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Lavoratore affetto da una grave patologia, azienda di logistica lo licenzia. Uiltrasporti Toscana: “Inaccettabile”

Malato, affetto da una grave patologia, ma l’azienda decide di licenziarlo. Cargosystem Spa, impresa di logistica di Rosignano Marittimo, manda a casa un lavoratore nonostante la malattia che lo ha colpito al sistema nervoso. “E’ accaduto ad un nostro iscritto dipendente dell’azienda con sede a Rosignano Solvay che opera nel settore del trasporto con mezzi pesanti e che ha comunicato la decisione di cessare il rapporto di lavoro per superamento del numero dei  giorni di malattia previsti dal CCNL – spiega Marco Sarlo della Uiltrasporti Toscana – Non siamo di fronte a un abuso di malattia da parte del lavoratore che ha vissuto e vive invece un periodo bruttissimo della propria vita, alla continua ricerca di una cura che gli permetta di tornare alla normalità, ma nonostante questo da parte dell’azienda non c’è stato nessun tipo di comprensione né un briciolo di umanità nel capire le difficoltà di una persona con limitazioni dovute alla patologia”.

“L’azienda avrebbe potuto concedere anche un’aspettativa non retribuita al fine di mantenere in essere il rapporto lavorativo in attesa che il lavoratore potesse magari trovare una cura adeguata a riprendere l’attività – aggiunge Sarlo – Invece, dopo averlo “spremuto” per anni  con continui straordinari e turni al limite della normativa  e umanamente poco sopportabili (a causa dei quali la Uiltrasporti Toscana l’anno scorso dichiarò tre giorni di  sciopero insieme ai lavoratori proprio per denunciare i nastri lavorativi massacranti richiesti dall’azienda e la fatiscenza di alcuni mezzi con cui erano costretti a lavorare) al lavoratore è arrivata una bella lettera di licenziamento. Insomma, Cargosystem ha preso la palla al balzo per liberarsi di un ‘peso’. Un atteggiamento che ha avuto gravi ripercussioni psicologiche su una persona già provata dalla situazione di salute”.

La Uiltrasporti, conclude infine Sarlo, verificherà “anche legalmente se la decisione assunta dall’azienda sia corretta dal punto di vista normativo, quel che è certo è che l’azienda ha perso un’occasione importante per distinguersi in un settore già molto difficile dimostrando invece che l’unica strada seguita è quella di sfruttare il più possibile i lavoratori per poi lasciarli da soli alla prima difficoltà. Metteremo in campo tutte le azioni possibili per aiutare il lavoratore, per restituirgli la dignità ingiustamente sottratta”.

Firenze, 18 maggio 2022