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Acciaierie Piombino e ex Ilva, mercoledì 10 novembre sciopero generale e manifestazione nazionale a Roma. Fim-Fiom-Uilm: il tempo è scaduto

Acciaierie d’Italia-Ex Ilva e Acciaierie Piombino-Jsw, mercoledì 10 novembre manifestazione nazionale dei lavoratori a Roma con sciopero generale dei gruppi indetto da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, che chiedono al Governo “la definizione del piano nazionale della siderurgia, investimenti, sviluppo, occupazione, prevenzione, sicurezza, manutenzioni”. Il percorso della manifestazione: alle ore 10:30 ritrovo presso Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini) per poi raggiungere il Ministero dello Sviluppo Economico, passando per via XX Settembre dove c’è la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Le rivendicazioni dei sindacati:

  • Per Acciaierie d’Italia: basta incertezze e solo cassa integrazione, subito il piano industriale, certezze per i lavoratori in amministrazione straordinaria, fondo sociale per dare garanzie occupazionali alla decarbonizzazione che vedrà su Taranto il primo banco di prova in Italia, tutele per i lavoratori dell’indotto.
  • Per Jsw: accelerare con la due diligence, ingresso tramite Invitalia del soggetto pubblico, revamping immediato degli impianti, certezze su piano industriale e realizzazione forno elettrico

La nota di Fim-Fiom-Uilm
Il tempo è scaduto. Mercoledì 10 novembre si svolgerà una manifestazione nazionale a Roma con sciopero generale dei gruppi siderurgici di Acciaierie D’Italia- ex Ilva e Acciaierie Piombino-JSW.
Le lavoratrici e i lavoratori si concentreranno alle ore 10.30 presso Piazza dei Cinquecento (Stazione Termini) per poi raggiungere il Ministero dello Sviluppo Economico, passando per via XX Settembre dove c’è la sede del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La mobilitazione di Fim Fiom Uilm è per chiedere la definizione del piano nazionale della siderurgia; investimenti, sviluppo, occupazione; prevenzione, sicurezza, manutenzioni.

Per Acciaierie d’Italia, Fim Fiom Uilm chiedono di mettere fine alle incertezze e alla cassa integrazione, un piano industriale credibile, certezze per i lavoratori in amministrazione straordinaria, un fondo sociale per dare garanzie occupazionali alla decarbonizzazione che vedrà su Taranto il primo banco di prova in Italia e tutele per i lavoratori dell’indotto.

Per JSW chiedono di accelerare la due diligence e l’ingresso di Invitalia, il revamping immediato degli impianti, certezze su piano industriale e realizzazione del forno elettrico. Inoltre Fim Fiom Uilm chiedono la definizione di un piano nazionale della siderurgia.

Roma, 8 novembre 2021