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“Sbagliato e dannoso privatizzare Fs!”

Privatizzare FS, una scelta solo per fare cassa

Privatizzare FS, una scelta solo per fare cassa

Così si svende ai privati un patrimonio pubblico: chi li obbligherà poi a reinvestire gli utili anziché spartirseli? Chi garantirà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali?

 La privatizzazione del Gruppo FS si delinea sempre più come una mera operazione del Governo per incassare qualche miliardo, anche se ciò significa vendere o più probabilmente svendere ai “soliti” privati (italiani o stranieri) un altro settore strategico del nostro Paese.

Privatizzare un’azienda che da anni produce utili (vanto degli AD, ma arrivati grazie ai sacrifici dei ferrovieri) che poi utilizza per migliorare il materiale rotabile e l’infrastruttura è un delitto che non deve passare sotto silenzio! Chi obbligherà i privati a reinvestire gli utili invece di spartirseli?

Chi garantirà i livelli occupazionali dei ferrovieri e dei lavoratori dell’indotto? E il servizio universale/sociale?

Sicuramente le Fs possono e devono migliorare il servizio offerto, ma questa sarebbe proprio una prerogativa dei nostri vari governanti che invece preferiscono nascondere le loro incapacità dietro operazioni di dubbia utilità per i cittadini e per i lavoratori.

Non sono bastati gli esempi negativi del nostro Paese (ad esempio l’Ilva) o di altri Paesi Europei (ad esempio l’Inghilterra)? Se altre Nazioni, che da sempre sono portate come esempio di buon funzionamento, fanno di tutto per mantenere i servizi pubblici e limitare le liberalizzazioni ci sarà un motivo?

Esperienze fatte e molti studi in merito, l’ultimo dei quali effettuato dalla Public Service International in questi giorni, certificano come le privatizzazioni effettuate abbiano prodotto maggiori costi, riduzione dell’occupazione, minore efficienza, aumento della corruzione e nessun vantaggio per i consumatori.

Come Uiltrasporti Toscana siamo assolutamente contrari a questa operazione e lavoreremo per contrastare una scelta sbagliata che causerà seri danni ai ferrovieri, ai lavoratori dell’indotto e ai cittadini.