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Patto Territoriale di Reciprocità: una rete nell’Empolese a sostegno dei bisognosi

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Un patto per combattere la povertà

Sindacati, Caritas, associazioni d’impresa insieme in un progetto di rete e di aiuto ai bisognosi: oltre 220 mila euro il budget previsto 

Sindacati, imprese e Caritas: tutti insieme, dalla stessa parte, per contrastare la povertà. Come? Superando l’assistenzialismo e puntando alla creazione di opportunità di lavoro. Questo l’obiettivo, ambizioso ma concreto, del Patto Territoriale di Reciprocità sottoscritto qualche giorno fa dall’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa, Cgil, Cisl, Uil, la onlus Vecchie e Nuove Povertà presieduta da don Guido Engels, le associazioni d’impresa come Cna, Cia, Coldiretti, Confcommercio e Confesercenti.

Il progetto potrà contare su un budget complessivo di 224 mila euro, di cui 175 mila euro saranno messi a disposizione dall’Unione dei Comuni (un euro per ogni cittadini) e il restante da una raccolta fondi promossa dall’associazione di don Guido Engels.

Il Progetto – attraverso il Patto Territoriale di Reciprocità e le attività della rete – produrrà valore rispetto a diverse dimensioni:

– Valore economico: aumentare il numero di soggetti occupati che passano da soggetti passivi (percettori di sussidi a vario titolo) a soggetti attivi del processo economico.
– Valore sociale: recuperare al contesto socio-relazionale persone emarginate.
– Valore culturale: diffondere nella comunità i valori dell’equità, della tolleranza, della mutualità e della solidarietà, attenuando le conseguenze della crisi socio-economica.
– Valore istituzionale: nello spirito di una sussidiarietà circolare il Progetto crea un laboratorio di “welfare di comunità” dove tutti gli attori ripensano insieme a come rendere efficace la «spesa sociale» (ottimizzare le risorse evitando dispersioni, sprechi e sovrapposizioni), con un nuovo sistema operativo e di governance. Questa nuova forma di alleanza tra pubblico e privato, tra profit e non profit arricchisce il sistema di programmazione territoriale garantendone continuità e sostenibilità.

Il processo che porta alla valutazione dei casi e alla presa in carico delle situazioni più delicate è così sintetizzato:
– rilevamento dei casi sensibili nel territorio dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa,
– attivazione delle sinergie di rete territoriali,
– presa in carico e attivazione di “Progetti personalizzati” per il passaggio dall’assistenzialismo all’autonomia,
– attivazione di percorsi di orientamento – formazione
– avvio di tirocini, inserimenti lavorativi, creazione d’impresa e/o sviluppo di nuovi settori di imprese già esistenti,
– tutoraggio personalizzato, monitoraggio e valutazione complessiva dei percorsi individuali.

Maggiori informazioni si possono trovare qui: http://met.provincia.fi.it/news.aspx?n=184740