.

“Faccio un appello a tutte le istituzioni, a cominciare dalla Regione, per fare ogni sforzo a contrasto di questa forma di schiavismo moderno – conclude Cantini – Noi come Uil siamo disponibili mettere in campo tutto un impegno ancora maggiore in questo senso. Dobbiamo fare di più. Servono regole più stringenti e controlli più severi per arginare un fenomeno che ci porta a una forma di rapporto di lavoro di tipo medievale”.

Firenze, 10 maggio 2016