UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Sito ufficiale della UIL Toscana e Firenze

Home > Articoli > Borse&Borse: un’azienda modello di integrazione, comunità, accoglienza

Borse&Borse: un’azienda modello di integrazione, comunità, accoglienza

Il 27 aprile scorso per la prima volta è stata eletta una rappresentanza sindacale (Rsu) in una ditta a proprietà cinese, la Borse & Borse srl di San Donnino, che occupa 167 addetti (l’80% sono di etnia cinese, ma ci sono anche italiani, bengalesi, pachistani e slavi). L’Rsu conta ben due rappresentanti orientali, Jin e il suo collega Xu Yi Long al fianco di una lavoratrice italiana, Patrizia Artale, pratese di 29 anni.
La ditta di proprietà di Fu Fanghui è attiva dal 2008 e lavora nel campo della manifattura per i marchi più prestigiosi della moda italiana ed estera: lo scorso anno ha chiuso con un fatturato di 6 milioni di euro. “E’ la prima volta che in Italia un’azienda cinese accoglie organizzazioni sindacali al suo interno e che vi si eleggono rappresentanti dei lavoratori”, spiega Giuseppe Priolini coordinatore del sindacato Uil Tec (Tessile energia e chimica) a cui aderiscono gli eletti della Rsu.
E dopo la prima Rsu di lavoratori cinesi, a breve sarà attivo anche un asilo nido all’interno di Borse&Borse. Con la collaborazione del Comune di Campi Bisenzio, infatti, la proprietà ha deciso di costruire nei pressi dell’azienda un asilo per i 20 figli dei dipendenti. Ma non solo: alla struttura potranno accedervi anche i bambini della stessa frazione. Insomma, un esempio di legalità e integrazione nel cuore di un territorio, come quello tra Prato e Firenze, che troppo spesso si è reso protagonista di episodi di cronaca per sfruttamento di manodopera e lavoro nero.