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“Boicottiamo lo sciopero Operai contro la Fiom”

Livorno, 12 novembre 2009 – Alla vigilia dello sciopero generale dei metalmeccanici indetto per oggi dalla Fiom Cgil, contro il nuovo contratto nazionale firmato solo da Cisl e Uil, non sono mancate le scintille tra lavoratori e Fiom qui a Livorno. Tensioni che oggi potrebbero tradursi nella defezione di numerose maestranze: Trw, Wass, Mtm, Inalfa. Data per certa invece la partecipazione dei lavoratori Magna. E di quelli ex Delphi e della Brovedani in cassa integrazione.

 

Le scintille tra dipendenti Trw e Fiom sono esplose ieri all’assemblea per la ratifica dell’accordo tra sindacati e Trw su piano industriale, cassa integrazione e investimenti per incrementare la produttività. I lavoratori lo hanno apprezzato, contestando però i sindacati e in particolare la Fiom-Cgil. “Servono scioperi unitari – hanno detto i lavoratori – per affrontare i problemi locali. Non scioperi separati su questioni nazionali che fanno solo perdere soldi in busta paga”. “Al termine dell’assemblea – annuncia Federico Mambrini, della Uilm – si è decisa la manifestazione unitaria per martedì 17 novembre sotto la Provincia per sollecitare la soluzione sul passaggio di proprietà delle aree ex Delphi e Trw da Fiat a Spil”. Senza certezze sul futuro di queste aree anche la permanenza di Trw e l’attuazione del suo piano industriale potrebbero vacillare.

 
Intanto a Torino è stato firmato l’accordo a Confindustria tra Pininfarina e Iai di Gian Mario Rossignolo per avviare l’iter del trasferimento del ramo d’azienda, da cui dipende la ricollocazione dei lavoratori Pininfarina e dei 170 ex Delphi di Livorno. Ed è stata attivata anche la procedura di consultazione sincadacale. Ma restano le incertezze sul passaggio delle aree ex Delphi a Spil, cui è previsto oggi pomeriggio l’ennesimo incontro a Roma anche con Fiat. E non ci sono certezze sulle aree destinate a Rossignolo a Guasticce. Sull’attacco di Enrico Pedini (Fiom) a Fim e Uil sull’accordo separato per i metalmeccanici, Sergio Fondi della Fim replica: “Preferisco parlare di cose concrete a vantaggio dei lavoratori”. Mambrini (Uilm) invece ci va giù duro. “L’unità sindacale è importante, ma a tutti i costi, perché Fiom ha preso una decisione politica per contrastare il governo Berlusconi che non le è ‘amico’ e rafforzare la sua posizione in Cgil in vista del congresso”.

Monica Dolciotti