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Basta rivolgersi alle sedi Uila-Uil

C’è tempo fino al 31 marzo per presentare la domanda di disoccupazione agricola

Lavoro in agricoltura

Il successo dell’EXPO avrebbe dovuto farci riflettere maggiormente sulla fatica e il sudore che le braccianti e i braccianti agricoli impiegano per creare quella che oggi è l’agricoltura italiana di qualità conosciuta in tutto il mondo. Noi che con passione e professionalità seguiamo il settore agricolo da anni, abbiamo dovuto constatare che alla crescita della produzione ma soprattutto della qualità dei prodotti, non vi è stato un proporzionale aumento della qualità e delle condizioni del lavoro.

Oltre aver constatato che il fenomeno del caporalato non è poi così lontano come si pensi, dobbiamo rilevare come ogni anno vi siano lavoratori agricoli con delle giornate agricole denunciate inferiori a quelle effettivamente lavorate. Questo comporta non solo la perdita di salario, di contributi previdenziali ma anche la diminuzione o la perdita del diritto alla disoccupazione agricola. I lavoratori del settore agricolo possono infatti beneficiare dell’indennità di disoccupazione agricola facendone domanda all’INPS entro il 31 marzo: devono però possedere 102 giornate nel biennio 2014-2015 e un’anzianità assicurativa precedente al 2013. Presso i nostri uffici è possibile, oltre che controllare il requisito e presentare la domanda, avere un’assistenza contrattuale nei casi, come quello citato, dove non sono state denunciate tutte le giornate agricole effettuate dal lavoratore o nei casi del mancato rispetto sia del contratto nazione degli operai agricoli (rinnovato da poco) che soprattutto di quello provinciale. Contratto quest’ultimo che è nella fase del suo rinnovo e che gioca un ruolo chiave in tema di prestazioni integrative (nei casi di malattia o infortunio) al lavoratore: anche su questo tema, per avere maggiori informazioni, è possibile rivolgersi ai nostri operatori.

L’aiuto economico della disoccupazione agricola consiste nella concessione del 40% del salario percepito nel 2015, in misura proporzionale al numero delle giornate lavorate e stornato del contributo figurativo per la pensione pari al 9%. Ad esempio con una retribuzione di 55 euro al giorno e con 120 giornate lavorate nel 2015, il lavoratore ha diritto ad una disoccupazione agricola di 2.402 euro. Si tratta quindi di un importante sussidio economico che lo Stato riconosce, ma a cui troppo spesso i lavoratori non accedono a causa di una cattiva informazione o di vari errori nei termini o nelle modalità di presentazione della domanda.

Inoltre, al fine di agevolare un processo di integrazione nel nostro paese, i lavoratori stranieri possono beneficiare dell’aiuto di molti mediatori culturali provenienti da vari paese e che collaborano con noi in molti territori della Toscana.

Per avere informazioni sulla sede Uila-Uil più vicina basta contattare Davide Solforetti allo 393.83.41.738 oppure scrivendo a firenze@uila.it.

Firenze, 22 gennaio 2016