Basta tensioni tra Autorità Portuale e Comune di Livorno, trovare mediazione per il bene della città
Dicendoci quantomeno perplessi nell’assistere all’improvvida tensione tra l’Autorità Portuale ed il Comune di Livorno, non possiamo esimerci dal rilevare quanto le note caratteriali e/o le “spicciole diatribe partitiche” rischino di pregiudicare ulteriormente le già difficili condizioni in cui versa la città dal punto di vista economico ed occupazionale.
Ricordiamo infatti ai diversi Attori istituzionali che l’intero territorio provinciale è indicato con il tutt’altro che lusinghiero appellativo di “area di crisi complessa”, motivo per cui il superamento delle note caratteriali e/o della competizione politica è dovuto alla collettività e non può e non deve essere subordinato alle soggettive pulsioni, alle tattiche dilatorie e/o alle strategie di partito.
Area provinciale tragicamente depressa a seguito della pesante deindustrializzazione, che vede oramai la propria economia basata sulle poche industrie residue e sulla portualità, quali volani di auspicabile miglioramento del depresso PIL e di possibile occupazione giovanile e rioccupazione dei tanti espulsi dalle imprese cessate, fallite o trasferite.
Pure l’armonica distribuzione delle risorse finanziarie che Governo e Regione hanno liberato in favore del territorio necessitano di collaborazione istituzionale, onde evitare che restino inutilizzate e/o malamente finalizzate.
Così come la crisi non lascia più spazi a millanterie e/o tardivi mimetismi, necessità che TUTTI prendano atto che la portualità è parte integrante dell’economia territoriale e fortemente integrata con i contesti urbanistici di Livorno e Piombino, motivo per cui non possono esserci scollamenti tra i Primi Cittadini e gli Organi di Governo della A.P. di Sistema.
Poiché entrambi i porti soffrono di carenza di spazi periportuali, è inconcepibile che se ne soffochino le opportunità di sviluppo per beghe che niente ci azzeccano con il buon governo della Cosa pubblica.
Il porto di Livorno ha infatti retto alla crisi grazie all’intercettazione di settori merceologici diversi (autostrade del mare – Ro Ro – Ro Ro Pax – Passeggeri di Traghetti e Crociere – automobili), tanto che l’attuale urgenza è più dettata dalla ricerca di spazi che non quella dei fondali.
Poiché molteplici sono e saranno le occasioni di intreccio di competenze tra le diverse Amministrazioni (destinazione d’uso di aree altrimenti denominate – interventi urbanistici – nuove strade ed auspicabile miglioramento della viabilità di accesso agli imbarchi dei passeggeri e relativa segnaletica attualmente fuorviante – ecc…ecc…), è impensabile che tali processi possano trovare pronte ed adeguate risposte in presenza di conflitto tra Istituzioni.
Invitiamo pertanto i Protagonisti dell’incresciosa situazione a trovare le necessarie e dignitose mediazioni, evitando forzature che ne potrebbero pregiudicare definitivamente il buon risultato, ricordando che i cittadini oramai osservano e giudicano senza condizionamenti ideologici, bensì sul concreto riscontro di fatti.
Uiltrasporti Livorno
Uil Toscana Costa sede di Livorno
Livorno, 2 settembre 2017