UNIONE ITALIANA DEL LAVORO

Stamani mattina si è tenuto, in piazza Signoria sotto Palazzo Vecchio, lo sciopero e il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori bibliotecari e archivisti dipendenti delle cooperative in appalto dal Comune di Firenze. L’iniziativa è stata indetta da CGIL, UIL, USB e Cobas in segno di protesta per la scelta dell’amministrazione comunale di stanziare sul prossimo appalto circa 500.000 mila euro in meno per ogni anno di appalto. Una decurtazione che, secondo il Comune di Firenze, sarebbe dovuto alla previsione di reinternalizzare una parte dei servizi appaltati.

Nell’incontro al quale ha partecipato anche il Sindaco di Firenze, avvenuto il 4 gennaio scorso, i sindacati avevano apprezzato l’assunzione di nuovo personale  ma avevano chiesto espressamente che venisse bandito un concorso per le specifiche professionalità in questione. Sul bando si sarebbe dovuto tener conto sia delle esperienze acquisite dai lavoratori e lavoratrici in appalto ma che desse anche la possibilità di progressioni di carriera ai dipendenti del Comune di Firenze.

“Ad oggi mancano garanzie per le risorse stanziate e sui posti di lavoro – spiega Flavio Gambini, Segretario Generale Uil Fpl Toscana Centro – Non solo non è stato indetto il concorso promesso, ma il c’è il rischio concreto che alcuni lavoratori in appalto si vedano ridurre lo stipendio proporzionalmente alla minore disponibilità economica o che, addirittura, circa 15 lavoratori delle cooperative perdano il posto di lavoro dopo 20 anni di servizio. Servono risposte immediate da parte del Comune di Firenze”.

Firenze, 8 febbraio 2022