Autostrada SALT Sestri Levante – Livorno, i sindacati: no a ipotesi su ricorso CIGO
Cgil, Cisl, Uil, Cisal di categoria: “Il budget per la cassa integrazione è limitato, Gavio lasci le risorse alle aziende che ne hanno davvero bisogno”
La dirigenza del Gruppo Gavio ha ieri annunciato in videoconferenza alle R.S.A., la volontà di utilizzare anche per i lavoratori dell’autostrada SALT la cassa integrazione, “approfittando” del decreto governativo collegato all’emergenza Coronavirus.
Nonostante la previsione di chiudere il bilancio 2019 (l’approvazione è prevista a giugno) con oltre 50 milioni di utili, il Gruppo Gavio va alla caccia dei contributi pubblici presentando al più presto la richiesta di CIGO, visto che il budget è limitato, cercando di accaparrarsi l’ammortizzatore sociale e battere sul tempo magari qualche azienda metalmeccanica o di trasporti del Sud Italia, che certamente ne avrebbero più bisogno.
A seguito di una logica flessione del flusso veicolare l’azienda ha provveduto ad una drastica riduzione del personale in turno, specie all’esazione, che ha generato un risparmio da oltre 300.000 euro al mese rispetto alla gestione ordinaria. Preso atto di queste decisioni e consapevoli del momento storico e drammatico che tutti noi stiamo vivendo abbiamo coscientemente chiesto di fare un piano di utilizzo delle ferie e dei permessi pregressi (ci sono oltre 50.000 ore arretrate), per coprire questo periodo di emergenza virus, conteggiando le assenze nella misura del 50% a carico del lavoratore e del 50% a carico dell’azienda. Questa nostra proposta è stata respinta dall’azienda, che vuole applicare il decreto sostenendo che per coloro che hanno ancora delle ferie residue ci sarà l’uso di queste, mentre per chi ne sarà sprovvisto si applicherà la cassa integrazione, anche se questo significherà ridurgli drasticamente lo stipendio!
Sembra proprio che nel gruppo Gavio, regni il dio profitto; non è passato neanche un mese dalla diminuzione del traffico in autostrada, ma i manager di Tortona non vogliono perdere tempo nel tentativo di recuperare risorse pubbliche. Intanto i lavoratori di alcuni settori non hanno ancora avuto in dotazione tutti gli strumenti necessari a contrastare il diffondere del virus, altri lavoratori si sono comprati autonomamente i guanti per lavorare nelle postazioni, inoltre siamo in attesa da oltre un mese dell’arrivo delle mascherine per tutto il comparto esazione nonostante sia quotidianamente esposto al contatto con l’utenza.
Tra l’altro la concessione del tratto autostradale Sestri Levante – Livorno è scaduta ed è in corso la gara per l’aggiudicazione. In questo delicato momento per il Paese sotto l’aspetto sanitario e vista la probabile crisi economica che si prospetta, sarà sicuramente necessaria una profonda revisione dei meccanismi neoliberisti del Mercato. Sarebbe infatti opportuno ripensare a quelle scelte di privatizzazione delle Concessioni che hanno consegnato ai privati ingenti beni pubblici generatori di extra profitti, che invece oggi sarebbero essenziali per reperire risorse da impiegare nella ripartenza dell’economia italiana, allocandoli in maniera efficiente verso quelle realtà veramente bisognose che invece trovandosene private rischieranno di soccombere portandosi dietro di se l’intero sistema.
FILT CGIL Mariotti Andrea
Fit Cisl Armannino Serena
UILTrasporti Marsili Simone
Sla Cisal Brizzi Simone
Lucca, 26 marzo 2020