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Bombardieri e Panzarella alle Cave di Carrara per l’Assemblea regionale FENEALUIL

Oggi pomeriggio alle Cave di marmo di Carrara per l’assemblea regionale della FENEALUIL insieme ai lavoratori.

Presenti il Segretario Generale della UIL PierPaolo Bombardieri, il Segretario Generale FENEALUIL Vito Panzarella e il Segretario Generale della UIL Toscana Paolo Fantappiè.

Prima dell’assemblea la delegazione ha effettuato una lunga visita direttamente nelle cave, in cui ha avuto modo di vedere direttamente i luoghi di lavoro da dove si estrae gran parte del marmo esportato in tutto il mondo.

Lavoro, pensioni, tasse, stabilità, sicurezza. Non il metaverso ma problemi reali, del Paese reale.

Per questo siamo qui coi lavoratori, siamo qui con chi ogni giorno si trova davanti le difficoltà della vita quotidiana.

Per dare voce al Paese reale!

Dichiarazione PierPaolo Bombardieri
Segretario Generale UIL

Un’assemblea con i lavoratori delle cave, nel cuore delle Alpi Apuane dove si estrae il marmo di Carrara, è stata organizzata dalla Feneal Uil Toscana, alla presenza del Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri. “Per parlare di lavoro, bisogna conoscerlo – ha detto Bombardieri – ed essere qui con i lavoratori delle cave è davvero importante per comprendere i problemi reali delle persone. Venissero qui, dunque, i rappresentanti del Governo che parlano di pensioni e sicurezza, ma che decidono senza tener conto delle effettive esigenze della vita reale. Questi lavoratori – ha sottolineato Bombardieri- sono stanchi di misure spot: va bene il taglio del cuneo fiscale, ma è temporaneo e dopo 5-6 mesi cosa succederà? Servono risorse e i soldi vanno presi lì dove ci sono: grandi aziende hanno fatto extraprofitti e sono questi che vanno tassati. Così come noi chiediamo anche di detassare gli aumenti contrattuali.
Già da mesi – ha rimarcato Bombardieri- stiamo dicendo al Governo che c’è troppo lavoro precario e, ciò nonostante, sono stati reintrodotti i voucher sino a 15mila euro. Inoltre, non ci sono interventi in materia di sicurezza sul lavoro. Infine, nulla si è mosso sul fronte della previdenza né per opzione donna né per la pensione di garanzia per i giovani, men che meno per la flessibilità in uscita.
La riforma fiscale, poi, prevede una sorta di condono preventivo: allora, chiediamo che ai lavoratori dipendenti e ai pensionati venga tolto il sostituito d’imposta e venga lasciato tutto in busta paga, successivamente pagheranno il 15% come le altre categorie.
Le mobilitazioni – ha precisato il leader della Uil – le abbiamo programmate già da un mese, proprio su questi punti e prima del Dl lavoro. Noi andremo avanti perché le diseguaglianze non diminuiscono e abbiamo la responsabilità di stimolare una discussione per cambiare le cose che stiamo vivendo. Infine – ha concluso Bombardieri- in merito alla convocazione al Ministero delle infrastrutture, a Salvini diciamo che non abbiamo problemi di date, siamo sempre pronti al confronto in qualunque giorno dell’anno, quando si tratta di fare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati”.

Dichiarazione Vito Panzarella
Segretario Generale FENEALUIL

Oggi abbiamo voluto fare questa assemblea coi nostri cavatori perché riteniamo che qui ci sia il Paese reale, è qui che si tocca con mano cosa significa lavorare oltre quarant’anni in queste condizioni, è qui che si capisce veramente la durezza del lavoro.

Oggi questa assemblea, alla presenza di PierPaolo Bombardieri, è stata l’occasione di parlare col Paese reale, con i nostri lavoratori.

Lavoratori che svolgono un lavoro duro, difficile ed è per questo che bisogna avere rispetto per il lavoro e i nostri lavoratori.

Dichiarazione Paolo Fantappiè
Segretario Generale UIL Toscana

Oggi l’incontro che abbiamo fatto in assemblea con i lavoratori delle cave, quindi con i cavatori, ha messo in evidenza che serve un’ulteriore attenzione da parte della Regione verso le problematiche di questo personale, che non è tenuto in dovuta considerazione rispetto a un lavoro particolare, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. E invece non c’è la solita attenzione che si dovrebbe avere nei confronti di queste persone, che lavorando permettono di mettere in luce il marmo di Carrara.

Quando parlo di questo, parlo del livello di attenzione nella parte relativa alla sicurezza, a investimenti maggiori per il benessere di questi lavoratori, che operano su tutte le intemperie, al caldo, al freddo. Un lavoro che ha un alto grado di pericolosità. Quindi noi chiediamo alla Regione di ascoltare il grido di questi lavoratori e di intervenire anche con dei finanziamenti regionali per dare maggiori garanzie, maggiori opportunità di stabilità di quelle cooperative che operano all’interno e quindi anche di quei lavoratori. Infine, anche in termini di “pungolo” verso il governo, per riconoscergli una pensione che non può essere quella dei sessantasette anni o di quarantadue. Quarantatre anni per gli uomini e quarantadue per le donne, ma sicuramente per andare in pensione molto prima, perché non si può lavorare a sessant’anni in quel tipo di ambiente.

Tutto questo è il minimo per una filiera che mette in luce e dà spolvero, beneficio e quindi grandezza alla nostra Regione come quella del marmo di Carrara.